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Napoli – La vicende della Banca Popolare di Bari, salvata nei giorni scorsi con un maxi finanziamento da 900 milioni di euro da parte del Governo, riguarda da vicino anche una docente campana, per la precisione di Vitulazio (Caserta) che nella giornata di ieri ha percorso 220 chilometri per incontrare il procuratore aggiunto di Bari, Roberto Rossi, e far luce sui circa 440mila euro investiti. 

Lei si chiama Giovanna Scialdone, 60 anni, insegnante di Scienze motorie al Liceo Garofano di Santa Maria Capua Vetere, e vuole “sapere a chi sono stati regalati i miei soldi e quelli dei miei figli”. Così come racconta il Corriere della Sera, la donna ha investito nella Popolare di Bari 440 mila euro —300 mila in azioni e 140 mila in obbligazioni — “di cui consapevolmente solo 60 mila euro in azioni. Per il resto, tutto è successo a mia insaputa: il direttore della filiale ha avuto gioco facile con me che sono finanziariamente analfabeta. Così ho perso tutta la liquidazione di mio marito, ex dirigente dell’Asl, morto prematuramente, più l’eredità di alcune zie, perché azioni e obbligazioni oggi sono invendibili”.

La sua drammatica vicenda Giovanna l’ha raccontata nei mesi scorsi anche al premier Giuseppe Conte. Adesso chiede di incontrare il Governatore della Puglia Michele Emiliano per sollecitarlo a impegnarsi a tutela dei 70 mila soci della banca.