- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Due deputati, uno di maggioranza l’altro di opposizione, lanciano bordate sull’amministrazione di Portici. Dal palazzo comunale invece ostentano calma e indifferenza. Di “caos” e di “caso Portici” parla il pentastellato Alessandro Caramiello, ex consigliere comunale. In un intervento a Montecitorio, evoca tre interpellanze del forzista Francesco Maria Rubano, parlamentare sannita. Sono rivolte ai ministri per la pubblica amministrazione, dell’economia e delle finanze, e dell’interno. Sinora, però, non c’è risposta.

“Una raffica di interrogazioni parlamentari – sostiene Caramiello – ha messo a nudo una fitta nebbia che sta avvolgendo la mia città”. Le interpellanze considerano diverse vicende. Tutte, però, hanno nel mirino l’amministrazione del sindaco Enzo Cuomo. A Portici un totem ormai ventennale, targato Pd. “Addirittura – dice Caramiello – alcuni ispettori ministeriali stanno scandagliando proprio in queste ore le scrivanie della sede comunale e della Leucopetra, ponendo sotto la lente d’ingrandimento alcune nomine sospette“. Il deputato del M5S si riferisce alla partecipata di gestione dei rifiuti. “Mi chiedo – incalza – se corrisponde al vero la notizia che sulla scrivania del Sindaco siano già arrivate alcune dimissioni, ancora non comunicate alla città“.

Caramiello tira in ballo anche l’avvocato Maurizio Capozzo, attuale capo di gabinetto del sindaco. “Un altro aspetto gravissimo che sta emergendo in queste ore – afferma – attiene alla nomina nel 2022 dell’avvocato Maurizio Capozzo quale “organo di supporto agli organi di direzione politica dell’Amministrazione’“. Secondo il deputato, “la stranezza non è tanto che questo soggetto avesse già ricoperto il ruolo di Assessore nella Giunta precedente, sempre retta dall’attuale Sindaco”. Quanto “che fosse stato proprio Capozzo, in veste di assessore, ad approvare e definire – tramite delibera – l’incarico che lo stesso avrebbe poi ricoperto nella successiva Amministrazione”. Insomma per Caramiello, “in un contesto di opacità politica, tutto questo potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg di un sistema controverso”. Quindi auspica che venga “riportato alla luce da parte di tutti gli organi competenti”.

Contattato da Anteprima24, Capozzo si mostra serafico. Per adesso niente reazioni ufficiali, ma “quando risponderanno alle interrogazioni, poi vediamo se l’amministrazione ha da dire”. Nessuna conferma, poi, di eventuali dimissioni in Leucopetra. Sul caso, nel prossimo consiglio comunale, “è probabile che vengano chiarimenti”. Comunque, l’amministrazione non intende “andare indietro alle illazioni o alle indiscrezioni”. Per il resto, ricorda Capozzo, “gli atti del Comune sono pubblici”.