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Pozzuoli (Na) – L’ex convitto delle Monachelle, a Pozzuoli, è stato sgomberato. È stata eseguita l’ordinanza del sindaco Vincenzo Figliolia, di sgombero dell’ex convitto delle Monachelle, ad Arco Felice.

La struttura di proprietà del Comune di Napoli è abbandonata da anni ed era divenuta un ricovero per i senza fissa dimora. Nel corso di un sopralluogo della struttura, che si trova nei pressi dello stabilimento Prismian a pochi decine di metri dall’arenile flegreo di Arco Felice, i tecnici dei comuni di Napoli e Pozzuoli constatarono la fatiscenza e la pericolosità delle mura e trovarono almeno 30 clochards in totale assenza di igiene, con il pressante rischio di cedimenti.

Quando siamo intervenuti non c’era nessun occupante, ma abbiamo trovato una situazione igienico-sanitaria a dir poco drammatica, con abiti, suppellettili e cibo accumulati assieme ad escrementi umani”, racconta Silvia Mignone, comandante della polizia municipale di Pozzuoli.

Sono in corso le operazioni di rimozione del materiale presente e dei rifiuti, alle quali seguirà la tompagnatura di tutti gli accessi dell’immobile. L’intervento terminerà fino a quando non sarà completamente sanificato e messo in sicurezza l’intero complesso”, ha aggiunto la comandante.

Intanto però, la situazione diventa sempre più difficile per i clochards come viene riportato dal consigliere comunale Raffaele Postiglione. “Sono appena andato via dai giardinetti di Arco Felice dove da stamattina si trovano i senza fissa dimora che “vivevano” alle Monachelle. Gli ultimi, gli invisibili oppure quelli che “ce lo vogliono loro”. No?! Non è così?! Beati voi con le vostre coscienze immuni dal benché minimo senso di umanità. Io però mi tengo stretto i miei sensi di colpa, la mia indignazione”, sostiene indignato Postiglione.

Una situazione assurda, uno sgombero che ha visto uno spiegamento di forze incredibile, a tratti ingiustificato, ma che non ha tenuto conto delle persone. Si è pensato alle cose e non alle persone. Quelle persone che sarebbero dovute essere destinatarie di un aiuto assicurato a chiacchiere, un sostegno dovuto e mancato da parte delle Istituzioni che ne hanno l’obbligo”, continua il consigliere comunale in favore dei clochards.

Ci hanno raccontato della necessità dello sgombero per l’emergenza Covid, per l’assenza di sicurezza, per la mancanza delle condizioni minime per garantire la dignità della persona. E ora? La risposta è in questa foto, per cui mi scuso, non è certamente una bella immagine, ma le immagini valgono più di tante parole”, conclude mostrando la foto di alcuni senzatetto che, avvolti in coperte e rannicchiati sul prato, sono costretti a dormire in un parchetto.