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Si è svolta questa mattina presso il Centro Direzionale di Napoli una conferenza stampa promossa dalle AssociazionI CAMPO SUD ed ARDC (Associazione Riscatto e Dignità della Cittadinanza) e dal FORUM DELL’INDIPENDENZA ITALIANA, durante la quale è stata illustrata un’iniziativa di assistenza legale gratuita in favore dei legittimi beneficiari del Reddito di Cittadinanza che hanno ricevuto la notifica della avvenuta cancellazione della misura.
Tempi e modi sbagliati per comunicare la fine delle erogazioni del RDC, che ledono i diritti di quanti aspettavano dal Governo nazionale un aiuto vero per l’inserimento nel mondo del lavoro. È incredibile l’assoluta incapacità del Governo di modificare in senso migliorativo una legge che, pur tra tante contraddizioni e insufficienze, ha affrontato problematiche sociali da tempo dimenticate”. Ha dichiarato l’on. Marcello Taglialatela, presidente di Campo Sud promotore dell’iniziativa.
Dobbiamo stare a fianco di questi veri e propri “esodati” del RDC che prima della scadenza dei 18 mesi previsti dal contratto firmato con lo Stato, si sono visti privare di ogni sussidio, oltretutto proprio nel mese di Agosto. Ci sono le basi per un ricorso alla magistratura per ottenere il completamento dei benefici di legge fino alla fine del tempo previsto. Nel frattempo bisogna lavorare per una legge che sostituisca il RDC non con misure confuse e problematiche come quelle oggi previste dal Governo, ma con lavori socialmente utili che evitino alla gente assistita di vegetare o di fare del lavoro nero”. Così ha dichiarato l’on. Gianni Alemanno del Forum per l’indipendenza italiana.
L’on Alemanno e l’on. Taglialatela si sono poi recati davanti ai cancelli del Centro per l’impiego di Napoli dove è in corso un presidio di esodati del RDC, per esprimere solidarietà e spiegare l’iniziativa intrapresa.

In serata è arrivato il commento del deputato di Fratelli d’Italia Marco Cerreto.

“Strumentali e prive di fondamento le  dichiarazioni di Taglialatela e Alemanno. Chi pone obiezioni sulle  modalità della fine del reddito di cittadinanza è in mala fede o  dimostra di non aver capito bene quello che sta accadendo. Siamo  sorpresi che su una misura legata ad assistenzialismo di stato  qualcuno che si dichiara di destra possa essere d’accordo – continua  l’onorevole -. Questa norma non era in alcun modo migliorabile e la  sua abrogazione era stata promessa in campagna elettorale e decisa sin  dallo scorso dicembre. Come tutte le comunicazioni di questo genere  l’Inps ha utilizzato lo strumento dell’sms”.
“Questo governo non è confuso ma ha le idee chiarissime su come  affrontare il problema della disoccupazione, come dimostrano i dati  Istat secondo i quali non c’era una percentuale di occupati così alta  da decenni. Evidentemente le misure economiche, che tra l’altro in  questi mesi ci hanno fatto crescere più di Francia e Germania, stanno funzionando. Le risorse del reddito di cittadinanza, nonostante alcune voci dissonanti, anche da destra, possono ora essere investite in settori che porteranno ulteriori benefici alla crescita economica e sociale, e serviranno proprio a far assumere chi, essendo abile al lavoro, non ha più l’assistenza dello Stato”, conclude Cerreto.