- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti
Torre Annunziata (Na) – Al vertice del sistema-droga c’era una donna e a lei facevano capo tutti i broker di Torre Annunziata. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 21 persone, tra cui nove donne, accusate di associazione per delinquere finalizzato allo spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo quanto accertato dai militari, nel rione Provolera, nel cuore della città oplontina, c’era una piazza di sostanze stupefacenti che operava 24 ore su 24. Crack, hashish, marijuana con una lista lunghissima di clienti pronti ad aspettare il proprio turno.
L’indagine della compagnia dei carabinieri di Torre Annunziata, diretta dal maggiore Simone Rinaldi, abbraccia un periodo che va da maggio 2017 a giugno di questo anno ed e’ nata dal monitoraggio costante degli investigatori su un’area che storicamente e’ crocevia di traffici illeciti spesso controllati direttamente dalle cosche oplontine; il gruppo individuato però non ha legami diretti con i clan, anche se è verosimile ritenere che la sua attività non potesse svolgersi senza il loro “permesso”, legato magari a una tangente sui profitti o all’imposizione di fornitori “amici”.
Proprio sul fronte dell’approvvigionamento di droga l’inchiesta non è ancora chiusa. Le consegne a domicilio potevano avvenire, oltre che in città, anche a Pompei o Torre del Greco, e la “merce” veniva chiesta tramite WhatsApp o sms in linguaggio in codice. Le indagini hanno inoltre permesso inoltre di attribuire ad alcuni dei destinatari delle ordinanze la responsabilità in ordine alla detenzione di diversi tipi di armi clandestine, comuni e da guerra, tenute occultate e rese disponibili per lo svolgimento delle attività illecite.