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Napoli – Dalla raccolta dei rifiuti al trasporto pubblico locale, non è un momento felicissimo quello che Napoli sta attraversando. Il sindaco Luigi de Magistris, dopo anni trascorsi sulle barricate, stavolta decide di fare un piccolo passo indietro riconoscimento le difficoltà del momento: “L’efficienza è ancora da migliorare, ne va del bene della nostra comunità”. L’ex pm, nel suo consueto post social del lunedì, rivendica comunque ancora una volta la bontà del suo operato.

In questi anni di buio politico nazionale – afferma il primo cittadino – Napoli è andata controcorrente. In una comunità con più sofferenze che altrove. Il pensiero dominante è stato il consumismo universale senza regole e privatizzazioni selvagge, noi abbiamo puntato sui beni comuni, a cominciare dall’acqua. Altrove si praticano egoismi e concentrazioni delle ricchezze, Napoli ha scelto la costruzione di un nuovo umanesimo dal basso e la produzione di un’economia circolare. Altri vivono con finanza speculativa e accumulazione del denaro, noi abbiamo messo al centro le persone e la democrazia partecipativa”.

Insomma, il sindaco di Napoli si mostra quantomai soddisfatto per i miglioramenti che la città avrebbe raggiunto durante i suoi mandati: “Laddove si pensa che con la cultura non si mangia e non si crea sviluppo, nella nostra terra la cultura è arma decisiva di riscatto. Dove dilaga depressione e rassegnazione, a Napoli si è sprigionata un’energia umana vulcanica gioiosa e contagiosa. Un rinnovato senso di appartenenza, un’identità non escludente, ma accogliente. Dove dilaga il razzismo, dalle nostre parti, c’è voglia di stare insieme. Si espandono ovunque corruzioni e mafie che penetrano come lama nel burro politica ed istituzioni, noi abbiamo scelto di fare della questione morale uno stile di vita ed un imperativo categorico dell’azione amministrativa e politica”.

Il numero uno di Palazzo San Giacomo conclude quindi il proprio intervento social con un piccolo spunto di autocritica. Una stilettata che sembra però più che altro indirizzata ad alcuni degli uomini al comando delle principali partecipate comunali: “È costume politico diffuso lo smantellamento della Costituzione, anche a colpi di leggi, da noi proviamo ad attuare la Costituzione. A cominciare dai principi fondamentali: la lotta per i diritti e per la giustizia sono costante agire della nostra polis. Mi piace pensare che a Napoli si stia vivendo una fase di Illuminismo ed Umanesimo. Un fermento vitale e culturale per una città cosmopolita. Non ci potrà essere, però, consolidamento del lavoro fatto se non si realizza la capacità di migliorare l’efficienza e la qualità dei nostri servizi, necessari anch’essi per il raggiungimento della felicità di una comunità. Il mio impegno è senza sosta per realizzare servizi e decoro urbano all’altezza delle bellezza ritrovata. Servono fatti e agire comune. I risultati si vedranno presto. Pazienza e tenacia, mai mollare. Ogni risultato è il frutto di una conquista”.