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Napoli –  “Erano le 13.15 circa, stavamo facendo sedere i clienti al sole, ma c’erano migliaia di ragazzini, è bastato un attimo, dalle discussione è partita una rissa e un ragazzo è stato accoltellato. C’è stato ovviamente la fuga di molti che volevano mangiare sul lungomare”. Così Roberto Biscardi, uno dei soci de “I Re di Napoli” e vicepresidente Fiepet di Confesercenti Napoli, racconta il caos che è esploso oggi sul lungomare partenopeo, proprio davanti ai ristoranti e chiede più forze dell’ordine. “In pochi secondi decine di giovani hanno cominciato a rincorrersi e picchiarsi – racconta – c’è stato un fuggi fuggi di clienti già seduti e di alcuni che erano in coda per sedersi. Per quaranta minuti abbiamo fermato il lavoro, mentre la cosa si placava. E’ intervenuta la polizia ma ha avuto grande difficoltà, perché gli agenti erano davvero pochi”.

Una seconda rissa è scattata più tardi “erano le 15 più o meno – racconta ancora il ristoratorema è stata di minore intensità. E’ un peccato perché stamattina c’erano molte persone che si godevano la passeggiata e invece l’area è diventata un caos per l’invasione di migliaia di ragazzini di massimo 16-17 anni, senza mascherine, sembrava si fossero dati appuntamento, imperversavano mentre invece il lungomare di solito è molto tranquillo”.

Biscardi sottolinea che l’evento di oggi “è l’ultimo di una serie di avvenimenti che hanno reso il lungomare una zona difficile per noi che ci lavoriamo e per i tanti napoletani che vogliono goderselo. C’è stata la mareggiata che ha fatto grossi danni, poi la ripresa del traffico veicolare a causa della chiusura della Galleria Vittoria. E’ un peccato perché noi rispettiamo tutte le disposizioni di sicurezza per il covid e giornate come queste, almeno a pranzo, di danno la possibilità di recuperare qualcosa in un anno difficilissimo per il virus”.

Dal ristoratore, a nome della categoria, arriva un appello per la primavera che si avvicina: “Spero che venga previsto – dice – un numero maggiore di forze dell’ordine nella zona, per garantire sicurezza e vivibilità al lungomare ma anche il rispetto delle norme anticovid da parte di tutti coloro che vengono. Di sicuro non possiamo diventare un ring in cui i ragazzini vengono a fare risse”.