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Nel Regno Unito l’iconografia del tifoso medio dipinge individui sovrappeso, di casa nei pub, dediti più alle pinte di birra che al moto. Ma la creatività dei napoletani è imprevedibile. E dal tifo sugli spalti o davanti alla tv allo scendere in campo il passo è stato breve, anzi brevissimo. Questa è la storia del Royal Parthenope Football Club, formato da napoletani a Londra, iscritto alla lega dilettanti inglese. Dettaglio non secondario: dai calciatori ai dirigenti, sono tutti supertifosi del Napoli.
E se la passione azzurra è vero il collante, la scintilla è stato lo scorso campionato. I partenopei a Londra, infatti, sono tantissimi. E un giovane tifoso, Domenico Improta, con alcuni amici, ha pensato di riunirli per la festa scudetto. C’era la voglia di vivere assieme lo storico momento, e la necessità di cercare un luogo adeguato per festeggiare. Con la grande festa a Trafalgar Square, l’aggregazione ha portato alla nascita ufficiale del Royal Parthenope Club LondonOggi la community di tifosi azzurri conta circa 2.500 iscritti. Ma, evidentemente, non era ancora abbastanza. Così, la nuova trovata: fondare una squadra di tifosi del Napoli nel Regno Unito. Oltre a Domenico, tra i fondatori ci sono Giuseppe Sollo, Tommaso Mazzara (anche Marketing Director), Joel Coleman, Rahad Hussain, Enrico Pomarico, Angelo Fretta, Antonio Barattolo.
“Io e Domenico – spiega Giuseppe Solloabbiamo pensato di creare la squadra di calcio, visto che io qui sono consigliere di Lega F.A. regionale. Abbiamo fatto tutte le pratiche per iscrivere la squadra ad un campionato, tipo l’Interregionale, qui in Inghilterra“.
Oggi c’è stato l’esordio stagionale. “Purtroppo abbiamo perso 5-1, ma  – precisa Giuseppe – il progetto è più ampio di una sola sconfitta, speriamo di migliorare nel corso della stagione“.
Sbaglierebbe, infatti, chi credesse ad un semplice passatempo. Il  Royal Parthenope F.C. è una faccenda molto seria. “Abbiamo un ottimo seguito, non ce lo aspettavamo – racconta Tommaso Mazzara -. Tutti sono interessati a noi, molti media ci stanno chiamando. Ci hanno proposto un’esclusiva per le dirette su Twitch, quindi sembra che la cosa, ancora prima di nascere, stia già esplodendo“.
E inoltre “abbiamo avuto un’offerta da un brand importante per l’acquisizione della squadra, però abbiamo detto di no“.
La società ha i suoi account social, dove condivide le iniziative. “Siamo in 4 investitori, tutti tifosi del Napoli – sottolinea Tommaso –. L’unione di napoletani e italoinglesi ha portato a creare questa squadra”.
Per costituire la rosa, c’è stata una selezione tra 60-70 ragazzi. “Abbiamo 25 giocatori napoletani e due stranieri, che però tifano Napoli – riferisce Giuseppe -. Il mercato chiude mercoledì prossimo, speriamo di comprare l’ultimo attaccante“.
Il tecnico è Antonio Barattolo, con un passato da coach nelle giovanili del Tottenham. L’attività si svolge nel nord di Londra: in casa si gioca ad Enfield, gli allenamenti sono nel centro di un college a Finchley. “Siamo la novità della lega – dice Giuseppe –, giochiamo in un campionato dove sono tutti inglesi. Noi siamo il primo team in assoluto tutto napoletano“.
Ma a contare più di tutto è la mission, lo scopo degli ideatori. “Cerchiamo di rappresentare i valori di Napoli e dei napoletani tramite il tifo per la nostra squadra, portando avanti  – aggiunge Giuseppe – le nostre tradizioni anche a Londra. Ed è una cosa bellissima entrare in uno spogliatoio inglese e sentire parlare napoletano”.