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Napoli – I funerali dell’ex governatore della Campania finiscono nella bufera. “Prendiamo nettamente le distanze dall’uso del saluto dei legionari fascisti con il quale, terminata la cerimonia, sul sagrato della chiesa, è stata accolta la bara alla sua uscita. Una manifestazione davvero deplorevole e che condanniamo”. Il vicesindaco Enrico Panini non usa mezzi termini per dissociarsi dal saluto romano mostrato da decine di militanti della destra napoletana al termine dei funerali dell’ex governatore campano Antonio Rastrelli, ai quali lo stesso Panini ha partecipato indossando la fascia tricolore e sedendo ai banchi della prima fila davanti all’altare. “Questa mattina – spiega Panini – abbiamo partecipato ai funerali dell’ex presidente della Regione Campania, Antonio Rastrelli. Da istituzione abbiamo dato l’ultimo saluto a un uomo che ha ricoperto incarichi istituzionali e portato le nostre condoglianze ai figli. Terminata la cerimonia, il nostro gonfalone e la rappresentanza ufficiale del Comune sono usciti dalla chiesa e si sono allontanati”. Il numero due di Palazzo San Giacomo conclude spiegando che “rispettiamo il dolore della famiglia ma prendiamo nettamente le distanze dall’uso del saluto dei legionari fascisti. Una manifestazione davvero deplorevole e che condanniamo nettamente, che nulla ha a che fare con il dolore, che rispettiamo sempre, ma che ripropone parole e rituali sconfitti dalla storia, cacciati dalla prima città che, da sola, si è liberata dei nazifascisti. Napoli non meritava niente di tutto ciò”.