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NAPOLI – Salvo sorprese dell’ultim’ora, oggi pomeriggio gli emendamenti a firma Pd e Movimento 5 Stelle alla legge di bilancio al fine di alleviare Napoli dal cappio dei 5 miliardi di debito faranno il loro debutto istituzionale. Nel senso che saranno ufficialmente illustrati in commissione bilancio.

Al cospetto della sottosegretaria del Mef Laura Castelli, se passeranno questa prova, approderanno poi al Senato e alla Camera già blindati e in tempo per essere inseriti nella legge che vedrà la luce entro la fine del 2021. Anzi, se tutto filerà liscio, entro la pausa natalizia.

Si inizia a fare sul serio, quindi. Ma perchè ci sono 2 emendamenti diversi? Non era più logico presentarne uno solo a firma congiunta Pd-5 Stelle?

Il senatore pentastellato Vincenzo Presutto risponde così: “I due emendamenti, in realtà, viaggiano assieme. Io, ad esempio, ho firmato anche quello del Pd presentato da Valeria Valente. Presentarne due è stata una scelta perchè si offrono al Governo due soluzioni per giungere ad aiutare fattivamente Napoli. L’accollo del debito o il commissariamento con 200 milioni che il Mef dovrebbe destinare all’anno a Palazzo San Giacomo”.

Ma per questi obiettivi così ambiziosi, non sarebbe stato meglio coinvolgere anche le altre forze politiche che fanno parte della maggioranza Draghi? “Sia con Forza Italia che con la Lega – risponde Presutto – abbiamo continui incontri. Io sono ottimista per il buon esito dell’operazione”.

Ultima annotazione: il Sole 24Ore di oggi annunciava null’altro che un fondo di 150 milioni per tutte le città a rischio crac… “Per Napoli, se passasse così com’è questa norma, sarebbe meno di una aspirina”.