- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – L’appuntamento è fissato per questa sera, alle 19: il ristorante Chikù di Scampia ha deciso, infatti, di rispondere con un apericena al nuovo furto che ha subito un paio di giorni fa, quando in un raid vandalico è stata messa a soqquadro la struttura, trafugati gli impianti e divelta la porta di ingresso. “I ladri hanno portato via computer, attrezzature, l’incasso del giorno ma – come ha spiegato la proprietaria Barbara Pierro – anche oggetti di poco valore e, addirittura, cibo. L ’intento sembra essere chiaro: dare fastidio. Perché il ristorante multietnico non piace a molti che non vedono di buon occhio la eventuale, pacifica convivenza di italiani e rom.”

Barbara ha dato vita nei primi anni del 2000 all’associazione di promozione sociale “Chi rom…e chi no”, dalle cui costole sono nate la “Kumpania” (nel 2013), prima impresa sociale
nel campo della gastronomia interculturale formata da rom e italiani e, nel 2014,“Chikù”. “La popolazione di Scampia convive da oltre vent’anni con quella rom, i disagi e le difficoltà sono spesso all’ordine del giorno, ma a tavola le tradizioni sembrano essere riuscite ad incontrarsi e ad amalgamarsi perfettamente regalando un mix esplosivo di sapori” – ha spiegato più volte la Pierro –. “I punti di contatto sono molti di più di quelli che si immaginano. Il ristorante vuole essere un luogo dove si può mangiare e bere bene ma soprattutto dove si possono condividere passioni, coniugando linguaggi e stili diversi, promuovendo la partecipazione attiva a percorsi di riconciliazione tra culture lontane ma sempre più vicine”.

Un’idea, quella di vicinanza tra ambienti diversi, che pare non essere gradita soprattutto alle bande di teppisti che si stanno di nuovo impadronendo della zona. L’escalation di violenza, nel quartiere, è un dato di fatto: si tratta per lo più di ragazzi che, a sentire la ristoratrice, hanno smesso di sognare perché a Scampia le promesse mai mantenute dell’amministrazione hanno distrutto in loro l’ipotesi di un possibile riscatto. “Questo triste evento rende chiaro quanto sia importante questo presidio territoriale, fulcro propulsore di una comunità accogliente ed inclusiva” – ha detto la consigliera Laura Bismuto, commentando la vicenda – “che oggi più che mai ha bisogno di sentire vicinanza, calore umano, ha bisogno di sentire che non sono soli”.

di Ornella d’Anna