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La paura dei cittadini giustamente aumenta all’aumentare delle intensità delle scosse, come quella di questa notte di magnitudo 4.2, mentre in Regione Campania tutti in silenzio. Manca un piano di evacuazione, mancano piani comunali e regionali – dichiara il Consigliere Maria Muscarà del gruppo misto – nonostante le mie continue sollecitazioni nel cercare di capire cosa stiano facendo, una legge sta arrivando e consentirà l’aumento delle volumetrie delle abitazioni già esistenti, rendendo i sottotetti abitabili ed aumentando praticamente il numero di abitanti, che poi dovranno evacuare.
Abbiamo l’entroterra campano praticamente vuoto ormai, bisogna fare in modo da alleggerire le zone “costiere-vulcaniche”, invece continuano a caricarle. La mia proposta di legge di inedificabilità in zona flegrea, così come esiste nella zona vesuviana, dorme nei cassetti della commissione perché nessuno vuole affrontare seriamente il problema.  Questi sono buoni solo a partorire app come IT-Alert per impaurire la gente senza dare indicazioni chiare. Non dobbiamo altresì dimenticare che, dopo aver trivellato i Campi Flegrei per l’energia geotermica, e dopo aver provocato lo scoppio del pozzo e la conseguente uscita dei geyser di 70 metri, nel 2020, hanno cominciato con l’intensificarsi di tali fenomeni.
Questa sperimentazione ci costò 4 milioni di euro senza portare a nulla, in una zona pericolosissima, e scavare come ha spesso ripetuto il vulcanologo Mastrolorenzo, è una pazzia. Il sisma di Strasburgo fu causato proprio dalle trivellazioni di oltre 5000 metri di profondità”. – conclude il Consigliere Muscarà.