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Napoli – Ha dell’incredibile la scoperta di alcuni studiosi che hanno trovato neuroni umani in una vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.c che seppellì sotto la lava e la cenere le città di Pompei, Ercolano e tutta la zona vesuviana per 20 chilometri.

La ricerca avrà risvolti interessanti anche per quanto concerne la valutazione del rischio vulcanico, per cui potrebbe rivelarsi davvero utile. Lo studio – condotto dai ricercatori dell’Università Federico II, del Ceinge-Biotecnologie Avanzate, delle Università Roma Tre e la Statale di Milano, del Cnr in collaborazione con il Parco Archeologico di Ercolano – è stato pubblicato sull’ autorevole rivista Plos One.