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Da Napoli a Forli per aiutare chi è stato colpito dall’alluvione: nel nome dello yoga. Una storia di solidarietà, nata da una pratica comune. Perché lo yoga, quando serve, non è solo meditazione e tecniche ascetiche.

Lo dimostra una scuola napoletana di yoga, la Suryael di Chiaia, accorsa in aiuto della Shakti Yoga Forli. La titolare Elisa Grella, col giornalista e scrittore Luca Maurelli, ha lanciato una raccolta fondi, per sostenere la ripartenza della Shakti. La scuola forlivese, peraltro, non si è data per vinta. Per alcune settimane ha proseguito i corsi online. E dal 29 maggio ha ripreso anche in presenza, trovando ospitalità in altre palestre.

Ma resta inagibile la propria sede. “Shakti yoga Forlì adesso non esiste quasi più – spiega Grella sui social -. E’ arrivato il fango l’acqua, ha inondato e danneggiato il pavimento che è stato rimosso, alcune mura, gli arredi”. Dopo la notizia “dell’alluvione e quanti avevano perso tutto in Romagna – scrive la maestra di yoga partenopea – ho creduto che Suryael Yoga School dovesse partecipare, anche se in piccolo, ed essere vicina. Luca Maurelli amico e mente propositiva delle attività culturali e sociali di Suryael ha individuato questa shala yoga, a Forlì, in difficoltà e insieme abbiamo deciso di tramutare l’intenzione in progetto concreto. Perché noi siamo uno, io ci credo fermamente”.

Così, Suryael chiede a tutti i praticanti e insegnanti yoga di fare una donazione, attraverso una piattaforma (https://gofund.me/f851eb07). Vanno bene “anche pochi euro per aiutare” la Shakti a riaprire. Le due titolari Elisa e Simona “forse ci riuscirebbero comunque, con i loro sforzi e sorrisi, e perché per chi vive davvero lo Yoga, stare nel processo è crescita interiore”. Tuttavia, la fondatrice di Suryael chiede “una mano soprattutto perché in questo momento, fare qualcosa per garantire ad altre persone come noi, un luogo in cui ascoltare, in cui trovare pace e forza, è vitale. Chi conosce la pratica sa di cosa parlo”. Lo slogan per l’iniziativa è “Facciamo la nostra parte affinché questa luce nei cuori resti accesa”. Parola di yogi napoletani.