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NAPOLI – Un patto tra Comune di Napoli, Diocesi e Asl Napoli 1 per migliorare le condizioni di vita delle persone senza dimora e per combattere l’emergenza povertà.
E’ stato siglato oggi pomeriggio su input dell’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli.
 
Con gli accordi siglati, il Comune di Napoli si occuperà dell’accoglienza a 360 gradi, impegnando per i prossimi tre anni circa venticinque milioni di euro.
 
Il piano prevede il rafforzamento delle unità di strada che da una passano a cinque; l’ampliamento dei dormitori per circa duecento posti in più; l’aumento delle attività quotidiane nei centri di accoglienza diurna, in particolare con l’apertura di un nuovo punto docce, lavanderia e orientamento legale e lavorativo presso il SAI; il finanziamento di una prima comunità per donne senza dimora che saranno accolte con i loro bambini.
 
Gran parte del Pnrr è stato progettualmente destinato all’emergenza povertà e alle persone senza dimora. In un caso in particolare, in partecipazione con Grandi Stazioni, si aprirà un nuovo centro di accoglienza a bassa soglia nelle zone limitrofe alla stazione centrale. In più: nasceranno quattro housing first in beni confiscati dedicati all’accoglienza di gruppi più piccoli da avviare all’autonomia. E altri due centri diurni nelle zone di Ponticelli e Fuorigrotta.
 
A Napoli, si contano circa 2mila senzatetto. Per questo si può ben capire la soddisfazione dell’assessore Luca Trapanese: “In questi primi mesi di mandato, ho avuto la possibilità di ascoltare i bisogni dei nostri fratelli più poveri e la situazione emersa è molto grave e peggiora ogni giorno di più. Sono contento che la maggioranza dei fondi saranno impegnati per creare nuove risposte, moderne, con l’impegno condiviso dell’amministrazione comunale e del terzo settore. Stiamo ricostruendo le fondamenta per fronteggiare un’emergenza che era stata completamente dimenticata”.
 
Appena ieri l’associazione Per le persone e la comunità di Nicola Campanile e Peppe Irace aveva denunciato la sospensione del servizio docce e dei posti letto per i senzatetto di via Tanucci. “I servizi essenziali che hanno a che fare con la dignità della persona vanno sempre garantiti – avevano scritto in una nota – anche durante i passaggi amministrativi e gli avvicendamenti gestionali. L’amministrazione comunale non può gestire i servizi alle persone fragili come fossero una mera questione burocratica”.