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“E’ vero che l’avviso di garanzia è a garanzia, ma ciò che davvero sorprende è quando si chiama a rispondere per danno erariale o in sede penale il sindaco di qualunque cosa: da una foglia che cade dall’albero a un bambino che si chiude un dito”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a “Omnibus” su La7, in riferimento al caso del sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, destinataria di un avviso di garanzia per la vicenda di un bimbo feritosi a una mano in un asilo. “L’avviso di garanzia – ha aggiunto l’ex pm – molte volte è un atto dovuto. In questo caso non entro nel merito, ma pensare che un sindaco sia responsabile perché un bimbo si chiude un dito mi fa capire dove siamo arrivati. Basta una foglia che cade in autunno e che arriva in testa a una persona e questa si fa un po’ male, ma non può essere responsabilità del sindaco altrimenti non ne usciamo più”. Il sindaco de Magistris, nell’esprimere la sua “solidarietà alla collega”, ha spiegato che “si sta verificando una cosa molto grave: la responsabilità oggettiva e di posizione del sindaco. Questo accade vuoi per decisioni talvolta discutibili della magistratura, vuoi per un quadro normativo confusionario e sbagliato perché Governi e Parlamenti hanno lasciato i sindaci sempre più o meno da soli salvo sotto elezioni come adesso”. Nel concludere de Magistris ha espresso l’auspicio che l’interesse alla vicenda del sindaco di Crema “non sia solo un interesse da campagna elettorale. Io fui addirittura sospeso da sindaco per un mese per una legge, la Severino, per alcuni aspetti assurda, e non ci fu la mobilitazione che sto vedendo adesso. Mi auguro che ci sia una mobilitazione scevra da interessi da campagna elettorale e che Governo e Parlamento affrontino in modo sereno il ruolo del sindaco: è il politico meno pagato, quello che più rischia, è il mestiere più affascinante, quello più vicino alla gente e che dà più fastidio alla casta politica”.