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Napoli – Alla fine nessuno dei due “contendenti” ha rinunciato alla propria “divisa”. Rapido fuoriprogramma per il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che nel primo pomeriggio di oggi ha incontrato all’interno dell’aeroporto militare di Capodichino il pizzaiolo Gino Sorbillo, titolare del celebre locale che tre giorni fa è stato destinatario di un’intimidazione di stampo camorristico: un ordigno fatto esplodere davanti all’ingresso di via dei Tribunali. Il leader leghista ha presenziato all’incontro con il consueto giubbotto della polizia di Stato; Sorbillo, invece, indossando la classica giacca da pizzaiolo. Insomma, nessuno dei due è passato inosservato. 
Il vicepremier è poi ripartito alla volta di Afragola, dove è previsto un incontro con il sindaco Claudio Grillo per discutere dell’ultima escalation di attentati ai danni di negozi ed esercizi commerciali, a partire dalla fine di dicembre, colpiti da bombe carta. L’ultima il 15 gennaio, per un totale di otto. Queste le prime parole a caldo di Gino Sorbillo, che nelle scorse settimane non aveva comunque lesinato critiche all’indirizzo del Viminale in materia di politiche immigratorie: «Salvini mi ha invitato per mostrarmi la solidarietà per la bomba e io ho accolto l’invito, gli ho raccontato la mia storia e questi giorni particolari. Sono sicuro che verranno individuati gli autori di questo scandaloso crimine. Resto fiduciosio nelle indagini, mantengo l’ottimismo e soprattutto amo Napoli».