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Napoli – Il primo cittadino del comune di Sorrento chiede un’accelerazione per la campagna vaccinale per ristabilire al più presto il flusso turistico che ogni anno avvolge l’intera penisola. 

Lavorare assieme al Governo per ottenere un “turismo in sicurezza”. Questo il leit motiv dell’intervento introduttivo di Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, in apertura degli Stati Generali del Turismo. Passando per un’accelerazione delle vaccinazioni a beneficio delle 12 mila persone impegnate nella filiera del turismo e dei cittadini stessi. Questo per offrire al mondo il modello “Sorrento Covid free”. Coppola ha chiesto a Draghi, al nuovo Governo, al ministro del Turismo Massimo Garavaglia, un’accelerata sui ristori. “Ci sono figure – ha detto il sindaco – come gli Ncc e i taxi che sono fermi, per mancanza di turisti, già dal novembre 2019″. Gli altri concetti chiave del sindaco vanno dall'”innovazione per Sorrento” allo “smart tourism” utilizzando nuove tecnologie, la mappatura del territorio, un impiego diffuso dei sistemi digitali.

Per Coppola sarà fondamentale poi l’ informazione e la sicurezza, puntare alle infrastrutture, alla mobilità e alla viabilità“. Per questo fino a maggio continueranno a Sorrento gli incontri dell’amministrazione con tutto il tessuto che lavora nel settore turistico. In città l’ 87 per cento degli occupati lavora nella filiera del turismo. Ci sono 115 alberghi (solo a Sorrento e Sant’Agnello) circa 2 mila tra B&B, Casa Vacanze, affittacamere, 220 tra ristoranti, bar e pizzerie. La città rappresenta per la Regione Campania (assieme a Capri, Ischia e Costiera Amalfitana) un segmento importante del suo Pil che porta alle casse (dato riferito al 2019) circa 520 milioni di euro di cui il 95 per cento deriva dal sistema turismo. Quel sistema che ora andrà riformulato. “Sorrento – ha concluso Coppola – è stata un modello per l’Italia e per il mondo e tornerà ad esserlo. Perché è il baricentro dei luoghi più glamour assieme a Capri, Ischia e Procida, Napoli, Pompei, Ercolano, Oplontis e la Costiera Amalfitana. E il suo tessuto sociale è molto importante. Ma attenzione – ha sottolineato – se non parte Sorrento, se non parte tutto il Sud, l’Italia non parte.