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Il day after della notte di Fuorigrotta con il Napoli, dominatore dell’Ajax, che guadagna il pass per la fase successiva di Champions e un gran bel giorno per i tifosi azzurri che hanno dormito, se hanno dormito, a petto gonfio e si risvegliano con le immagini della fantastica serata di ieri che scorrono dinanzi agli occhi. 

Non mancano di celebrare il Napoli di Spalletti i quotidiani sportivi nazionali con le loro firme. 

Fa-vo-lo-so: e da quel calcio da sogno dal quale una città intera non si staccherebbe mai, neanche per un attimo. – Celebra gli azzurri Antonio Giordano sulle pagine del Corriere dello Sport – Napoli scopre il senso pieno della felicità, quella dimensione onirica nella quale lasciarsi. Il 4-2 all’Ajax (preso ripetutamente a ceffoni in una settimana) è una lezione a ritmo incessante e scandita ovunque, in attacco e in difesa, in mezzo e sugli esterni, in un’Enciclopedia esaltata dalle statistiche che grondano dalle pieghe d’una partita prossima alla perfezione, piena di tante cose, del piacere di giocarla e di viverla. Il Napoli all’olandese, che esibisce in faccia all’Ajax la sua interpretazione moderna, quasi avveniristica, è nella capacità di dominare il campo in ogni sua zona. 

Il Napoli ha l’umiltà degli angeli. – annota Alessandro Barbano, vicedirettore del Corsport – È un angelo il georgiano, che dopo essere sfuggito almeno quindici volte alla marcatura avversaria, torna puntualmente nella sua area a coprire su Bassey. Sono due angeli custodi Lobotka e Anguissa, la cui segreta alleanza disegna a centrocampo un labirinto in cui non c’è Teseo che possa trovare via d’uscita. Ma sono angeli anche l’ispirato Zielinski, finalmente padrone dell’invenzione, il desiderante Lozano, l’oculato Di Lorenzo, il coraggioso Olivera, il timido ma agile Meret, e poi ancora il pugnace Kim e perfino il diligente Juan Jesus, punito senza colpa con un rigore improbabile.  È un gruppo che pensa come uno solo. 

Il Napoli attuale è la dimostrazione che si può fare bene tutto, campionato e Champions League, domenica e mercoledì, attraverso idee, qualità e forza. – lo scrive Pierfrancesco Archetti sulla Gazzetta dello Sport – La squadra di Luciano Spalletti continua ad essere un piacere per gli occhi, ma anche per la classifica e per i conti societari. Per la prima volta gli azzurri vengono promossi alla fase a eliminazione diretta con due turni d’anticipo. Non ci saranno spareggi, ansie di non farcela fino al match conclusivo, il Napoli chiude i conti in fretta, e in una stagione così a elastico, molto compressa prima e dopo la lunga pausa mondiale, togliersi subito alcuni pensieri agevola il percorso. 

Provate a prenderli. – dice Gianluca Monti sempre per la Gazza – Kvaratskhelia ed Osimhen sembrano inarrestabili, vanno troppo veloce per tutti gli avversari e sono l’emblema del Napoli “verticale” che Luciano Spalletti ha plasmato dopo la rivoluzione estiva Diciassette gol in quattro partite di Champions non si fanno per caso ed arrivano soltanto se lì davanti ci sono grandi interpreti che si dimostrano ogni volta sempre più affamati.