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Napoli – Corsa contro il tempo per assicurare alla giustizia il commando che lunedì notte ha messo a ferro e a fuoco piazza Trieste e Trento. A tre giorni dal raid le indagini sembrano aver subito una decisa accelerata grazie all’individuazione di tre telecamere di sicurezza che hanno inquadrato il passaggio dei pistoleri. Gli investigatori che lavorano al caso ripartono quindi da due nuove certezze: a entrare in azione sono stati due suoli uomini, passati sulla scena a bordo di uno scooter di media cilindrata, e non si è trattato di un agguato fallito, come ritenuto in prima battuta, ma di una stesa eseguita a scopo intimidatorio.
 
La prima svolta arriva all’indomani della diffusione delle immagini registrate dalla telecamera interna di uno dei due bar danneggiati durante il raid. I frame in questione mostrano i tre dipendenti dell’attività commerciale che, subito dopo la chiusura, si apprestano a lasciare il locale. Guadagnata l’uscita, ecco il terrificante passaggio del commando che, arrivato da via Toledo, percorre la rotatoria al centro della piazza e passando davanti al bar esplode la sventagliata dei colpi. L’obiettivo del raid, stando a questa ricostruzione, non sarebbe stato quello di uccidere un obiettivo designato. I killer hanno però sparato ad altezza d’uomo e le persone ancora presenti in piazza Trieste e Trento, compresi i tre lavoratori del bar, hanno davvero rischiato grosso. Le attenzioni degli investigatori della Squadra mobile continuano intanto a focalizzarsi sugli ambienti criminali dei vicini Quartieri Spagnoli: il commando, stando a quanto emerso dall’analisi delle telecamere, sembra infatti essere sceso proprio dai vicoli di Montecalvario.