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Quasi una persona su quattro (il 23,4%) tra i residenti nelle città metropolitane ha almeno 65 anni. Lo rivela un rapporto dell’Istat che misura l’invecchiamento nelle città metropolitane e nei rispettivi contesti urbani. L’incidenza degli anziani è più elevata nelle città del Nord e minore in quelle del Sud, ad eccezione di Messina e Cagliari. Genova ha la maggiore quota di anziani (29,1%) e Napoli quella minore (quasi il 20%). Fra i territori metropolitani, l’incremento di questa fascia di popolazione nell’arco dell’ultimo trentennio è maggiore a Cagliari (+15 punti percentuali), seguita da Bari, Torino e Venezia.
Secondo lo studio, poi, gli anziani residenti nelle 14 città metropolitane sono 5 milioni, più di un terzo del totale italiano, con una prevalenza della componente femminile: 56,6% donne e 43,4% uomini. Gli over 65 vivono prevalentemente nei contesti più urbanizzati: il 45% nei comuni capoluogo, quasi un terzo distribuiti tra prima e seconda cintura urbana e il restante 24% nella corona più esterna dell’area. Quasi la metà degli over 65 appartiene alla classe 65-74 anni (che oggi si potrebbero definire “giovani anziani”) mentre trent’anni fa gli stessi rappresentavano il 59% della popolazione ultrasessantacinquenne. L’allungamento della vita media ha implicato l’aumento di quel segmento di popolazione dei “grandi anziani” (85 anni e più), che risultano quasi raddoppiati nel complesso delle città metropolitane (da 8,3% nel 1993 al 16% nel 2023, in linea con la media nazionale), con uno sbilanciamento di genere a favore delle donne nelle età molto avanzate.
I centenari nelle città metropolitane, poi, sono 7.583 (il 35% del totale italiano) di cui l’82,4% è costituito da donne, valore record, così come a livello nazionale. Complessivamente questa fascia di popolazione è cresciuta in maniera consistente nell’ultimo trentennio, più di 7 volte rispetto al 1993, quando il contingente ammontava a 1.040 centenari. Le previsioni demografiche – sottolinea l’Istat – confermano come l’invecchiamento della popolazione proseguirà il suo percorso di rafforzamento, evidente anche in molti paesi dell’Unione Europea. Nel 2031 l’importanza relativa della popolazione di 65 anni e oltre raggiungerà nelle città metropolitane il 27,3% della popolazione totale, poco più di un cittadino su quattro.
L’incremento maggiore della quota di anziani si avrà nella città metropolitana “più giovane”, ossia Napoli (+19,5%). Al 31 dicembre 2021 – conclude l’Istat – vivono in convivenza 10 anziani ogni 1.000 abitanti. Nelle città metropolitane, oltre la metà di loro è accolta presso strutture assistenziali specializzate (ospizi, case di riposo per adulti non autosufficienti) e il 36% nelle convivenze ecclesiastiche.