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Napoli – Uno era il cassiere e l’altro era il responsabile del riciclaggio del clan Misso del rione Sanità a NapoliOggi il centro operativo della Dia ha eseguito un provvedimento di confisca di beni emesso dalla sezione misure di Prevenzione nei confronti dei fratelli Candurro, Giuseppe e Vincenzo, esponenti di vertice dei Misso storico gruppo camorristico capeggiato da Giuseppe detto ‘il nasone‘, egemone nel quartiere Sanità che, a partire dagli anni ’80 e fino al 2000, ha determinato le strategie e gli assetti criminali di Napoli. Le indagini, che hanno preso avvio dall’analisi di operazioni finanziarie sospette e che sono state comprovate anche dalle risultanze emerse da una rogatoria Internazionale con acquisizione di documentazione bancaria in Svizzera. È stato così confermato che Vincenzo Candurro, detto ‘Enzo ‘o barbiere‘, in quanto titolare, in passato, di una barberia nel centro storico di Napoli, sia diventato, nel tempo, il cassiere e uomo di fiducia dei Misso, mentre il fratello Giuseppe si sia, invece, occupato, sempre per conto del clan Misso, del reimpiego in attività economiche di denaro di provenienza illecita. Sono state pertanto confiscate 17 unità immobiliari, 7 società, una rivendita di tabacchi e valori bollati nella provincia di Salerno, 8 auto, 16 depositi bancari, di cui due in essere nella Repubblica di San Marino e 6 polizze assicurative per un valore di oltre 9 milioni di euro.