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Pubblicate quest’oggi sul sito del Ministero delle Infrastrutture e trasporti la relazione contenente l’analisi costi benefici e quella giuridica della Torino-Lione. Sulla relazione, che boccia la TAV, compaiono 5 firme su 6 della Commissione di esperti voluta dal Ministero e guidata da Marco Ponti.

Secondo il testo, nel migliore dei casi vi sarebbe un effetto negativo, cioè uno sbilancio fra costi e benefici, di 5,7 miliardi. Nella peggiore delle ipotesi, invece, lo sbilancio potrebbe anche arrivare a 8 miliardi. Nel mezzo, invece, vi sarebbe l’ipotesi più realizzabile, che comunque appare decisamente negativa, con un effetto negativo di 7 miliardi.

Per la Tav, si tratta evidentemente di una bocciatura. Gli esperti del ministero hanno sostanzialmente stroncato il progetto, non solo per i costi, ma anche perché non sembra esserci una reale domanda di traffico su quella tratta. Per gli esperti, per sostenere l’utilità dell’opera le merci dovrebbero essere 25 volte di più rispetto a quelle previste

Sulla relazione manca, però, una firma. E’ quella di Pierluigi Coppola: unico, tra i tecnici voluti da Danilo Toninelli, a rifiutarsi di firmare la relazione. Secondo il ministero Coppola non avrebbe «partecipato, in specifico, alla stesura della relazione». Coppola è un’ingegnere napoletano classe 1972, laureatosi alla Federico II di Napoli, è professore associato di ingegneria dei Trasporti nel dipartimento di Ingegneria dell’Impresa all’università di Tor Vergata, a Roma e docente al Massachussets Institute of Technology. La sua attività professionale, leggendo il suo curriculum online— si è svolta prevalentemente «nel settore della pianificazione delle infrastrutture di trasporto, con particolare attenzione agli aspetti legati alla simulazione e alla valutazione degli impatti socioeconomici e territoriali».