- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

La sfida scudetto tra Napoli e Milan rievoca alla mente la lotta al vertice della fine degli anni ’80 quando le due squadre duellavano spesso per la vetta. E Bergamo potrebbe rivelarsi una tappa decisiva per il Napoli come nel campionato 1989/90, che vide un serrato testa a testa fra rossoneri e azzurri: poi una vittoria a tavolino lanciò i partenopei di Bigon verso il titolo. Una volata scudetto condizionata dai fatti dell’8 aprile 1990, quando a Bergamo contro l’Atalanta Alemao fu colpito da un oggetto piovuto dagli spalti.

La storia della monetina

L’8 aprile 1990 fu un bel giorno per il capoluogo campano. Il Napoli inseguiva il Milan, distante a una sola lunghezza: era impegnato a Bergamo con l’Atalanta, trasferta storicamente ostica per i mille motivi che sconfinano col calcio. E’ la trentesima giornata di campionato, ne mancano quattro alla fine, il Napoli di Maradona e Careca si sta giocando lo scudetto contro il Milan degli olandesi. I rossoneri sono impegnati a Bologna. I partenopei a Bergamo. Entrambe le gare sono incanalate sullo 0-0. In casa dell’Atalanta, però, accade qualcosa di strano. Al 75′ Alemao, è colpito da una monetina piovuta dagli spalti. Salvatore Carmando lascia la panchina, attraversa il campo e percepisce il fattore discriminante della stagione. Si scopre che il massaggiatore, infatti, dice un chiaro “stai giù” ad Alemao, mentre cerca di rialzarsi. Il regolamento dell’epoca parla chiaro: se un calciatore è costretto a lasciare il campo in seguito ad atti violenti commessi dai tifosi, la squadra che ha subito il danno può ottenere lo 0-2 dal Giudice Sportivo. Il regolamento sta dalla parte del club partenopeo, la lesione c’è stata e nulla potrà cambiare il verdetto. Due punti che permettevano ai campani di allungare in vetta sul Milan. La partita finisce 0-0 come a Bologna. Il Napoli fa ricorso, e grazie a quell’episodio gli viene assegnata la vittoria a tavolino e i punti alla fine del campionato risultarono decisivi per la conquista del tricolore. A fine stagione la formazione partenopea celebra il suo secondo Scudetto, il Milan si consolerà con la Coppa dei Campioni. Una moneta delle vecchie cento lire valse più di una sfarzosa campagna acquisti. Così quell’episodio è entrato nella storia, stampandosi sulle pagine del calcio italiano, insieme alla straordinaria vittoria azzurra del secondo scudetto nella storia del club.

Foto de ‘La Gazzetta dello Sport’