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Napoli – Lo chiamavano l’italiano perché non usava mai termini dialettali. Era un killer freddo e spietato e al servizio della camorra di Scampia e Secondigliano a Napoli. Quando però il suo nome fu diventato pericoloso decisero di ucciderlo e a farlo fu un suo amico che fu ripagato con una ‘promozione’ divenendo il capo di una piazza di droga. Eccola la trama dell’agguato costato la vita a Mirko Romano ucciso il 31 dicembre del 2012 per il quale oggi la Squadra Mobile ha arrestato Mariano Riccio come mandante e Francesco Paolo Russo come killer.