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Napoli – Prima si è sparato due colpi di pistola nello stomaco e poi si e gettato giù dal quarto piano dive vive a Fuorigrotta. Ecco perché proprio ieri i sindacati hanno richiesto un incontro con Prefettura e Questura, viste le continue ritorsioni contro le Guardie Particolari Giurate, da parte di taluni Istituti di Vigilanza, che sistematicamente adoperano tale vile comportamento contro coloro che protestano per l’ottenimento dei giusti diritti, è cosa sistematica. Tale argomentazione sarà posta all’osservazione del Questore di Napoli, De Jesu, dietro una richiesta d’incontro inoltrata dall’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate tramite i suoi leader storici, Giuseppe Alviti e Giuseppe Cuccurullo.

“Anche le tante morti tra le guardie in servizio ed i suicidi con l’arma di servizio molte volte sono riconducibili a tali sistemi di tortura (ricordiamo il recente caso della guardia giurata di Vitulazio che si è barricato in casa e si è messo a sparare i passanti dal balcone, uccidendo prima la stessa moglie e poi la figlia) e stamattina quella del collega della Unione Security, e già solo questo dovrebbe far riflettere gli organi di competenza. Stipendi non retribuiti o elargiti in acconti, turni anche a 16h e 7 giorni su 7, ritardi nei pagamenti, prese di servizio lontane chilometri e trasferte non rimborsate, per non parlare di quando si cerca dialogo con l’azienda e invece ci si ritrova inseriti in una turnistica disagiata o in una postazione fuori provincia, maleodorante e pericolosa che solo dio sa quale tumore potrebbe provocare a starci dentro 12h. A questo punto, Questura e Prefettura, dovrebbero intervenire anche ritirando le licenze agli istituti se è il caso”, dicono in un comunicato congiunto.