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Se Massimo Troisi non avesse girato ‘Il Postino’ sarebbe ancora vivo. A sostenerlo è la sua ultima fidanzata, Nathalie Caldonazzo, che ospite della trasmissione ‘Vieni da me’ condotta da Caterina Balivo ha parlato del suo rapporto con l’attore scomparso 26 anni fa, il 4 giugno del 1994

“Il cardiologo gli disse che doveva assolutamente operarsi, aveva il cuore di un 70enne e la valvola doveva essere sostituita. Mi diceva che dopo che ti hanno messo le mani dentro al cuore, una persona cambia, ed era molto preoccupato per questa seconda operazione”.

L’operazione non andò come sperato: “Mi sembrava Pulcinella – ha proseguito la Caldonazzocon quel pigiama bianco mi faceva una tenerezza incredibile. Mi chiedeva cosa avessero detto i dottori e io lo tranquillizzavo, ma mi mettevo le unghie dentro le mani per non piangere perché questa forza non ce l’avevo. I dottori mi dicevano che l’operazione era andata malissimo”. 

Nonostante il calvario, Troisi decise ugualmente di fare ‘Il Postino’: “Vollegirarlo a tutti i costi, è un capolavoro, lo sappiamo. Ma forse se non l’avesse fatto sarebbe vivo. Avrebbe dovuto subire un trapianto prima di fare il film ma diceva sempre che voleva farlo con il suo cuore. Cambiò anche il finale della sceneggiatura, perché nel libro Mario non muore. Massimo cambiò il finale e fece morire il protagonista”