- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

di Ornella d’Anna

Napoli – Cinque postazioni nel cuore del quartiere, pronte ad accogliere le richieste dei turisti fornendo informazioni sui servizi e sulle attività più importanti: così Chiaia investe sugli arrivi in città, installando Infopoint nelle aree di maggiore afflusso. L’iniziativa, che durerà fino al prossimo dicembre, si inserisce nel solco del vasto programma di eventi promosso dalla I Municipalità di Napoli nell’ambito del progetto “Prima Turismo”. A sostenerlo, la Camera di Commercio di Napoli, l’Università Parthenope e molti operatori di settore, tra cui l’Abaac, l’associazione che raggruppa i bed&breakfast e affittacamere della Campania. Ad accogliere chi arriva in città saranno gli studenti universitari, pronti a dare informazioni in diverse lingue.

“Questo progetto va nella direzione della nostra idea di turismo” – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Ciro Feola, che aggiunge –“Abbiamo stanziato bandi dal valore di oltre centomila euro a favore dei Comuni, ma non tutti hanno aderito e, purtroppo, ci dispiace constatare che anche dal Comune di Napoli non abbiamo avuto risposta. Comunque, i prossimi obiettivi sono quelli di attrarre i turisti che arrivano da New York o da Dubai e predisporre visite guidate specifiche”. Gli fa eco il vicepresidente, Fabrizio Luongo: “Per incentivare gli arrivi abbiamo messo in piedi un fitto programma di iniziative: lo scorso anno avevamo evitato di sostenere fiere in Campania, invece quest’anno siamo pronti ad ascoltare le esigenze degli operatori di settore; abbiamo aperto un’intesa con il teatro San Carlo per accogliere visitatori in occasione dello Schiaccianoci; abbiamo attivato un videogiornale; stiamo preparando un libro d’arte, in vista dell’apertura del nostro palazzo al FAI; infine ci stiamo adoperando per le luminarie natalizie del prossimo anno, che finanzieremo”.

Il tentativo di risanare il comparto di settore, provato dalla crisi degli ultimi anni, funziona anche come risposta alla scarsa attenzione che, lamentano gli operatori, viene riservata dalle istituzioni. “Di solito, chi arriva a Napoli è dirottato sui Decumani e sul centro storico. Sbagliando, perché nella nostra zona abbiamo tantissime attrattive, ed è giusto farle conoscere e valorizzarle”, spiega il presidente Francesco De Giovanni. Posto fine al disavanzo del passato, sfruttando delle convenzioni che già esistevano tra Comune e mondo accademico, oggi gli infopoint sono realtà: “Abbiamo creato una sinergia con l’ Università per dare modo agli studenti di fare un’esperienza sul campo” – conclude la presidente della Commissione Cultura e Turismo, Iris Savastano, che si è occupata personalmente della messa in opera -. “In questo modo, rispondiamo ad una duplice esigenza: quella delle maestranze di far conoscere cosa c’è di bello in città e quello dei ragazzi, che lamentano spesso un’assenza di continuità tra gli studi e il mondo del lavoro”.