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NAPOLI – Il day after delle elezioni metropolitane più pazze di sempre, a Napoli, si vive in consiglio comunale. Nella gelida sala dei Baroni, all’ordine del giorno, c’è il Pnrr, ma i conciliaboli dei consiglieri hanno tutti un altro argomento: il rinnovo del consiglio metropolitano, per l’appunto. Che ha lasciato non pochi strascichi e non poche ferite.
 
Tant’è che lo si evince già al momento dell’appello. Molti dei nomi al centro delle polemiche di ieri danno forfeit.
 
E’ il caso di Aniello Esposito, ad esempio: fino a 24 ore fa capogruppo del Pd, dopo essere stato sfiduciato dai suoi per un voto non dato alla lista indicata dal partito, è assente. C’è, però, colui il quale lo ha sostituito alla guida dei dem nella Sala dei Baroni: Gennaro Acampora. Che festeggia facendosi un selfie con il segretario del Pd Napoli, Marco Sarracino, per l’occasione presente in aula. Quasi a rimarcare che il cambio della guardia, dopo che già all’inizio della consiliatura la leadership di Esposito aveva fatto molto discutere, è vissuta come tutt’altro che un dramma.
 
Sta di fatto che sono assenti anche Alessandra Clemente e Toti Lange, due degli imputati per la mancata elezione del sindaco di Bacoli Josi Della Ragione.
 
Claudio Cecere e Antonio Bassolino, anche loro alle prese con lo stesso caso, invece, si fanno vedere.
 
E il secondo prende subito parola per togliersi un peso dallo stomaco: “Non è stato scrutinato il mio voto a favore di Josi Della Ragione, voto che avevo ampiamente preannunciato perché sta facendo molto bene da sindaco di Bacoli e perché credevo che potesse dare un buon contributo anche in Città Metropolitana, al di là degli schieramenti partitici. Per questo – annuncia l’ex sindaco – farò ricorso alla commissione elettorale anche se – ammette – so benissimo che anche nel caso in cui il mio voto venisse riconosciuto, non servirebbe a cambiare la situazione”.
 
A Della Ragione, che era sicuro dei 4 voti napoletani di Cecere, Clemente e Lange oltre a quello di Bassolino, ne sarebbero serviti almeno 2, infatti, per essere eletto.
 
Tuttavia, Bassolino dice che farà ricorso per una questione “politica e morale”: “Avendo detto che avrei votato Josi Della Ragione, ho votato Josi Della Ragione. Punto”.
 
E comunque: a ben vedere, anche qualche eletto non è contentissimo.
 
E’ il caso di Salvatore Guangi, eletto consigliere metropolitano tra le fila di Forza Italia assieme a Massimo Pelliccia.
 
Il post che scrive su Facebook, se non è un addio ai berlusconiani, gli somiglia molto perchè è un insieme di parole al veleno contro il partito che comunque si è confermato il più forte del centrodestra nonostante la scissione di fatto dell’ala carfagnana e del deputato Paolo Russo che hanno fatto votare il consigliere voluto da Catello Maresca: Vincenzo Cirillo.
 
“Sono stato eletto ma è stata una vittoria dolorosa – confida Guangi – Non è la prima volta che vengo lasciato in balia degli eventi. In passato ho perso da solo, oggi ho vinto da solo. Ringrazio del sostegno solo i miei veri amici e la consigliera Iris Savastano. Per il futuro, rifletterò per valutare l’apportunità di navigare da solo”.
 
Dopodomani, intanto, Maresca terrà una conferenza stampa con il suo consigliere metropolitano, Cirillo. Magari sarà l’occasione per capire anche che navigazione intraprende davvero Guangi.
 
I numeri sono numeri, per tutti: nell’allegato, quelli di tutte le liste che hanno concorso per formare il nuovo consiglio metropolitano di Napoli, alle elezioni più pazze di sempre.