- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Fu ucciso perché volevano rapinargli la pistola e gli spaccarono la testa con una mazza di ferro. Infierirono sul suo corpo anche quando era esanime a terra. Per la morte di Franco Della Corte, avvenuta il 16 marzo del 2018 alla stazione della metropolitana di Piscinola a Napoli, i tre imputati hanno visto cadere l’aggravante della crudeltà, in corte d’appello. Luigi Carrozza, Kevin Ardis e Ciro Ursillo, all’epoca dei fatti minorenni, sono stati condannati a 14 anni e 6 mesi. In primo grado ebbero 16 anni e 6 mesi a testa. “Per noi è una sconfitta e non parlo solo in qualità di figlia, ma di cittadina di Napoli – dice sconvolta la ragazza subito dopo la sentenza – Non si può escludere che quei tre ragazzi abbiamo agito senza crudeltà”.