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Una domanda semplice ma che va dritta al punto: “Perché i docenti universitari, che, qualche settimana fa, hanno scioperato e indetto manifestazioni di protesta in tutta Italia contro il mancato aumento degli stipendi, ora non protestano contro un sistema di selezione, dominato dai “baroni universitari” che non tiene conto del merito, ma delle parentele e delle amicizie?”.

Sono queste le parole del consigliere regionale dei Verdi della Campania, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Università, e Mimmo Petrazzuoli, presidente della Confederazione degli studenti, per i quali “quel che sta emergendo dalle indagini in corso, che coinvolgono anche gli atenei campani, conferma che quel che denunciamo da anni ha un fondamento reale”. Poi Borrelli ricorda anche  tutte “le denunce e le tante manifestazioni contro i baroni universitari che bloccano le carriere dei più meritevoli per far spazio ai soliti raccomandati”.

“Ci auguriamo uno scatto d’orgoglio da parte dei docenti che si sono meritati la cattedra che occupano perché il polverone di questi giorni rischia di infangare anche il loro lavoro, ma anche da parte degli studenti” hanno aggiunto Borrelli e Petrazzuoli sottolineando che “all’appello lanciato da La radiazza di Gianni Simioli per una manifestazione che metta insieme studenti non ha risposto nessun docente”. “Se continueranno a non esserci prese di posizione significa che sono complici di un sistema che va smantellato per riportare il merito e la legalità nel mondo universitario” hanno concluso annunciando una manifestazione pubblica contro il baronaggio e il nepotismo negli atenei.