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NAPOLI – “Per colpa della burocrazia, la Virtus Piscinola potrebbe vedersi privare della tendostruttura di via Nuova dietro La Vigna che ospita tutte le gare e gli allenamenti delle sue squadre giovanili e della sua squadra senior militante nel campionato di C2 regionale”.
 
A lanciare l’allarme è il presidente della Polisportiva, Carmine Montesano, persino con una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
 
“Il Comune di Napoli –  si legge nella missiva – al termine della concessione alla Virtus, ha indetto una gara di evidenza pubblica europea per operatori economici con condizioni e caratteristiche che, ancorché legittime e dovute, non consente in alcun modo alla società di parteciparvi. La Virtus è una comunità affettiva, fondata sull’amicizia e sulla condivisione di una passione sportiva e civile, che finora è stata coltivata solo con sacrifici volontari di tempo, soldi e disponibilità personali”.
 
La concessione comunale finora concessa alla Virtus Piscinola, già scaduta nel 2013 per poi essere prorogata fino a oggi, è stata rimessa in gioco da Palazzo San Giacomo lo scorso 28 aprile specificando un requisito: l’iscrizione alla locale Camera di Commercio come operatore economico specializzato nella gestione di impianti sportivi.
 
“Una mortificazione per una realtà storica come quella di Piscinola – sottolinea il vicepresidente del consiglio comunale di Forza Italia Salvatore GuangiLa Virtus è un’associazione sportiva: più che occuparsi di appalti, si regge sulle rette dei propri iscritti e sui contributi volontari dei suoi dirigenti per pagare, ad esempio, le trasferte ai giovani atleti”.
 
“Tra l’altro, appena quattro anni fa, grazie ai fondi per le Universiadi, il suo impianto è stato ristrutturato con lavori costati quasi 200mila euro. Questa situazione che si è venuta a creare finirà solo per impedire a molti ragazzi di fare sport in una realtà già tanto difficile come quella di Piscinola”.
 
Per questo, lo stesso Guangi annuncia che Forza Italia cercherà di emendare il bando in consiglio comunale.