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Catanzaro – Obiettivo mantenere il secondo posto in chiave play off per il Catanzaro di Vivarini. Il tecnico della compagine calabrese è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’impegno di campionato con la Juve Stabia

Situazione – E’ tutto abbastanza tranquillo, abbiamo fatto una buona settimana. E’ importante tenere alta la carica nervosa, soprattutto l’intensità, la cattiveria e la determinazione. Troviamo una partita complicata, perché troviamo una squadra che vuole assolutamente fare punti. Una squadra che si difende e riparte molto bene, ha delle individualità interessanti. Una partita da affrontare nel miglior modo possibile, speriamo di riuscire nel nostro intento.

Finale di stagione – Queste partite devono essere fatte con applicazione e determinazione, per consolidare quello che di buono che abbiamo fatto. Servono tutte per fare arrivare bene la squadra alla fine, soprattutto sulla convinzione delle cose da fare in campo, sulla capacità di sviluppare il nostro gioco. Ci serviranno, inoltre, per cercare la migliore condizione da parte di tutti, soprattutto a chi ha giocato di meno in questo periodo a causa degli infortuni. Penso a Martinelli, Iemmello, Maldonado, Rolando e Tentardini, sono tutte occasioni che dovremo cercare di sfruttare in queste partite per cercare di arrivare benissimo alla fine. Sarà importante anche a livello mentale, se abbassiamo la carica nervosa si va a incorrere a partite dai ritmi blandi e questo dobbiamo evitarlo perché poi non avremo quello standard di prestazioni che serviranno in modo esponenziale nel finale di stagione. Questa è una sfida bella perché troviamo una squadra che vorrà fare punti, che lotterà con intensiva, su un campo in sintetico e in un clima abbastanza caldo. Di conseguenza dovremo essere pronti.

Disponibili – Martinelli ha smaltito il problema, precauzionalmente lo abbiamo lasciato a riposo domenica proprio in previsione. Ha fatto una settimana piena, in linea di massima dovrebbe rientrare proprio per cercare di riprendere la condizione. Maldonado-Cinelli è una soluzione che dovremo assolutamente provare, sono due giocatori che hanno qualità nel giocare. Cinelli è un calciatore importante  anche sotto l’aspetto tattico, sappiamo che Welbeck e Verna che hanno qualità interdittive importanti da sfruttare nel finale di stagione.

Juve Stabia – Ha giocatori di grande esperienza, di grande spessore. Ha individualità importanti soprattutto negli esterni d’attacco, bravi nell’uno contro uno, tecnicamente e sanno gestire bene la palla. E’ una partita in cui ci metteranno in difficoltà ed è quello che ci serve per valutare la nostra forza, per continuare a imporci. Dovremo avere molte accortezze perché la Juve Stabia riparte bene e concede poco in fase di sviluppo, dovremo essere bravi a trovare profondità e a creare situazioni per sbloccare la partita. Saremo sicuramente stimolati a tirare fuori il meglio di noi.

Dualismo – Sounas lo abbiamo spremuto, è arrivato da Perugia che non aveva il ritmo partita e lo abbiamo impiegato sempre. Ha dimostrato le qualità tecniche e fisiche che possiede, è un ragazzo che corre tantissimo in fase offensivo e a livello tattico è molto attento. Ha avuto un calo prevedibile che ci ha dato la possibilità di ridare continuità a Carlini, un ragazzo che ha qualità tecniche e tattiche di livello altissimo. Soprattutto alla fine si va a vedere chi sta meglio dal piano fisico, ma su questi due calciatori non abbiamo dubbi dal punto di vista del rendimento, sono due giocatori di livello alto. E’ importante che trovino la migliore condizione, soprattutto Sounas deve tornare brillante e reattivo come nelle prime partite. Nello stesso tempo, Carlini deve essere bravo a mantenere questo trend di prestazioni in modo da avere due alternative. 

Attacco – Abbiamo quattro attaccanti di livello, l’ho sempre detto e non a caso si riesce a vincere. Iemmello è quello che ha bisogno più di tutti di giocare perché ancora non è in perfetta forma. Gli stiamo aumentando i minuti di partita in partita, ha giocato novanta minuti pieni l’ultima gara perché non è al 100%. L’obiettivo da qui alla fine è questo, recuperarlo al massimo. Cianci ha delle caratteristiche che nessun altro ha sotto l’aspetto strutturale e fisico, è un’alternativa importantissima sulle palle alte che dovremo tenere in considerazione da qui alla fine. Abbiamo Vazquez che ha avuto una piccola flessione, ma quando è in condizione è un attaccante che non si tiene e lo abbiamo visto, ha fatto dei gol straordinari. E’ in grande considerazione anche lui, ha fatto una settimana di livello altissimo che mi fa ben sperare. Biasci sta interpretando molto bene la nostra fase di sviluppo, rivelandosi efficace anche in zona di finalizzazione. Dobbiamo dare considerazione a tutti e quattro, sono ragazzi giusti. Vedremo come arriveremo alla fine ma le sensazioni sono positive.

Rolando – Siamo ancora lontani dalla sua forma ottimale. Ha fatto due settimane a pieno regime con la squadra, gli abbiamo fatto riassaporare il terreno di gioco domenica. E’ chiaro che ci vuole un po’ più di tempo con lui, ma credo che arriverà bene.

Futuro – Dobbiamo guardare di settimana in settimana. E’ chiaro che la seconda posizione sarebbe un vantaggio, da sfruttare nel periodo in cui saremo fermi mantenendo il ritmo partita e le attenzioni. Questo è un discorso che vedremo più avanti.

Nazionale – I problemi sono due. Prima di tutto, abbiamo una mentalità totalmente sbagliata con i giovani, si pensa che si vince solo con i calciatori esperti e dal grande passato. Bisogna dar fiducia ai giovani, è un discorso che ho sempre cercato di portare avanti. Anche qui a Catanzaro l’ho fatto con Mbaye, all’inizio poche persone gli davano importanza e invece si è dimostrato un ragazzo di grandi potenzialità e forza. Il problema in Italia è che si crede poco nei giovani, invece bisogna dar loro fiducia e aspettarli per fargli tirare fuori le potenzialità. Questo è un problema che si riflette sulle grandi squadre che cercano solo di prendere calciatori forti, magari stranieri per cercare di vincere, perché in Italia si deve solo vincere. Si guarda solo ai risultati e non al lavoro che si fa, questo va a influire sui risultati delle Nazionali. Il secondo punto, invece, riguarda la vittoria degli Europei, arrivata non a caso perché li abbiamo vinti con il gioco, con l’organizzazione, con idee ben precisi sugli sviluppi da fare, sulla grande qualità tecnica che ha questa squadra. Il problema è il lavoro, la Nazionale non ha mai tempo di lavorare. Prima degli Europei hanno avuto la possibilità di fare squadra, di lavorare, di preparare i particolari. Contro la Macedonia è stata una partita fatta senza la cura dei particolari, durante la quale l’Italia non sapeva come trovare la profondità, come smontare una linea difensiva. Si erano persi quei meccanismi che ci avevano portato a vincere gli Europei. Lo stesso vale per il Catanzaro, se si abbandona la cura dei particolari viene fuori un danno clamoroso.