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Un fiume di acqua e fango, sotto la pioggia battente. Al Vomero l’allerta gialla rilancia l’emergenza sottosuolo. Il quartiere collinare si è risvegliato allagato. A pagarne le conseguenze, più di tutti, le zone colpite dalla voragine il 21 febbraio. Tra via Morghen e via Bonito, è stato interrotto il servizio idrico. “Al momento non è possibile prevedere i tempi di ripristino” spiega l’Abc, l’azienda speciale del Comune di Napoli. “Siamo punto e a capo, scorre acqua da ogni dove” dice una residente di via Morghen 63, uno degli stabili sgomberati 20 giorni fa.

Alle spalle del crollo, in via Solimena, l’acqua ha invaso tutto. Grossi danni ha ripoortato una pizzeria. Si notano masserizie ammassate in strada. L’area, peraltro, è interdetta dal giorno del dissesto. Chiuse a metà anche le scale di piazza Fuga. “I ripetuti episodi di dissesto, voragini, crolli, infiltrazioni, impongono immediati provvedimenti” afferma una nota della rete sociale No Box – Diritto alla città.

Oltre ai “necessari ed indifferibili interventi tecnici”, gli attivisti invocano “‘presenza fisica’ dello Stato”. Cioè “un presidio della protezione civile permanente, una rappresentanza istituzionale permanente con funzioni di collegamento con la Prefettura, il Comune, e tutti gli altri enti istituzionali competenti”. La critica non è neanche velata. “Cosa aspettiamo?”.

RIUNIONE IN PREFETTURA

Questa mattina, alle ore 12.45, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari ha convocato d’urgenza i componenti del Centro coordinamento soccorsi, per la verifica degli interventi connessi alla fuoriuscita di fango dalla voragine di via Morghen, e per valutare le conseguenze sulla sottostante via Solimena. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Napoli, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile della Regione Campania, dell’ Abc , dell’Enel distribuzione, della Polizia Metropolitana e della Croce Rossa Italiana.

“Nel corso dell’incontro  – spiega una nota – è stato rappresentato dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione civile comunale che la forte intensità delle piogge ha determinato il cedimento del by-pass che era stato realizzato all’interno della voragine di via Morghen, con conseguente passaggio dell’acqua che ha invaso alcuni locali dell’edificio già sgomberato, fino ai locali con accesso sulla sottostante via Solimena, senza comportare alcun danno all’incolumità delle persone. I tecnici dell’Abc stanno operando per individuare la soluzione tecnica migliore per svuotare la voragine e ripristinare il corretto passaggio delle acque. Al momento, non sono state evidenziate criticità per la staticità degli edifici limitrofi a quello sgomberato, i quali, tuttavia, saranno ulteriormente monitorati. Il tratto finale di via Solimena, interessato dall’allagamento, è stato transennato e sono in atto servizi di vigilanza ad opera delle Forze dell’ordine e della Polizia Municipale”.

La voragine di via Morghen

 

L’ABC: “CROLLATA LA FOGNA”

in una nota l’Abc parla di cedimento della condotta fognaria. “Le squadre di Abc sono da stamattina in via Morghen dove a causa delle sollecitazioni è crollato il manufatto fognario – afferma la nota dell’azienda di gestione del servizio idrico – trascinando con sé i tubi posti all’interno e riempiendo d’acqua la voragine che si era aperta lo scorso 21 febbraio e dove da alcuni giorni erano in corso i lavori di riempimento. Per procedere a tutte le attività
necessarie è stata staccata la fornitura idrica in via Morghen e via Bonito
che sarà ripristinata non appena le condizioni di sicurezza lo renderanno
possibile”.

I tecnici Abc “nel corso della mattinata hanno realizzato un sistema di
pompaggio provvisorio esterno così che la fogna non lavori più in cavità e
si sta procedendo con la posa di una tubazione di dimensioni maggiori
(mezzo metro di diametro) così da ridare continuità alla fogna anche in
considerazione delle piogge attese nei prossimi giorni”.

All’origine del crollo del manufatto fognario, in tufo e risalente ai
primi del Novecento, ci sarebbe “lo ‘stress’ a cui è stato sottoposto da giorni che ha
acuito le condizioni di fragilità. Il manufatto fognario è infatti rimasto
scoperto su di un fianco nella tratta della voragine e, sebbene costituisse
soltanto l’alloggiamento dei tubi, ha ceduto”.

Inoltre sono in corso indagini per individuare il passaggio utilizzato
dall’acqua, “che si è riversata in alcuni locali di via Solimena in
considerazione del fatto che il varco che si era aperto nella parete lo
scorso 21 febbraio è stato sigillato e chiuso”.