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Napoli – Riaperto il tavolo ministeriale sulla vertenza Whirlpool Napoli. Azienda e sindacati convocati al Mise per il prossimo 21 dicembre: “Ora il Governo faccia qualcosa in più”.

A quasi due mesi dalla chiusura del sito di Via Argine, avvenuta lo scorso 31 ottobre, la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde ha convocato un incontro in videoconferenza, fissato per le ore 14 e 30.

Al tavolo prenderanno parte, oltre al ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli ed il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, anche Invitalia e rappresentanze delle Regioni dove ci sono gli altri stabilimenti della multinazionale statunitense.

Dopo mesi di silenzio le istituzioni tornano così a vociferare sulla vertenza della fabbrica di Ponticelli dove proprio questo mese, se non ci saranno sviluppi, i circa 400 operai riceveranno la loro ultima busta paga.

Per noi la vertenza resta aperta e ci aspettiamo l’impegno del Governo per far rispettare gli accordi” spiega ad Anteprima24, Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile per il settore elettrodomestici.

Senza nascondere l’amarezza di questa chiusura, ad oggi ancora poco chiara per tutti, il segretario Uilm, rimarca l’obbiettivo principale di operai e sindacati: far tornare sui propri passi l’azienda americana. Ma per far ciò serve un impegno maggiore da parte del Governo.
Mentre noi lottavamo in questi mesi – racconta Ficco – il Governo non ci è sembrato molto efficace. Ora ci aspettiamo faccia qualcosa in più”. Al fine di evitare un “pessimo precedente” per tutti i lavoratori del Paese, già in agitazione per l’emergenza sanitaria.

Al tavolo del prossimo 21 dicembre siederà quindi anche Invitalia. L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che da più di un anno cerca, senza grandi risultati, acquirenti per il sito di Napoli Est.
Fin ora – continua il segretario nazionale – ha portato delle soluzioni che sinceramente non avevano nessuna sostanza, sembravano solo un modo per discolpare Whirlpool. Proposte aleatorie che avrebbero portato ad uno spezzatino dei lavoratori con l’assoluzione di Whirlpool senza nessuna concreta proposta per gli operai”.

Noi chiediamo ad invitalia – chiarisce- di fare un lavoro che non ha mai fatto. Indagare per capire quali rimedi concreti possa portare. Invitalia ha perso tempo fin ora per fare un lavoro estremamente generico”.

Per quanto riguarda le possibili sanzioni da applicare alla multinazionale Usa – tanto promesse dai ministri Di Maio e Patuanelli – per il mancato rispetto degli accordi industriali siglati al Mise nel lontano 2018, i sindacati restano sulla propria posizione.

Noi abbiamo sempre detto di sanzionare la Whirlpool se insiste con la chiusura ed incentivarla se investe con nuovi investimenti – precisa Ficco – . Questa è sempre stata la nostra posizione”.

Un’incontro, quello del prossimo 21 dicembre, che sarà di grande importanza anche per gli indotti della multinazionale. Caso emblematico è lo stabilimento di Carinaro, nel Casertano dove ora “si parla anche di nuovi progetti“.