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Napoli – “Vivere un campo rom è un atto di solidarietà che l’Asl ha nei suoi principi etici” a parlare è il direttore del Distretto 28 di Scampia, Beniamino Picciano, che ai microfoni di Radio Crc ha spiegato le attività sanitarie messe in campo dall’Asl per monitorare la situazione della zona rossa nel campo nomadi.

Picciano, che è anche il coordinatore delle attività sanitarie, ha spiegato il punto della situazione direttamente dal campo rom di Napoli Nord.
“Stamattina fa molto freddo nel campo – racconta il direttore sanitario – ed è una situazione tranquilla con poche persone in giro. A controllare ci sono le forze dell’ordine per le 500 persone del campo di cui 95 sono positivi. Nel fine settimana ci saranno i tamponi di verifica. L’Asl Napoli 1 ha distribuito anche i pasti agli abitanti del campo e un laboratorio medico per gli adulti, uno pediatrico”.

A destare maggiore preoccupazione sono le condizioni dei più piccoli: “Le condizioni dei bambini nel campo rom – chiarisce Picciano non sono diverse da quelle dei bimbi italiani. Sono controllati continuamente e vaccinati. Non ci sono situazione di allarme a livello generale. Abbiamo avuto problemi per chi ha patologie particolari ma stiamo monitorando con i sanitari”.

Il coordinatore delle attività ha sottolineato, inoltre, l’importanza di un approccio senza pregiudizi: “La mediazione culturale è importante. Grazie a tutti gli operatori che permettono l’ascolto dove si riconosce la persona e il suo bisogno senza pregiudizi. Ci sono situazioni particolari come la vicinanza ai bambini e capire il messaggio che viene da loro è un’esperienza importante”.