Il governo intende smontare l’obbligo di accettare pagamenti con il bancomat per le micro-transazioni. Dopo l’esenzione ottenuta dai tabaccai sulle sigarette e le marche da bollo, spunta nella manovra al varo l’idea di nuove esenzioni per i pagamenti sotto i 30 euro. E mentre queste vengono studiate – e avverrà entro 6 mesi di tempo – sono sospese tutte le sanzioni a commercianti e artigiani che non accettano i pagamenti elettronici.
Secondo quanto previsto dalla bozza della legge di bilancio approvata in Consiglio dei ministri, toccherà al ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilire entro giugno i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”, si legge nel testo. Nel frattempo, “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni”.
L’introduzione di sanzioni per chi rifiuta di accettare il pos era una delle pietre miliari del Recovery Plan da raggiungere entro il giugno 2022. Per questo il governo Draghi aveva anticipato l’entrata in vigore delle multe. Ora il nuovo esecutivo fa marcia indietro e, con ogni probabilità, dovrà anche discuterne con la Commissione europea. Anche questa mossa, infatti, come l’innalzamento al contante e i condoni vanno in direzione contraria rispetto alle richieste Ue e all’obiettivo del Pnrr di ridurre la propensione a evadere.
Intanto l’attuale obbligo di pos in esercizio commerciale riguarda anche le carte prepagate e non c’è alcun limite minimo sotto il quale il negoziante sia giustificato se rifiuta di farsi pagare con carta. Resta però l’esclusione per chi può invocare una “oggettiva impossibilità tecnica”, vedi per fare un esempio la possibile assenza di rete in alta montagna. Poche settimane fa era arrivata la prima esenzione per alcuni articoli, le sigarette e marche da bollo. Una lista destinata ad allargarsi a dismisura entro il prossimo giugno per le spese inferiori ai 30 euro.