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Le prime segnalazioni della ‘sorella’ della variante Omicron, indicata con la sigla BA.2, risalgono a metà dicembre in India, dove la variante del SarsCoV2 è diventata rapidamente dominante, e in seguito si è diffusa nelle Filippine, Singapore e Giappone. Nello stesso periodo è stata rilevata anche in Sud Africa e ha raggiunto l’Europa, dove le sequenze sono state identificate in alcuni Paesi scandinavi, fra i quali la Danimarca, in Gran Bretagna e in Germania.

L’Italia è entrata adesso fra i Paesi nei quali la BA.2 è presente. La variante appartiene allo stesso ceppo della Omicron che conosciamo da tempo, ossia il B.1.1.529, ma si distingue per alcune mutazioni sulla proteina Spike, l’artiglio con il quale il virus aggancia le cellule. Per questo motivo, per distinguerla dalla prima versione della Omicron, è stata chiamata BA.2. Sono due i casi della variante Omicron 2 sequenziati la prima volta nel nostro Paese: uno è avvenuto di routine all’ospedale San Martino di Genova, mentre il secondo è emerso in laboratorio da un campione di un monitoraggio nazionale con cui il nosocomio ligure collabora.