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Bologna –  “Al nostro Governo dico che non è onorevole prendere un impegno e non mantenerlo, è peggio che non prenderlo”. Queste le parole pronunciate dal sindaco di Bologna Virginio Merola nel discorso ufficiale dal palco di Piazza delle Medaglie d’Oro in memoria delle vittime della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. “I risarcimenti e la desecretazione degli atti sono impegni che vanno mantenuti – ha aggiunto Merola – Oggi non possiamo permetterci che le autorità abbiano torto troppo a lungo, è pericoloso per la nostra libertà e indebolisce la credibilità delle nostre istituzioni”. “Vi chiedo – ha concluso il sindaco di Bologna – di andare avanti insieme, per non dimenticare e per la giustizia”.

Dello stesso avviso Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione delle vittime della strage di Bologna: “Siamo stati traditi da chi doveva stare al nostro fianco. Gli impegni presi non sono stati mantenuti. Coloro che ricoprono incarichi di Governo non sono stati all’altezza del loro ruolo”.

Parlando nella piazza della stazione, gremita per la cerimonia del 37/o anniversario, ha rinnovato le accuse al governo. “Siamo stanchi dell’immobilismo e delle mancate riposte e siamo anche stanchi dell’ambiguità che mostrano troppo spesso gli uomini che sono stati chiamati a presiedere le istituzioni.

Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nei giorni scorsi aveva scritto ai familiari delle vittime:  “L’impegno della vostra associazione nel corso di questi anni ha permesso di consolidare un percorso di memoria condivisa, basato sulla consapevolezza storica e sui valori di democrazia e libertà su cui è fondato il nostro Paese”.

Nulla, dunque, sulla desecretazione degli atti per scoprire finalmente la verità.

Ieri, intanto, ha fatto scalpore la dichiarazione dell’ex cantante dei CCCP, Giovanni Lindo Ferretti. L’ex icona punk rock degli anni 80’ e 90’ ha affermato che secondo lui dietro la strage di Bologna ci siano i palestinesi e non i neofascisti Francesca Mambro e Giusva Fioravanti.