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I giovani continuano ad andare via in cerca di lavoro: a Benevento la preoccupazione è la Toponomastica

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Ing. Carmine De Gennaro in merito sulla diatriba scaturita in merito alla Topomastica:

“Qualcuno usa anche paroloni con il “rivendicare cultura, forse dispersa da altri”. Dare o semplicemente rinnovare un nome a luoghi della città di Benevento. Non è una cosa importantissima, ha fatto, però, riempire le pagine dei giornali in questi giorni anche con precisazioni e polemiche, ma si trova modo, comunque, di incrementare il poco invidiabile primato nazionale di Benevento in tema di taglio di nastri e inaugurazioni.

I giovani continuano ad andare via in cerca di lavoro, la città respira l’aria che ha ed è priva di depurazione. Ora è il momento della toponomastica. Dopo la recente soluzione per le contrade con l’apposizione dei numeri civici ( il servizio postale però va sempre peggio, non arriva quasi più niente come corrispondenza) e dopo decenni di letargo da parte di Amministrazioni passate, il sindaco Clemente Mastella ha riaperto giustamente e per quel poco che può servire un aggiornamento toponomastico cittadino con aggiunta di nomi che hanno fatto la storia d’Italia.

I democristiani Ciriaco De Mita e Alcide De Gasperi con altri hanno avuto il loro luogo meritato con il loro nome. Forse per De Gasperi si poteva scegliere di meglio pensando a una futura titolazione di Piazza Risorgimento o della Villa Comunale. L’onorevole Giacomo Matteotti, assassinato il secolo scorso da una squadraccia di assassini fascisti, è martire e uomo simbolo della libertà e dell’attuale sistema democratico repubblicano. Benevento aveva una piazza intitolata a Matteotti ma da tempo si chiama Piazza Santa Sofia. Bisognerebbe dedicare con una certa immediatezza uno spazio in città con il nome di questo illustre personaggio simbolo di libertà e democrazia. Uno spazio importante.

Poi ci sono tanti altri nomi meritevoli di essere inseriti in una rinnovata “nomenclatura” toponomastica espressione di personaggi importanti del passato di partiti politici e non solo di partiti politici. Come fu fatto ingiustamente per Matteotti, il cui nome, ( anche se tuttora ancora presente su targa mai rimossa) fu cancellato per dare spazio al nuovo nome di Piazza Santa Sofia, si potrebbe procedere con l’attribuzione o anche il cambio del nome di luoghi e vie della città. Giuseppe Garibaldi è forse il nome più diffuso in ogni città e paese d’Italia nelle indicazioni toponomastiche.

A Benevento abbiamo il corso Garibaldi a cui potremmo tranquillamente cambiare il nome, potrebbe diventare corso Matteotti o De Gasperi. A pensarci bene, Giuseppe Garibaldi non fu affatto buono con il Sud d’Italia, che per la verità storica si chiamava Regno delle Due Sicilie. Sotto la giustificazione di unire lo Stivale, su ordine dei Savoia e con l’aiuto o l’indifferenza di Francia e Inghilterra e la benedizione dei poteri forti dell’epoca ( massoneria e altro ) , Giuseppe Garibaldi nel maggio del 1860 invase criminalmente uno stato sovrano: il Regno delle Due Sicilie guidato dai Borbone. Lo stato borbonico fu cancellato dalla faccia della terra e dieci anni dopo, nel 1870. fu cancellato, ancora in maniera criminale, con qualche cannonata a Porta Pia in Roma anche lo Stato Pontificio di cui Benevento faceva parte. Ai Savoia, che, per propri interessi, avevano progettato e diretto l’unificazione italiana con l’annessione violenta e sanguinosa di stati liberi e sovrani del Centro e del Sud dello Stivale andò veramente molto bene: una semplice e banale scomunica da parte del papa del tempo Pio IX, a dimostrazione eterna che i papi non contano un bel niente nel regolare la vita e la pace nel mondo.

Giuseppe Garibaldi, se mi si consente l’accostamento e con le ovvie differenze, è come Vladimir Putin: criminali e invasori di Stati confinanti liberi e sovrani. Se abbiamo un po’ di pazienza di aspettare il termine dell’operazione militare speciale russa che farà scomparire l’Ucraina come paese libero, indipendente e sovrano con una piena capitolazione, non sarà difficile verificare che la strada più importante di Kiev sarà intitolata a Vladimir Putin. Come purtroppo succede da tantissimo tempo in Italia con Giuseppe Garibaldi. Via il nome di Garibaldi da Benevento. Nella rimodulazione e nel rinnovo della toponomastica di Benevento si faccia spazio a persone che veramente meritano di essere ricordate. A partire, anzi a ripartire, da Giacomo Matteotti.”

Schianto in moto: tragedia in Valle Caudina, un morto e due feriti

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Una tranquilla domenica di fine giugno si è trasformata in tragedia per la comunità di Cervinara. Un grave incidente stradale avvenuto nella serata di ieri, lungo la strada che conduce alla località montana Coppola, è costato la vita ad Antonio Stanzione, padre di tre figli e con un quarto in arrivo. L’uomo viaggiava in sella alla sua moto insieme al figlio quando, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrato violentemente con un fuoristrada – probabilmente una piccola jeep.

L’impatto è stato devastante. Antonio è deceduto sul colpo. Il figlio, sbalzato dalla moto, è stato soccorso e trasportato in codice rosso all’ospedale San Pio di Benevento. Sul luogo dell’incidente sono accorsi immediatamente i sanitari del 118, le forze dell’ordine e numerosi residenti della zona, accorsi dopo aver udito il fragore dello schianto.

Pochi minuti dopo, la scena si è ulteriormente caricata di dolore: è arrivata anche la moglie di Stanzione, incinta del quarto figlio, che ha accusato un malore ed è stata a sua volta ricoverata in ospedale per accertamenti.

Stanzione era molto conosciuto in paese: lavoratore instancabile, uomo di famiglia, sempre presente nella vita sociale di Cervinara. La notizia della sua scomparsa ha fatto rapidamente il giro della Valle Caudina, gettando tutti nello sconforto. Solo pochi giorni fa la cittadina aveva pianto un altro giovane centauro, Guido Marro tragicamente scomparso in provincia di Cuneo.

La salma è stata trasferita nella sala mortuaria dell’ospedale Moscati di Avellino, in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria.

Ladri nel chioschetto sul lungomare, violata la pace dei giardini di Asia

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Anche nella notte appena trascorsa, Salerno ha registrato ancora nuovi furti di piccola entità ma di grande indignazione per le imprese coinvolte. È il caso del gazebo per bevande situato sul lungomare Marconi nei giardini dedicati ad Asia e gli Amici del Mandorlo, persone scomparse prematuramente, dove da qualche giorno sono presenti le giostrine. Della casetta in legno sono state portate via una trentina di birre come ha denunciato il titolare dell’attività commerciale Aniello Pietrofesa.

“In queste sere ci sono stati numerosi furti, alcuni importanti portati a segno da esperti del settore, altri sono i piccoli furti che colpiscono molto di più i cittadini, Questa notte è toccato anche a me, subire un furto nel chioschetto”. I ladri  hanno aperto una delle finestre ed hanno rubato una trentina di bottiglie di birra di varie marche.

“Non è il danno che fa male ma il gesto”- scrive Pietrofesa – Ho allertato le forze dell’ordine che prontamente sono intervenute ed hanno constatato il furto, ovviamente seguirà questa mattina una denuncia, ma questa volta non contro ignoti ma contro qualcuno”. 

Il profumo di Paduli a San Pietro: gli infioratori di nuovo protagonisti a Roma

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Per il secondo anno consecutivo, il gruppo infioratori di Paduli ha preso parte alla storica infiorata di Piazza San Pietro, uno degli appuntamenti più prestigiosi del panorama nazionale. Un’occasione unica che ha visto riunite le realtà più rappresentative dell’arte dell’infiorata lungo il suggestivo sagrato della basilica e via della Conciliazione, nel cuore di Roma.

La presenza del gruppo padulese rappresenta un grande motivo di orgoglio per l’intera comunità sannita, che ancora una volta ha saputo farsi notare per la bellezza, la precisione e la passione con cui realizza le proprie composizioni floreali.

Un ringraziamento particolare va alla Confraternita e a tutti i membri del gruppo degli infioratori, che con dedizione, sacrificio e soprattutto entusiasmo continuano a portare in alto il nome di Paduli, trasformando i fiori in opere d’arte capaci di emozionare.

Ieri in Campania: tragedia nel casertano, giovane 21enne muore dopo scontro in moto

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Le notizie principali in Campania di ieri, domenica 29 giugno 2025

Avellino – Si vanno delineando le circostanze che ieri hanno portato alla morte di un uomo di 50 anni di Monteforte Irpino, dopo che nel primo pomeriggio è stata rinvenuta un’auto completamente bruciata dalla fiamme con all’interno un corpo di cui per qualche ora non si riusciva nemmeno a riconoscere il sesso, tanto era carbonizzato. Il veicolo, una Volkswagen Passat, è stato trovato lungo la provinciale Breccelle che collega Monteforte a Forino. (LEGGI QUI)

Benevento – Non solo le nozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Le telecamere Rai sbarcano a Ceppaloni per i 50 anni di matrimonio di Clemente Mastella e Sandra Lonardo. Domani 30 giugno sarà il programma di approfondimento politico condotto da Manuela Moreno e in onda il lunedì sera su Rai 3, ‘Il Filo Rosso‘, a raccontare in esclusiva le nozze d’oro della coppia Mastella-Lonardo. Il team della trasmissione seguirà da vicino l’intera giornata, realizzando servizi, interviste e contributi speciali che porteranno sul piccolo schermo uno spaccato inedito della vita pubblica e privata della coppia sannita. (LEGGI QUI)

Caserta – Dopo il 16enne di Mondragone (Caserta) morto in scooter in seguito allo scontro con un’auto il cui conducente è fuggito per poi essere arrestato, un altro giovanissimo è morto nel Casertano per un incidente stradale: si tratta del 21enne Giuseppe Serbolloni, che nella notte ad Aversa, in via Di Jasi, mentre era su un mezzo a due ruote, ha avuto un violento scontro con una Fiat 500, finendo sull’asfalto; il 21enne è deceduto mentre l’amico che era con lui è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Aversa, dove si trova attualmente in gravi condizioni. Indaga la Polizia di Stato, in particolare il commissariato di Casal di Principe; i poliziotti hanno denunciato per omicidio stradale il giovane che era alla guida della Fiat 500. (LEGGI QUI)

Napoli – Nuovo incendio a Secondigliano, sempre nell’area adiacente al carcere, a 24 ore di distanza dal precedente. Siamo nei pressi di via Roma Verso Scampia. I residenti hanno chiamato i soccorsi, ma a quanto avrebbero risposto gli interventi sarebbero rallentati, a causa delle molteplici emergenze roghi sul territorio cittadino. Nelle prossime ore sarebbero anche attesi rinforzi dalle altre regioni. Intanto, in zona l’aria sta tornando a farsi irrespirabile. (LEGGI QUI)

Salerno – A causa dell’incendio che sta interessando dal pomeriggio di ieri l’area di Monte Castello di Cava, sarà sospeso il servizio elettrico per n° 28.000 utenze tra Vietri, Cava e Nocera. Al momento non è ancora possibile definire le zone e la durata dell’intervento. A darle notizie è stato il sindaco di Vietri sul Mare Giovanni De Simone. (LEGGI QUI) 

Meteo, le previsioni in Campania per lunedì 30 giugno 2025

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Ecco le previsioni meteo in Campania per oggi, lunedì 30 giugno 2025. 

Avellino – Cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 35°C, la minima di 19°C, lo zero termico si attesterà a 5140m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Nordest, al pomeriggio moderati e proverranno da Nord. Allerte meteo previste: afa.

Benevento – Cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 39°C, la minima di 17°C, lo zero termico si attesterà a 5074m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Nord-Nordest, al pomeriggio moderati e proverranno da Nord-Nordest. Allerte meteo previste: afa.

Caserta – Cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 37°C, la minima di 24°C, lo zero termico si attesterà a 5108m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Nordest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest. Allerte meteo previste: afa.

Napoli – Cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 36°C, la minima di 26°C, lo zero termico si attesterà a 5120m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Est-Nordest, al pomeriggio tesi e proverranno da Ovest-Sudovest. Mare poco mosso. Allerte meteo previste: afa.

Salerno – Cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 29°C, la minima di 27°C, lo zero termico si attesterà a 5119m. I venti saranno al mattino deboli e proverranno da Nord-Nordest, al pomeriggio tesi e proverranno da Ovest-Sudovest. Mare poco mosso. Nessuna allerta meteo presente.

Colmata Bagnoli, al Mase i No a conservarla: “Decisione rischiosa e presa senza sentire i cittadini”

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No alla colmata di Bagnoli, sì alla rimozione. Lo chiedono alcune osservazioni pervenute al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, nell’ambito della procedura integrata di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) e Valutazione di impatto ambientale (Vas). È un’integrazione al programma originario perché a Bagnoli, come reso noto, sono cambiate le carte in tavola. Sarà rimossa non più del tutto, ma solo al 15% la colmata. Cioè la striscia di 195.000 mq di materiale di risulta, proveniente dall’ex insediamento siderurgico. Una mossa decisa nell’ambito del piano di risanamento ambientale, ma con un occhio pure alla America’s cup del 2027. Ma proprio in nome delle bonifiche, attese da 30 anni, c’è chi si oppone alla colmata. Come prevede la legge, nella procedura Via-Vas, cittadini e associazioni stanno formulando osservazioni. Ad esempio, un parere pro bono è prodottto da Alberto Lucarelli, ordinario di diritto costituzionale alla Federico II, e Andrea Eugenio Chiappetta, ricercatore del dipartimento di Giurisprudenza all’ateneo federiciano. La loro conclusione è chiara: bocciare il procedimento, o in subordine sospenderlo.

Servirebbe infatti “una nuova fase di consultazione pubblica piena, informata e preventiva“, anche ai sensi della Convenzione di Aarhus, il trattato internazionale volto a garantire ai cittadini il diritto alla trasparenza e alla partecipazione nei processi decisionali. Per i due giuristi, tutto ciò sarebbe sinora mancato. “Le modifiche proposte – sostengono -, sono state relegate ad una fase di consultazione limitata, avviata solo nel momento in cui le scelte progettuali risultavano già sostanzialmente definite”. Questo implicherebbe una violazione del Trattato, ma anche dello stesso testo unico dell’Ambiente. Si ricorda che “la partecipazione deve essere effettiva, informata e collocata in una fase sufficientemente precoce, quando tutte le alternative sono ancora praticabili”. Nel caso di specie, “invece, il coinvolgimento delle comunità è stato postumo e meramente formale”. E peraltro “limitato alla possibilità di presentare osservazioni su un progetto che prevede la trasformazione permanente della linea di costa, la perdita di una porzione significativa di arenile pubblico e la conservazione di volumi edilizi precedentemente destinati alla demolizione”. Non a caso, si sottolinea che la colmata “è da tempo percepita come elemento transitorio, da rimuovere per restituire continuità ambientale e paesaggistica alla fascia costiera”. La proposta “di mantenerla in sito, con destinazione a spazi pubblici e nuovi volumi edilizi” sarebbe “non condivisa dalle comunità locali, che da anni rivendicano la piena restituzione del litorale”. Tra l’altro, “la proposta progettuale si pone in aperta contraddizione con gli esiti della precedente Vas conclusasi con DM 47/2019, che sanciva la necessità della rimozione integrale della colmata”.

A detta di Lucarelli e Chiappetta, la nuova proposta progettuale trascurerebbe “del tutto l’impatto che la perdita della continuità del litorale avrà sulla vocazione turistica, sportiva e culturale dell’area”. Infatti, “pur conservando parte dell’obiettivo funzionale (balneabilità)“, la modifica sacrificherebbe “la piena bonifica” e introdurrebbe “elementi di permanente alterazione antropica“. Averrebbe questo “compromettendo l’integrità ecologica della fascia costiera e modificando la linea di costa in modo strutturalmente non reversibile“. In sostanza, al posto di “un’unica spiaggia pubblica continua di 2 km (prevista dalla versione originaria del Praru)” si avrebbero “due arenili disgiunti, separati da un’area non balneabile (colmata messa in sicurezza)”. La soluzione comprometterebbe “l’accessibilità e la fruizione integrata” del waterfront, “in palese contraddizione con le finalità sociali e ricreative espresse nel piano urbanistico del 2019”. Tra gli elementi di contrarietà, si avanza anche una “incertezza e criticità tecnico-sanitaria” della “messa in sicurezza permanente della parte residua della colmata”. Tale operazione, una ‘sigillatura’ degli inquinanti, “si fonda su presupposti tecnici non verificabili nel lungo termine”. Ossia “non elimina le sorgenti di contaminazione potenziale ma le contiene”. Questo esporrebbe “l’area e l’ecosistema marino a rischi futuri in caso di degrado dei dispositivi di contenimento”.

Un netto no viene anche dalla Rete Sociale NoBox – Diritto alla Città. Corredando le osservazioni con una tabella comparativa, sulla procedura l’associazione ritiene “che non possa trattarsi di semplice integrazione ma di un nuovo progetto”. Per chiarire: “Molti degli “assi prioritari” e molti degli “obiettivi specifici” del progetto pubblicato nel maggio del 2025 risultano addirittura stridenti se comparati a quelli del progetto dell’aprile 2019″. E la natura del progetto presenterebbe “caratteristiche e fini completamente diversi da quello di cui al rapporto ambientale dell’aprile 2019”. Un passaggio è dedicato ai presupposti fissati dal commissario straordinario di governo “al fine di studiare alternative al progetto originale”. Tra le presunte svolte a U, si cita anche l’introduzione del nuovo “Asse Prioritario “HUB Nautico”, e del relativo Obiettivo strategico 7:, “Sviluppo delle potenzialità del territorio legate all’economia del mare nelle sue diverse componenti”. La corrispondente Azione “è stata declinata in tutte le più diverse forme possibili, dall’ampliamento del porto turistico (diventerà ad esclusivo uso dei mega yacht), alla realizzazione di un porto turistico a secco per barche fino a 10 m – scrive la Rete -, alla realizzazione di cantieri di retrofitting, alla casa del diportista, ai ristoranti ed infine all’interno del “miglio azzurro” anche di un impianto per il recupero della vetroresina (insomma un cantiere per la demolizione delle barche)”. A detta dell’associazione “tutto ciò appare un vero e proprio controsenso alla luce del vincolo paesaggistico esistente, alla luce di quanto previsto addirittura dal Praru vigente (masterplan 2023), ed infine alla luce di quanto previsto da tutti gli strumenti urbanistici, tra l’altro, vigenti”.

Colmata di Bagnoli, la tabella dei No Box

Ulteriore elemento di dubbio è “l’elaborato dal titolo “metodologia progettuale e collaudo””. Alla “pagina 23, ultimo capoverso – si annota -, viene indicato che la colmata non è una discarica”. Per i No Box tuttavia “non si spiega il perché non lo sarebbe”. A parere dell’associazione ecologista “invece, lo è, in quanto essa contiene, anzi è composta, in grande percentuale, anche da residui di lavorazione e/o di demolizione”. Al riguardo si richiama il Testo unico ambientale, per la definizione. Insomma, ci troveremmo “di fatto” dinanzi ad “un programma che riguarda la gestione rifiuti”. In più “si osserva che non risulta essere stato previsto un piano di controllo e verifica dei livelli di sicurezza ambientale e sanitari da raggiungere e mantenere”. Per quanto argomentato, la novità “meriterebbe quanto meno che il soggetto attuatore Invitalia richiedesse”, una “nuova valutazione Vas”.

Fiamme a Monte Castello, interruzione elettricità per quasi 30mila cittadini

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A causa dell’incendio che sta interessando dal pomeriggio di ieri l’area di Monte Castello di Cava, sarà sospeso il servizio elettrico per n° 28.000 utenze tra Vietri, Cava e Nocera.

Al momento non è ancora possibile definire le zone e la durata dell’intervento. A darle notizie è stato il sindaco di Vietri sul Mare Giovanni De Simone. A causa del forte vento, ma anche a causa della vegetazione secca dopo le altissime temperature di questi giorni, le fiamme non sono ancora state domate e il fumo è  ben visibile anche dalla città di Salerno. Sembra che a causare le fiamme sia stato un incidente avvenuto durante i festeggiamenti del tradizionale spettacolo dei fuochi da Montecastello.
 
 
 

Ancora fiamme in Valle Telesina, in azione i canaider

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Ancora fumo tra i boschi in località Santo Stefano nel comune di Solopaca. Il fuoco si è sviluppato in più punti nelle aree verdi ai primi contrafforti del massiccio del Taburno. In azione anche i Canadeir, gli aerei speciali che sganciano tonnellate d’acqua per spegnere gli incendi. Per tutta la mattinata si sono ripetuto i lanci da parte del mezzo aereo. Del resto, già ieri era stata una giornata difficile sul fronte del fuoco. Il vento che spira teso da due giorni ha contribuito ad alimentare i roghi.

 

Clemente e Sandra, mezzo secolo insieme: le telecamere Rai alle nozze d’oro dei Mastella

Clemente e Sandra Mastella
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Non solo le nozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Le telecamere Rai sbarcano a Ceppaloni per i 50 anni di matrimonio di Clemente Mastella e Sandra Lonardo. Domani 30 giugno sarà il programma di approfondimento politico condotto da Manuela Moreno e in onda il lunedì sera su Rai 3, ‘Il Filo Rosso‘, a raccontare in esclusiva le nozze d’oro della coppia Mastella-Lonardo. Il team della trasmissione seguirà da vicino l’intera giornata, realizzando servizi, interviste e contributi speciali che porteranno sul piccolo schermo uno spaccato inedito della vita pubblica e privata della coppia sannita.

Esattamente cinquant’anni dopo il loro primo “sì”, Mastella e Lonardo torneranno là dove tutto è cominciato: nella chiesa di San Giovanni Battista, nella frazione San Giovanni di Ceppaloni. Un ritorno simbolico alle radici, al cuore di un legame che ha saputo resistere alle tempeste della cronaca e alle pressioni della visibilità pubblica.

La cerimonia sarà seguita da un ricevimento presso Villa Mastella, la residenza di famiglia con la paparazzata piscina a forma di cozza. In prima fila, insieme a parenti e amici, ci saranno volti noti della politica, delle istituzioni e dello spettacolo. Hanno confermato la loro presenza il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il senatore Pier Ferdinando Casini, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, l’imprenditore Diego Della Valle, l’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, l’ex calciatore Andrea Carnevale, oltre a tutti i membri dell’amministrazione comunale di Benevento.

A rendere ancora più viva l’atmosfera la presenza di Katia Ricciarelli, Iva Zanicchi e Gigi D’Alessio, amici storici della coppia, che accompagneranno i festeggiamenti con il loro contributo artistico.
Le celebrazioni sono state anticipate nei giorni scorsi anche da un incontro in Vaticano con Papa Leone XIV, che ha benedetto le nuove fedi nuziali.

Difficile non leggere in questo anniversario anche un riflesso della lunga parabola pubblica dei coniugi Mastella: dagli esordi nella Prima Repubblica fino alle cronache di oggi, passando per incarichi governativi, incontri parlamentari e talk show serali. Il tutto senza mai rinunciare alla dimensione privata di una coppia che, tra le pieghe della politica, ha sempre rivendicato un legame solido e duraturo.

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