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Napoli, invasione topi nei ‘140 alloggi’ di Soccavo: residenti esasperati, trappole di colla e cartone

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I residenti sono esaperati, per fermare i topi hanno escogitato trappole artigianali: cartoni e colla. Succede a Soccavo, nel complesso dei cosiddetti 140 alloggi di viale Traiano. Sono due parchi, dove insistono dei giardini abbandonati. Qui parlano di un’invasione di ratti. Gli abitanti denunciano di trovarseli per le scale, e perfino negli appartamenti. “Una situazione di grave degrado e rischio sanitario” dice Giovanna Lo Giudice, consigliera della Municipalità 9. Ha appena lanciato l’ennesimo appello, scrivendo alla Napoli Servizi, competente per queste case popolari. L’allarme topi è stato segnalato anche al sindaco Manfredi, all’assessore Santagada e all’Asl Napoli 1.

Da tempo – scrive la consigliera -, questi spazi verdi sono lasciati all’incuria, diventando luoghi ideali per la proliferazione di roditori, portando conseguenze pericolose per la salute pubblica e il benessere dei cittadini che spesso se li son trovati nei vani scala e negli androni dei palazzi”. A questo Sos viene allegato un video eloquente. Si nota un topo pascolare tranquillo tra le erbacce. La presenza dei ratti viene definita massiccia. “Questi animali – deve ricordare Lo Giudice – sono portatori di malattie e compromettono la vivibilità delle zone circostanti, causando preoccupazione e disagio tra chi vive o transita nelle vicinanze”. In più, l’allerta nega “anche ogni sorta di socialità per i bimbi residenti”. Tutti tappati in casa, insomma: scendere giù è pericoloso.

E stanchi di richieste inascoltate, i residenti si organizzano da sé. Alcuni si improvvisano accalappia-topi, in un disperato soccorso fai-da-te. “Sono costretti ad usare mezzi di fortuna per catturare catturarli” spiega Lo Giudice, accludendo le foto delle trappole di cartone. Quaalche ratto ci rimane impigliato, come si vede. Ma così non si può continuare. “Chiedo un intervento immediato di derattizzazione e riqualificazione delle suddette aree” implora Lo Giudice. Sperando sia la volta buona.

Stop terzo mandato De Luca, motivazioni Consulta: “In Campania divieto recepito già nel 2009”

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Nel caso della Regione Campania, il divieto del terzo mandato consecutivo è divenuto operativo “con l’entrata in vigore della legge della Regione Campania numero 4 del 2009, ossia con la legge elettorale”. A scriverlo è la Corte Costituzionale, in una nota, sulle motivazioni della sentenza N.4. La pronuncia, depositata oggi, lo scorso 9 aprile ha sancito l’illegittimità della legge campana sul terzo mandato. Una legge approvata lo scorso novembre in consiglio regionale, quindi impugnata da Palazzo Chigi. La decisione dei giudici ha di fatto sbarrato la strada alla ricandidatura del governatore Vincenzo De Luca.

La Consulta cita la legge elettorale del 2009, votata ai tempi di Bassolino. “Non solo non reca alcuna disposizione” per derogare “illegittimamente” al divieto di terzo mandato, ma “contiene un rinvio” (articolo 1, comma 3) alle altre disposizioni statali o regionali, anche di natura regolamentare, vigenti in materia. La norma successiva, voluta da De Luca, ha invece introdotto “dopo diversi anni una specifica deroga al divieto”. Lo ha fatto “escludendo, nella sostanza, la computabilità dei mandati pregressi rispetto a quello in corso”. Cioè ripartendo da zero, nel conto dei mandati. Così, avrebbe consentito “al Presidente della Giunta regionale uscente che ha già svolto due mandati consecutivi di essere rieletto alle prossime elezioni regionali“. La legge cancelllata si poneva, dunque, “in contrasto” con un “principio fondamentale”. Esso costituisce “l’espressione di una scelta discrezionale del legislatore”, volta a “bilanciare contrapposti principi e a fungere da «temperamento di sistema» rispetto all’elezione diretta del presidente, cui “fa da «ponderato contraltare»”.

A questa conclusione si giunge tenendo conto dell’articolo 122, primo comma, della Costituzione. Quello che cioè fissa i paletti per il sistema d’elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità degli organi elettivi delle Regioni. Meccanismi disciplinati sì con legge regionale, ma nei limiti dei princìpi fondamentali stabiliti da norme statali. La Consulta respinge anche l’appunto mosso in udienza dalla Regione Campania, per bocca dei legali di Santa Lucia. “Nessun rilievo – afferma – può essere attribuito alla circostanza che analoghe leggi regionali volte a impedire l’operatività del principio del terzo mandato consecutivo non sono state impugnate dal Presidente del Consiglio dei ministri”. Il richiamo è a simili normative di Veneto, Marche e del Piemonte, sulle quali non pendono finora ricorsi. “La loro eventuale illegittimità costituzionale – aggiunge la Corte – ben può essere fatta valere, nei modi previsti dall’ordinamento, in via incidentale“. Ossia durante un qualsiasi giudizio in tribunale, chiedendo il rinvio della norma alla Consulta.

E ora esulta chi, fin dall’inizio, sosteneva tesi confermate dalla Corte. L’ex consigliere regionale Tonino Scala, oggi segretario campano di Sinistra Italiana, nel 2009 era nella commissione Affari Istituzionali. Quelle dei giudici “sembrano le parole che – sottolinea – abbiamo citato nei comunicati stampa che in quei giorni trovavano di mettere ordine e accedere al consiglio regionale un atto di buon senso“. Secondo Scala, “chi ha formulato quella norma grottesca che introduceva terzo e addirittura quarto mandato non l’ha fatto per rispetto delle istituzioni, ma per garantirsi la permanenza al vertice“. Il segretario di SI Campania ritiene si sia “perso tempo prezioso, che doveva e dovrebbe essere impiegato per affrontare i disastri veri: nella sanità, nei trasporti, nell’urbanistica”. E 16 anni fa in consiglio sedeva anche Salvatore Ronghi, esponente del centrodestra, adesso presidente dell’associazione Sud Protagonista. Si dichiara “molto soddisfatto che le motivazioni della Corte Costituzionale abbiano” ricalcato quanto da lui denunciato a suo tempo. “Nel 2009 – ribadisce Ronghi -, con la legge elettorale approvata da noi consiglieri regionali di allora, il Consiglio aveva pienamente recepito il limite dei due mandati, un importante principio di democrazia”. E c’è chi fa parte dell’odierno consiglio, ma si è opposto alla legge poi dichiarata incostituzionale. La consigliera indipendente Maria Muscarà ricorda come, nella discussione in aula, aveva parlato di “recepimento bis” e “bufala giuridica”.

Veicolo prende fuoco con una famiglia a bordo: tragedia evitata

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Paura nel pomeriggio di oggi, 15 maggio, a Caposele. Intorno alle ore 16:15, un’autovettura alimentata a gasolio ha preso improvvisamente fuoco mentre era in marcia lungo via Aldo Moro. A bordo del mezzo si trovavano quattro persone: due donne e due bambini, tutti provenienti da Laviano.

L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Lioni ha evitato il peggio. I pompieri, giunti prontamente sul posto, hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area, impedendo che l’incendio si propagasse o causasse ulteriori danni. Fortunatamente, nessuno degli occupanti è rimasto ferito e non si segnalano danni a cose o strutture circostanti.

Presenti sul luogo anche i Carabinieri della Stazione di Montella, che hanno effettuato gli accertamenti del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Spena Presidente del Tribunale, gli auguri dalla Corte d’Appello di Napoli

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Francesca Spena è la nuova Presidente del Tribunale di Avellino.

In magistratura dal 1991, Francesca Spena ha iniziato il proprio percorso professionale – dopo il tirocinio al Tribunale di Napoli -presso la ex pretura circondariale di Caserta, per poi esercitare le

funzioni di GIP presso il Tribunale di Nocera Inferiore. Successivamente è stata impegnata come giudice fallimentare, del contenzioso societario e del settore lavoro al Tribunale di Napoli e infine alla sezione lavoro e previdenza della Corte di Cassazione.

A margine della cerimonia di insediamento, tenutasi ieri 14 maggio 2025, la Presidente della Corte d’appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli, ha voluto sottolineare: “E’ un momento istituzionale di grande rilievo, non solo per il valore della funzione che la Presidente è chiamata a svolgere, ma anche per ciò che simbolicamente rappresenta. Per la prima volta la guida dell’Ufficio viene affidata a una donna. È un passaggio storico che ci invita a riflettere sul lungo percorso che le nostre istituzioni hanno compiuto — e stanno ancora compiendo — verso una piena parità di genere, basata sul merito, sulla dedizione e sulla capacità professionale. Alla nuova Presidente, che giunge a questo ruolo con una profonda conoscenza del

servizio giustizia, rivolgo il mio più sentito benvenuto. Sono certa che saprà affrontare con l’equilibrio, la determinazione e la professionalità che la

contraddistinguono le molteplici sfide che attendono oggi un dirigente giudiziario: quelle gestionali, organizzative, e anche, e soprattutto, quelle umane”.

“Un plauso va anche – ha proseguito Maria Rosaria Covelli – al Presidente uscente, che ha saputo guidare l’Ufficio con intelligenza organizzativa, misura e senso istituzionale”.

“Il Tribunale di Avellino – ha evidenziato Maria Rosaria Covelli – ha dimostrato una notevole capacità di risposta e di sinergia con l’avvocatura. In particolare, l’ufficio ha conseguito risultati di assoluto rilievo in tema di raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Risultati che acquistano ancor più valore se consideriamo le difficoltà strutturali che ben conosciamo, prima fra tutte quella delle gravi scoperture di organico, tanto nel ruolo dei magistrati quanto nel personale amministrativo. A costoro desidero rivolgere un pensiero riconoscente: con profondo spirito di servizio sostengono il funzionamento quotidiano di questa macchina complessa”.

“Un apparato – ha specificato Maria Rosaria Covelli – in cui riveste un ruolo fondamentale anche la giustizia di prossimità, presso i Giudici di Pace. Di recente la Corte d’Appello di Napoli, d’intesa con i Tribunali e con i COA del Distretto, e con il Coordinamento per i sistemi informativi automatizzati di Napoli, ha siglato un importante protocollo istitutivo di un Osservatorio distrettuale, al fine di raccogliere criticità, buone prassi ed elaborare strategie condivise per migliorare l’efficienza dell’amministrazione della giustizia presso gli Uffici del Giudice di Pace”.

Inoltre, l’Ufficio giudiziario irpino “si è distinto anche per la sua apertura e il suo dinamismo nei rapporti istituzionali con le realtà impegnate sul territorio. I numerosi protocolli sottoscritti, con l’Avvocatura e con la Procura della Repubblica, testimoniano una visione moderna della giurisdizione, intesa non

come realtà chiusa in sé stessa, ma come soggetto attivo, inteso a recepire le istanze del territorio e a collaborare per il bene comune”.

“Alla nuova Presidente – ha concluso Maria Rosaria Covelli – auguro dunque di poter intraprendere questo cammino con energia, entusiasmo e passione. La sua esperienza, la sua capacità di ascolto e la sua sensibilità saranno strumenti preziosi per guidare l’ufficio in una fase che sarà certamente complessa, ma anche ricca di opportunità, ribadendo la piena disponibilità della Corte d’Appello di Napoli in un clima di dialogo istituzionale costruttivo e costante”.

Play Off: gara 1 va alla Volare, Accademia superata in 5 set. Sabato si replica

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Il primo atto dei play off non sorride all’Accademia che ieri sera alla Palestra Rampone è stata superata dalla Volare Benevento con il punteggio di 3-2 (25-21, 25-19, 22-25, 20-25, 15-9) nellagara valevole per il primo turno degli spareggi promozione in Serie B2.

Nel derby tutto beneventano, le giallorosse replicano esattamente l’ultima prestazione in campionato con il Pomigliano e cedono al tie break al termine di una gara dai due volti. L’inizio è tutto di marca Volare, con Colella autentica trascinatrice di una squadra che, pur priva di Barletta, impatta ottimamente il match e riesce a tenere a bada un’Accademia bloccata dalla tensione. Le giallorosse vanno sotto di due set ma, estatamente come dieci giorni fa, è proprio al ritorno in campo per la terza frazione che inizia la rimonta. Sale in cattedra Diago Silva e tutta la squadra ritrova coraggio e precisione, spinta dalle bordate del suo opposto cubano. L’Accademia prima dimezza lo svantaggio e poi pareggia i conti, Volare accusa il colpo ma riorganizza le forze invista del tie break decisivo e la mossa si rivela azzeccata. Un parziale choc di 9-2 delle ospiti, infatti, tramortisce le velleità di rimonta dell’Accademia, penalizzata anche da due decisioni arbitrali alquanto discutibili che frenano un seppur timido tentivo di rientrare in partita. La Volare gestisce il vantaggio e chiude la partita con il punteggio di 15-9.

Il primo atto dei play off va quindi alla Volare, già favorito alla vigilia e, adesso, ad un passo dalla qualificazione al secondo turno, anche se il risultato di 3-2 lascia ancora tutto aperto. Sabato si replica in gara 2: se l’Accademia dovesse vincere la partita, infatti, potrebbe addirittura qualificarsi direttamente in caso di 3-0 o 3-1, mentre una vittoria al tie break porterebbe alla disputa del golden set. Viceversa, una vittoria della Volare qualificherebbe la formazione di mister Palermo.

A fuoco capannone nel Casertano, rogo domato

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I vigili del fuoco di Caserta (distaccamento di Aversa) sono stati impegnati nel pomeriggio di oggi nello spegnimento di un incendio che ha coinvolto un capannone in via don Salvatore Vitale a San Cipriano d’Aversa, a confine con il comune di Casapesenna. La struttura in fiamme è adiacente ad un ex caseificio in disuso. Ad andare a fuoco materiale vario depositato sia nelle celle che sotto il capannone, compresi dei mezzi utilizzati per il trasporto del latte. Le fiamme hanno generato una densa colonna di fumo nero visibile a distanza. Sul posto, a supporto della squadra, è intervenuta anche un’autobotte, sempre dal distaccamento di Aversa. L’incendio è stato domato e i vigili stanno mettendo in sicurezza la zona. 

Ospedale Sant’Agata, da oggi intensificata la chirurgia ambulatoriale

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Garantire ai cittadini – utenti dell’Ospedale Sant’Alfonso Maria De’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti e non solo – cure efficaci ed efficienti: è questo l’obiettivo del Direttore Generale Maria Morgante.
Come già preannunciato dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, da oggi è stata intensificata l’attività di chirurgia con il contributo di tutte le Unità Operative Complesse Chirurgiche dell’AORN San Pio di Benevento.
Tutti i martedì ed i mercoledi’ si effettueranno interventi ambulatoriali di chirurgia generale; il giovedi’ si alterneranno quelli di ortopedia ed urologia;
il venerdì si effettueranno interventi di chirurgia ambulatoriale senologica o di chirurgia vascolare.
Si tratta di prestazioni ambulatoriali che saranno effettuate esclusivamente presso il presidio di Sant’Agata De Goti, che sarà il centro di riferimento per tale chirurgia, incrementando così le attività chirurgiche ambulatoriali che già si effettuavano a cura del dott. Pierdomenico Ciccarelli, Responsabile UOSD Day Surgery Polispecialistico – Oncologico – PO Sant’Alfonso Maria De’ Liguori.
Tutti i lunedì mattina i pazienti in lista saranno sottoposti a valutazione preoperatoria in vista dell’intervento programmato.
Stamane sono stati eseguiti quattro interventi ortopedici di chirurgia della mano, da parte degli ortopedici provenienti dall’ AORN San Pio di Benevento,presenti i Direttori dell’UOC Ortopedia e Traumatologia Luigi Matera e dell’UOC di Anestesia e Rianimazione Vincenzo Colella.
Da oggi tutti gli interventi saranno eseguiti in regime di PACC (pacchetti di prestazioni relative a più branche specialistiche, che includono un insieme di prestazioni di carattere diagnostico e chirurgico) come da direttive regionali.
Tutte le attività, anche se in anestesia locale, saranno effettuate con la presenza fissa di un anestesista a garanzia della sicurezza per i pazienti che si affideranno alle cure dell’Ospedale Sant’Alfonso Maria De’ Liguori di Sant’Agata de’Goti.

“Il nostro obiettivo è quello di ottimizzare i percorsi assistenziali, creare una rete sanitaria più efficiente, integrata e vicina ai bisogni del territorio e rilanciare l’Ospedale Sant’Alfonso Maria De’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti attraverso la valorizzazione dei suoi punti di forza”- evidenzia il Direttore Generale Maria Morgante. 

Il Sindaco: “La crisi politica c’è, ma sono certa troveremo soluzione”

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Che qualcosa della maggioranza guidata dal sindaco Laura Nargi sia cambiato, è evidente dai continui valzer di cui si stanno rendendo protagonisti nelle ultime settimane i vari consiglieri, prima passando da un gruppo ad un altro, quanto piuttosto creandone uno nuovo.

Lo stesso Sindaco, soprattutto al netto di una serie di uscite pubbliche dell’ex sindaco Gianluca Festa che ha sempre avuto al suo fianco tutti gli assessori nominati in giunta proprio perché facenti parte del suo progetto politico, aveva acceso i riflettori sulla necessità di un maggiore coinvolgimento dei suoi uomini e delle sue donne nei fatti comunali.

Posizionamento e continue invettive che, in prima battuta, avevano fatto storcere il naso al sindaco Nargi tanto che in più di una intervista pubblica, la fascia tricolore non aveva nascosto la necessità di avviare un chiarimento interno e capire come e se andare avanti.

Dopo il via libera in Consiglio comunale al bilancio di previsione avvenuto, come noto, a seguito della diffida Prefettizia per il rinvio della seduta dedicata a causa dell’assenza in aula di tutta la maggioranza e degli stessi assessori, è tempo di  bilanci politici.

Negli ultimi tempi, in verità, gli assessori festiani, o almeno parte di loro, sono tornati a farsi vedere in occasioni pubbliche a fianco dellla Nargi, come è capitato oggi in occasione del Giro d’Italia .Si sono visti Monica Spiezia e Gianluca Gaeta, più tardi e pocodistante Mario Spiniello, ma certamente nella via va di gente, tra l’altro coperta da ombrelli per la pioggia, ci saremmo persi qualcuno.

Ed è proprio interpellata dai cronisti presenti che il Sindaco a tornato ad invocare una strada condivisa che, appunto, passa dal confronto interno: “La maggioranza non è cambiata. Gli equilibri sì, naturalmente, potete leggerli anche voi, ma non è venuta meno la volontà di fare, né quella di lavorare insieme per il bene della città.
Una crisi non si risolve con un semplice battito di ciglia o con l’approvazione di un bilancio.
Ho già avviato i primi confronti con assessori e consiglieri, e sono certa che troveremo insieme una soluzione condivisa”.

 

Giro d’Italia a Napoli: Groves vince la sesta tappa, Pedersen rimane in rosa

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L’australiano Kaden Groves, 26enne portacolori della Alpecin Deceuninck, ha vinto in volata la sesta tappa del Giro d’Italia, Potenza-Napoli di 227 km. Il danese Mad Pedersen ha conservato la maglia rosa. 

Giro d’Italia, a Napoli manifestanti in strada e bandiere Palestina

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Manifestanti in strada, con in mano degli striscioni, durante il passaggio dei ciclisti a 3 km dal traguardo di Napoli della sesta tappa del Giro d’italia, mentre ai bordi della strada sventolano alcune bandiere della Palestina. I manifestanti non sono comunque riusciti a bloccare la ‘carovana’ dei ‘girini’. 

 

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