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Rione Libertà, bomba carta esplode davanti al portone: anziana in ospedale

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Un gesto intimidatorio, nato probabilmente da una banale lite per un parcheggio, ha scosso il Rione Libertà. Vittima una donna anziana di 87 anni soccorsa e trasportata all’ospedale Fatebenefratelli di Benevento, in codice giallo.

Secondo quanto emerso, un giovane avrebbe piazzato una bomba carta nei pressi di un portone d’ingresso di un edificio di via Galanti, al culmine di una disputa legata a questioni di parcheggio. La deflagrazione ha provocato un forte boato, allarmando tutti i residenti della zona. L’anziana, rimasta ferita, è stata soccorsa dai sanitari del 118 che l’hanno trasportata in ospedale. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Mobile di Benevento per i rilievi del caso. Indagini sono in corso per fare piena luce sull’accaduto e ricostruire le responsabilità. Fermato un uomo portato in Questura.

Beppe Cales da applausi al Chiostro di San Francesco: straordinario il suo ‘400’

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Successo strepitoso, lunghissimi applausi e grida di sincera riconoscenza dal pubblico conquistato e attento, per “400”, spettacolo contro il cambiamento climatico, con uno strepitoso Beppe Casales che ne è anche straordinario e appassionato autore, andato in scena ieri sera nel Chiostro del Convento San Francesco di Benevento.

Lo spettacolo, a ingresso libero, rientrava nell’ambito della rassegna Rapsodie 2025 organizzata da Monica Carbini curatrice di Test Teatro Stage.

“400” è uno spettacolo di teatro di narrazione contro il cambiamento climatico, prodotto in collaborazione con Legambiente, ma soprattutto scritto e interpretato magistralmente dal mattatore, attore e drammaturgo, Beppe Casales, per “ripensare il nostro posto nel mondo” e per cercare di risvegliare un senso di responsabilità civile e ritrovare un nuovo rapporto di rispetto e cura con la natura che ci sostiene e il pianeta che ci ospita.

Potente, affilato e schietto, poetico e commovente, il lungo monologo, frutto di anni di documentazione approfondita e studio attento, onesto e intelligente, stimola ineludibili riflessioni con l’intento di smuovere le coscienze e suscitare nuove consapevolezze in chi sonnecchia rinchiuso nel suo bozzolo o finge di non vedere la realtà che ci circonda con gli scempi che l’insaziabile umana ricerca del profitto a ogni costo continua paradossalmente a provocare agli equilibri naturali, cui siamo inscindibilmente legati, e ai fragili ecosistemi dei quali facciamo parte e dai quali dipende la nostra sopravvivenza.

Beppe Casales, talento innato, volontà di ferro, profondo senso etico, bravura e professionalità coltivata con ininterrotta costanza e maniacale autodisciplina, si fa veicolo portatore di un messaggio urgente e disperato.

Il suo bellissimo spettacolo, tra immagini, musica e parole che sgorgano come un fiume in piena, necessarie, efficaci, precise e misurate al millimetro, provoca sdegno, sconforto e senso di impotenza ma anche rifiuto per la rassegnazione e dunque voglia di reagire con grande speranza e fiducia nella forza rigeneratrice e coraggiosa delle nuove generazioni e di tutti quegli intellettuali, scienziati, ricercatori, artisti e attivisti che come Beppe, razionalmente e senza isteria, prendono a cuore i grandi temi della società e dell’umanità.

Scrive Casales: – “400” è una passeggiata nel bosco con mia figlia Nina, un viaggio per scoprire il nostro rapporto con quella cosa che chiamiamo natura, così sconosciuta, come sconosciuto è il nostro rapporto con l’aria, l’acqua e il cibo, le tre cose senza le quali davvero non possiamo vivere. Una passeggiata con una bimba, per portare in questo viaggio la curiosità e lo stupore che portano i bambini. ”400” è uno spettacolo contro il cambiamento climatico… La sfida è di ripensare completamente il nostro posto nel mondo. Perché non è possibile prendersi cura di ciò che non si conosce… Il teatro è il luogo delle domande, dell’incontro tra sconosciuti, del calore dell’emozione. Oggi più che mai le persone hanno bisogno anche di altri strumenti per uscire dal teatro e tradurre quell’esperienza in azione di cambiamento del mondo. L’attivismo non è più una possibilità, è l’unica opzione. “400” vuole essere un tramite tra il teatro e l’attivismo ambientale. –

Grandissima reciproca soddisfazione anche per l’importante e fruttuoso Workshop sul “Teatro di Narrazione” tenuto dallo stesso Casales e voluto fortemente da Monica Carbini, cui hanno partecipato con entusiasmo gli allievi del suo laboratorio TeSt Teatro Stage, nelle giornate di sabato 10 e domenica 11, sempre presso il Convento San Francesco di Benevento, grazie al quale è stato possibile realizzare tutti gli appuntamenti culturali della rassegna Rapsodie 2025 che si concluderà con gli eventi del mese di giugno.

Beppe Casales, professionista dal 1998 ha lavorato con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon, Mirko Artuso e tanti altri. La sua ricerca artistica si concentra sul teatro di narrazione. In continua ricerca di un linguaggio originale ha messo in scena “Salud”, “Einstein aveva ragione”, “Appunti per la rivoluzione”, “La spremuta – Rosarno, migranti, ‘ndrangheta” (selezionato per il Torino Fringe Festival 2013 e vincitore del premio “LiNUTILE del teatro” 2013), “L’albero storto – una storia di trincea” (selezionato come miglior drammaturgia e finalista al Fringe Festival di Roma), “Welcome” (patrocinato da Amnesty International Italia), “Nazieuropa” (vincitore del bando Theatrical Mass 2019), “Cara professoressa” e “Il Monsone”. Ha fatto parte di CRISI, laboratorio di scrittura permanente a cura di Fausto Paravidino, progetto del Teatro Valle Occupato.

Svariati anche i suoi importanti riconoscimenti: – miglior attore con “Nazieuropa” al Premio Mauro Rostagno 2021. – vincitore del Bando Theatrical Mass 2019 viene selezionato per il Festival nazionale del teatro di resistenza 2019 dell’Istituto Cervi con “Nazieuropa”. – premio “Miglior drammaturgia”, semifinalista al Roma Fringe Festival 2015 con lo spettacolo “L’albero storto”. – premio nazionale “Linutile del teatro 2013” con lo spettacolo “La spremuta”, e molto altro.

Violenze in carcere, ex agente: “Ero presente ma non so nulla”

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Era in servizio al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 6 aprile 2020 durante i pestaggi commessi dagli agenti penitenziari nei confronti dei detenuti del reparto Nilo, ma non ha visto nulla, e neanche nei giorni immediatamente successivi si è reso conto di cosa fosse accaduto.
 
E’ il racconto dell’agente penitenziario, in pensione dal 2022, Salvatore Cecere, sentito come testimone al maxiprocesso in corso all’aula bunker annessa al carcere sammaritano in cui figurano 105 imputati, soprattutto agenti penitenziari ma anche funzionari del Dap e medici dell’Asl di Caserta.

Cecere subito dopo i fatti era stato indagato perchè un detenuto lo aveva visto mentre entrava al Nilo, poi però la sua posizione è stata archiviata. E quando fu sentito dai carabinieri in sede di indagini, disse di aver visto dei detenuti che zoppicavano e si lamentavano, seppur fosse rimasto sempre in ufficio nell’orario in cui avveniva la “perquisizione straordinaria” del 6 aprile.

Oggi in aula Cecere ha spiegato di essere “rimasto segnato da questa vicenda” ribadendo di non essere mai entrato al Nilo, ma ha rivelato episodi mai raccontati, circostanza che provocato la reazione stizzita del pm Alessandra Pinto (con lei in aula la sostituta Daniela Pannone e il procuratore aggiunto Alessandro Milita).

In primis Cecere ha negato oggi in aula di aver visto detenuti che zoppicavano o sofferenti, riferendo che davanti al suo ufficio ne era passati due o tre, uno dei quali tenuto sottobraccio da due agenti perché “si dimenava, sputava e diceva parolacce. Poi l’hanno portato in una camera di sicurezza e dopo poco sono usciti con una bustina contenente un cellulare che il detenuto aveva defecato”.

 
“Lei – chiede il pm – ai carabinieri disse che il detenuto zoppicava, oggi dice che si dimenava e sbraitava, e poi durante le indagini non aveva mai riferito del cellulare, e oggi sì, perché?” “Ora me lo sono ricordato” replica Cecere, che poi, alla domanda del pm su cosa avesse saputo nei giorni successivi al 6 aprile, risponde farfugliando. “Che vuole sapere da me, se i detenuti sono stati picchiati?”; “Lei si deve calmare, non può rispondere ad una domanda con un’altra domanda” lo ammonisce il pm, seguito a ruota dal presidente del collegio di Corte d’Assise Roberto Donatiello.
 
“Dopo il 6 ho saputo che i detenuti hanno fatto casino”, questa la risposta del teste, che viene poi congedato. Il presidente Donatiello ha poi chiesto a Procura e difese di stilare un cronoprogramma dei testimoni che ancora devono essere sentiti, circa un centinaio, perché, ha spiegato, la presidenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è preoccupata circa “i tempi di definizione del processo”. Il timore dei vertici giudiziari è che scatti la prescrizione per alcuni reati, come le lesioni (si prescrivono ad ottobre 2027).

Vinestate a CampaniaAlleva, Iannella: “Evento simbolo di una eccellenza”

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“Vinestate, la più antica manifestazione enogastronomica della Campania, è stata protagonista anche a CampaniaAlleva, manifestazione di zootecnia e agricoltura, svoltasi presso l’area fiera di via Ferrari a Benevento e conclusasi ieri, domenica 11 maggio.
Sono stati numerosi i visitatori e gli appassionati che hanno visitato lo stand allestito dal Comune e dal Comitato organizzatore dove è stato possibile trovare tutte le informazioni utili su Vinestate e sul rapporto simbiotico tra il territorio di Torrecuso e il vino”, lo spiega, in una nota, il sindaco Angelino Iannella.

“Dopo la straordinaria vetrina del Vinitaly, dove abbiamo presentato ufficialmente in uno storico momento di marketing territoriale le iniziative per il Cinquantenario di Vinestate e il nuovo logo dell’evento, a CampaniaAlleva abbiamo fruito della possibilità di raggiungere anche il target mirato degli operatori di settore: con 179 riconoscimenti ufficiali in Europa e nel mondo e il numero-record di 29 cantine operanti sul territorio comunale, Torrecuso è riconosciuta come una indiscussa eccellenza enologica: Vinestate dal 1975 ne è il simbolo“, conclude Iannella.

Al Palazzo di Giustizia una targa in memoria di Fabio Postiglione

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“Giornalisti, siate autorevoli” è l’invito del procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri in occasione dell’apposizione della targa intitolata al giornalista Fabio Postiglione, scomparso a 44 anni, all’ingresso della sala stampa del palazzo di Napoli.

L’iniziativa è stata promossa dall’Ordine dei giornalisti della Campania presieduto da Ottavio Lucarelli. Alla cerimonia hanno preso parte la moglie di Fabio,, la giornalista Valentina Trifiletti, la presidente della Corte di Appello Maria Rosaria Covelli, il procuratore generale Aldo Policastro, il vice presidente dell’Ordine degli avvocati, Alfredo Sorge, il presidente della Camera penale, Marco Muscariello.

Tutti hanno ricordato l’impegno e la figura di Fabio Postiglione, “cronista coraggioso che non ha mai perso il sorriso”, come recita la targa che ora lo ricorda in quel palazzo nel quale si era formato tra la stima di tutti gli addetti ai lavori.
“Fare giornalismo con rigore, con rispetto per i fatti, con la pazienza dell’approfondimento e il coraggio della verità significa svolgere un servizio pubblico essenziale”, ha evidenziato la presidente Covelli.Per la prima volta viene dedicato uno spazio del Palazzo di giustizia a un giornalista”, ha sottolineato il procuratore generale Aldo Policastro.

Benevento5, ultima casalinga con onore: la Sandro Abate soffre al Palatedeschi

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Il campionato del GG Team Wear Benevento 5 al PalaTedeschi si chiude con una sconfitta. La squadra di mister Scarpitti, già retrocessa in A2 Èlite da due settimane, gioca un gran partita, mette in difficoltà la Sandro Abate ma cede il passo nel finale agli irpini che staccano il pass per i play-off con un turno d’anticipo.

VANTAGGIO GIALLOROSSO – Il tecnico dei sanniti è senza Fabinho, ma recupera Josema dalla squalifica e lo lancia subito nello starting five con Marchesano, Colletta, Lolo Suazo e Titon. La partita è vibrante sin dagli inizi: Alex e Di Luccio impegnano i riflessi di Marchesano dopo neanche un minito ,TIton sfiora il vantaggio in due circostanze poco pià tardi. Al 7′ si rompe il ghiaccio, il gol lo confezionano i due rientranti: Pina inventa, Gui segna. Tenta la reazione il Benevento con una gran giocata di Volonnino, reattivo Parisi. I giallorossi trovano il pareggio al minuto undici: Guerra ruba palla ad Alex e serve Titon, il numero dieci scavalca Parisi con un tocco morbido che si insacca in porta. Il Benevento insiste: Guerra ad un passo dal vantaggio con un tiro velenoso. È il preludio al gol che arriva a sei minuti dal riposo: Marchesano avanza e serve Josema, lo spagnolo sterza sul sinistro e fulmina Parisi: 2-1 è il punteggio con cui si va al riposo.

RIMONTA IRPINA – Non cambia il leitmotiv nella ripresa: subito Sandro Abate pericolosa con una conclusione di Galletto a fil di palo. Poi si esaltano i portieri: Marchesano miracoloso ancora su Galletto, poi Parisi si supera su Guerra sul capovolgimento di fronte. La partita è bellissima e piena di emozioni. Marchesano innesca Titon che firma la sua doppietta personale. Ma la Sandro Abate c’è ed accorcia subito con Kenji, bravo a convertire in rete un tiro di Alex. Continua il botta e risposta tra le due compagini: Arvonio prima fa 4-2, Kenji riporta subito la gli irpini a -1. Nel finale succede di tutto. Il Benevento ha ben tre match-point con Volonnino (lob di poco alto), Titon (palo) e Josema (murato da Alex con la porta vuota), la Sandro Abate ci crede e impatta il punteggio con un pallonetto pregevole di Alex che approfitta del portiere di movimento del Benevento. Nel finale Gui, servito da Pina, griffa il 4-5 definitivo che lancia gli irpini ai play-off con una giornata d’anticipo.

POST-GARA – “La squadra ha giocato un’ottima gara – le parole di Josema, autore del classico gol dell’ex.- Siamo stati in vantaggio per gran parte del match e volevamo chiudere il campionato in casa con una vittoria. C’è amaro in bocca, sapevamo di affrontare una avversaria che giocava con l’obiettivo dei play-off. Ora vogliamo chiudere al meglio nonostante la retrocessione”.

Il tabellino

GG Team Wear Benevento 5-Sandro Abate 4-5 (2-1 p.t.)

GG Team Wear Benevento 5: Marchesano, Josema, Lolo Suazo, Colletta, Titon, De Crescenzo, Del Grosso, Glielmi, Volonnino, Arvonio, Guerra, Pastore. All. Scarpitti.

Sandro Abate: Parisi, Botta, Alex, Di Luccio, Galletto, Vitiello, Amoroso, Venezia, Pina, Gui, Kenji, Lauro. All. Basile.

Marcatori: 6’36” Gui (SA), 11’06” Titon (B), 13’47” Josema (B), 22’48” Titon (B), 23’03” Kenji (SA), 29’45” Arvonio (B), 30’14” Kenji (SA), 36’43” Alex (SA), 39’27” Gui (SA).

Arbitri: Davide Plutino (Reggio Emilia), Marco Lupo (Palermo). Crono: Tommaso Vallecaro (Salerno).

Ammoniti: Volonnino (B), Alex, Kenji (SA).

Tutti pazzi per Salemme: nuova data a Caserta, a fine agosto a Benevento

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A Grande richiesta, Vincenzo Salemme raddoppia le date del suo nuovo spettacolo a Caserta, per il festival Un’Estate da Belvedere. Il drammaturgo, regista e attore napoletano porterà in scena “Ogni promessa è debito”, il 24 e 25 luglio al Belvedere di San Leucio. Il doppio appuntamento in terra casertana anticipa l’appuntamento del 31 agosto a Benevento, all’interno della 46esima edizione di ‘Benevento Città Spettacolo’, annunciato dal sindaco Clemente Mastella. 

Ogni promessa è debito”, la nuova commedia scritta e diretta da Vincenzo Salemme, intreccia umorismo e temi profondi, confermandosi uno degli spettacoli più attesi del panorama teatrale.

La trama della commedia ruota attorno a Benedetto Croce, un pizzaiolo di mezza età di Bacoli, vedovo e padre di due figli. Durante un’avventura in mare in compagnia dei suoi cari, Benedetto si ritrova in una situazione disperata e, per salvarsi, fa un voto a sant’Anna, la patrona del suo paese. Il miracolo avviene: Benedetto e la sua famiglia vengono tratti in salvo, ma questa promessa inizia a condizionare la sua vita. Tornato sulla terraferma, si trova al centro di un turbinio di richieste da parte di chi pretende di beneficiare della donazione promessa, tra cui il parroco locale, il sindaco e persino alcuni familiari.

Con il suo tipico approccio ironico, Salemme racconta come il protagonista cerchi di destreggiarsi tra fanatismo religioso, opportunismi e dinamiche familiari, mentre la tensione cresce fino a un inatteso colpo di scena che coinvolge la santa stessa. La trama esplora il delicato confine tra fede autentica e sfruttamento, tra responsabilità e desiderio di libertà.

“Ogni promessa è debito” non è solo una commedia brillante, ma anche un’occasione per riflettere su aspetti cruciali della società contemporanea. La storia solleva interrogativi sul rapporto tra fede e pragmatismo, sull’onestà personale e sul peso delle aspettative altrui. Salemme, attraverso situazioni surreali e personaggi pittoreschi, mette in scena l’eterna lotta tra dovere morale e bisogni individuali, tra altruismo e il sottile egoismo che spesso guida le nostre scelte.

CampaniAlleva, il comune di Paduli protagonista tra storia ed enogastronomia

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Uno stand, materiale informativo e la massima disponibilità di tutto lo staff. Paduli si mette in bella mostra in occasione dell’evento più importante tra tutti quelli organizzati sul territorio sannita. A CampaniAlleva il giorno dopo si contano ancora il numero di ingressi e la cifra si avvia verso un nuovo record di presenze, superando l’obiettivo, già di suo ambizioso, di 200mila ingressi. 

Il Comune di Paduli, grazie all’intuizione della giunta comunale, ha sposato il progetto, sfruttando l’utenza dell’evento per far conoscere Paduli e le peculiarità del territorio. La storia, con la via Appia Traiana ‘Forum Novum Miglio X’, la Chiesa del Sacro Cuore e della Madonna Addolorata, passando all’aspetto enogastronomico con le zeppole e la tiella made in Paduli fino alla promozione dell’Infiorata del prossimo 21-22 giugno. 

Presenza costante in fiera, coadiuvato dai componenti del consiglio comunale, quella del primo cittadino Mimmo Vessichelli che ha fatto gli onori di casa intrattenendo i passanti con grande senso di appartenenza alla propria terra: “CampaniAlleva è una manifestazione che senza sorta di smentita alcuna può essere considerata un fiore all’occhiello non solo del Sannio ma dell’intero centro sud. Un evento – ha proseguito Vessichellia cui il comune di Paduli ha voluto partecipare direttamente con uno stand per promuovere il suo patrimonio storico, culturale ed enogastronomico, riscuotendo l’apprezzamento di autoctoni e ‘forestieri’ che hanno potuto conoscere, a distanza, le bellezze della nostra terra, in attesa di poterli accogliere presso la nostra comunità”.

Accoltella uomo durante lite in strada, 50enne in carcere

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Con l’accusa di tentato omicidio e lesioni aggravate ai danni di un uomo, reati commessi in seguito ad una lite, un 50enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Caserta. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri.

I poliziotti della Squadra Volante della Questura di Caserta sono intervenuti nella zona del “Rione Tescione” in seguito alla segnalazione di una lite tra due uomini giunta al 113; una volta sul posto, i poliziotti hanno individuato l’aggressore, che appena li ha visti ha provato a fuggire in auto ma è stato bloccato; il 50enne è stato perquisito e trovato in possesso di un coltello con una lama di circa 10 centimetri, sporco di sangue fresco.

L’arma è stata sequestrata e sono partiti gli accertamenti degli agenti, che al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta hanno individuato il ferito, che presentava tagli al collo e al braccio compatibili con il coltello trovato al 50enne. Per quest’ultimo è così scattato l’arresto e il trasferimento al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

 
Immagine di repertorio

Confindustria Benevento, la nuova sede con le porte aperte e gli imprenditori all’esterno

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Ci scusiamo con i tanti imprenditori che sono rimasti all’esterno, serviva un’altra sala per contenere tutti”.

Le parole sono del presidente di Confindustria, l’avvocato Vigorito, nell’occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Piazza Risorgimento. Tutto bello, tutto sfarzoso, un gran numero di persone presenti, un tavolo di quelli importanti e c’era da aspettarselo. Presenti il Ministro, autorità civili e militari, imprenditori di primo piano e tanti invitati.

Troppi invitati in quella che sarà la nuova casa degli industriali. Perchè i troppi inviti hanno portato tanti imprenditori a rimanere nell’atrio o all’esterno.

Certo sono stati installati dei maxi schermi in un paio di stanze attigue alla sala e sul prato, almeno nessuno si è perso i passaggi di De Luca, del presidente di Confindustria, di Giletti o del Ministro. 

Ma una cernita andava fatta, bisognava provare a dare centralità a chi è protagonista di Confindustria, ai piccoli imprenditori come ai grandi, persone che contribuiscono, sotto varie forme, alla vita di questo corpo. Vedere una sala gremita di tante persone e scorrere i volti dei presenti fa sorgere la domanda: perchè un consigliere comunale sì e un ‘padrone di casa’ no?

Perchè un rappresentante della politica nazionale ha il suo posto in prima fila e un imprenditore confinato in una saletta laterale o addirittura di fronte al maxi schermo all’aperto?

Sembra quasi che anche nel mondo di Confindustria esista la distinzione tra imprenditori e imprenditori, tra amici degli amici e sacrificabili. Non il modo migliore per rappresentare il concetto di porte aperte se queste vengono sbarrate a chi è l’anima di questo ente e a chi dovrebbe animarle dal giorno dopo il taglio del nastro.

Una caduta sui piccoli particolari, c’è poco da dire, anche perchè quelli fanno la differenza. Una coccola all’imprenditore, probabilmente, vale di più di un lustrino, del farsi belli per un parterre importante. Gli ospiti d’onore, poco dopo sono andati via, gli industriali restano: a loro doveva essere data attenzione perchè quella resta la casa degli imprenditori. Di tutti, senza alcuna distinzione.

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