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Crollo cimitero Poggioreale, proteste per ingombro resti recuperati: saranno spostati, ma molti ignoti

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Nel cimitero di Poggioreale il 5 gennaio 2022 una frana innescò il crollo di tre piani di cappelle, causando la dispersione di migliaia di salme. Situazione aggravata da un cedimento di 6 mesi dopo, dovuto all’assestamento del terreno. Dal novembre di quell’anno, le operazioni di recupero hanno consentito di ritrovare quanto era in circa 1.600 loculi su 2.400. Ad oggi risultano in tutto 1.900 casse dai resti mortali delle Arciconfraternite dei Dottori, San Giacchino e Resurrezione.

A precisarlo è una delibera della giunta comunale di Napoli, datata 26 giugno. Dal censimento emergono 300 casse contenenti resti non riconoscibili. Altre 1.180 casse riguardano resti riconosciuti, “ma per i quali alcuna manifestazione di interesse da parte dei familiari è stata espressa”. Solo in altre 300 casse ci sono “resti mortali riconosciuti e di cui è stata fatta richiesta di corretta risistemazione da parte dei parenti”. Ce ne sono ulteriori 120, dove sono i resti recuperati a seguito di un altro crollo, avvenuto il 17 ottobre 2022 nella cappella dei Bianchi della SS. Resurrezione di N. S. Gesù Cristo. Ma i problemi non sono solo questi. “A tutt’oggi – afferma infatti la delibera – la permanenza delle casse presso la struttura sita all’interno del cimitero Monumentale ha determinato continue doglianze da parte dei parenti e dell’opinione pubblica tutta”.

La giunta comunale appare quasi stizzita. Perché le lamentele dell’utenza, stando alle carte, indurrebbero “quasi a ritenere un mancato interesse dell’ Amministrazione comunale”. D’altronde la dirigente del Servizio Cimiteri Cittadini “ha individuato le soluzioni”, per affrontare una serie di criticità, tra le quali il “danno all’immagine per l’Amministrazione comunale”. Ma anche “problematiche di ordine pubbliche”. Il piano prevede di “liberare lo spazio antistante la Chiesa Madre che risulta funzionale alla fruizione del cimitero”. Poi le sorti dei resti recuperati si divideranno. Saranno spostati nella sala deposito del grande Ipogeo del Nuovissimo, quelli rimasti ignoti a seguito del crollo nelle cappelle delle Arciconfraternite dei Dottori dei Bianchi di Santa Maria degli Angeli e di San Gioacchino Sopramuro al Carmine. Finiranno invece a Ponticelli e in altri cimiteri cittadini quelli richiesti dai familiari, provenienti dal crollo nelle stesse cappelle sepolcrali. Al piazzale del fondo Zevola, saranno collocati altri resti oggi custoditi in una struttura temporanea, innanzi alla chiesa madre del Monumentale. Si tratta di 1.180 casse di resti riconosciuti, per i quali si registra però disinteresse degli aventi diritto. Identica assegnazione per le 120 casse con i resti del crollo del 17 ottobre 2022. “Previo rilascio di parere della Soprintendenza” precisa la delibera. L’intervento complessivo costerà 116.562 euro.

Incendio fra Napoli e Casoria, non si esclude matrice dolosa

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Un vasto incendio si è espanso quest’oggi nel primo pomeriggio fra Napoli e Casoria. Le zone interessate sono state il ramo h39 dell’autostrada e relativi svincoli, parte dell’accesso alla tangenziale da Casoria, via Giovanni Pascoli – strada che circumnaviga un lato della pista dell’aeroporto di Capodichino. L’incendio non ha lambito abitazioni, non ci sono feriti. La circolazione è stata chiusa al traffico veicolare, proprio in via Pascoli ed in strade adiacenti, dalle ore 14 fino alle ore 18.30.

Nel pomeriggio si elevava una intensa colonna di fumo nero ben visibile dalle principali arterie viarie di quella zona, che sono solitamente molto trafficate. Nonostante la strada di via Giovanni Pascoli fosse piuttosto periferica, ci sono stati molti disagi per la chiusura. Non solo: è stata chiusa anche l’uscita della tangenziale. Invece, il traffico aereo non è stato coinvolto.

La causa non si conosce ancora, non si può escludere la matrice dolosa oppure l’autocombustione spontanea. L’incendio – come detto – non ha raggiunto per fortuna abitazioni perché si è propagato lungo l’area boschiva che contorna questi collegamenti stradali. L’area boschiva cui costeggia questa zona, è di circa diecimila metri quadri.

Presenti sul posto il personale della squadra antincendio boschivo, il personale del d.o.s. della regione Campania, e chiaramente i vigili del fuoco.

FOTO/ Incidente al Rione Libertà: spavento per una bimba di 2 anni

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Violento scontro al rione Libertà questa sera all’incrocio tra via Rivellini e via Columbro. Un ferito, il conducente di una Fiat Freemont, un uomo del 1969. L’auto si è scontrata con una Fiat Panda.

Grande spavento per una bimba di 2 anni che era a bordo della Fiat Panda. Ad effettuare i rilievi la Polizia Municipale di Benevento. Sul posto personale del 118 che ha medicato sul posto la bimba.

Casertana, Federico Coppitelli è il nuovo allenatore dei rossoblù

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La Casertana FC ha ufficializzato l’arrivo di Federico Coppitelli sulla panchina della prima squadra. L’allenatore torinese, classe 1984, rappresenta uno dei profili più interessanti della nuova generazione di tecnici italiani. La società campana punta così su un allenatore dal curriculum ricco di successi nel settore giovanile e capace di valorizzare i giovani talenti, una delle linee guida dichiarate del progetto rossoblù.

Un percorso segnato dai trofei giovanili

La carriera di Coppitelli è iniziata presto e con risultati subito rilevanti. Alla guida del Tor Tre Teste, storico club della Capitale, ha conquistato due scudetti nelle categorie Under 15 e Under 17. Un doppio trionfo che gli ha aperto le porte del Frosinone, dove ha guidato l’Under 17, attirando l’attenzione della Roma.

In giallorosso ha aggiunto al proprio palmarès uno scudetto Under 15, un titolo nazionale e una Supercoppa con l’Under 17. Le sue capacità lo hanno poi portato al Torino, con cui ha vinto in tre stagioni una Coppa Italia Primavera e una Supercoppa, confermandosi come uno degli allenatori più vincenti del settore giovanile.

Esperienze tra i professionisti e l’estero

Dopo una parentesi tra i grandi con l’Imolese in Serie C, Coppitelli è tornato nel calcio giovanile firmando un’impresa storica: lo scudetto con il Lecce Primavera, risultato che ha ulteriormente rafforzato la sua fama di tecnico capace di costruire gruppi solidi e competitivi.

La scorsa stagione ha vissuto un’importante esperienza internazionale alla guida dell’Osijek, club della massima serie croata. Fortemente voluto da Josè Boto — già dirigente di Benfica, PAOK, Shakhtar Donetsk e oggi al FlamengoCoppitelli ha guidato una delle rose più giovani del campionato, ottenendo successi prestigiosi contro avversari come Dinamo Zagabria e Hajduk Spalato, e partecipando alla Conference League.

La sfida alla Casertana

La scelta della Casertana segna un nuovo capitolo per Coppitelli, che proverà a trasferire la sua idea di calcio e la sua abilità nel lavorare con i giovani anche nel professionismo italiano. La società punta su un tecnico che ha già dimostrato di saper coniugare risultati e crescita dei talenti. Come sottolineano dal club, l’arrivo del nuovo allenatore “rappresenta un investimento sul futuro, con la volontà di costruire un progetto solido e duraturo”.

Salernitana, dopo Faggiano ecco Raffaele: il nuovo allenatore ha firmato un biennale

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Giuseppe Raffaele è il nuovo allenatore della Salernitana. Il tecnico siciliano ha firmato un biennale, che lo legherà alla squadra granata fino al 2027. Raffaele si è affacciato alla serie C nel 2018 allenando in Basilicata, al Potenza, ottenendo, in tre stagioni, altrettante qualificazioni ai playoff. Poi Catania, Viterbese ed Audace Cerignola, raggiungendo il secondo posto, uscendo in semifinale di playoff contro il Pescara. L’esperienza in Puglia è stata la migliore, rendendo l’Audace la vera rivelazione del campionato.

Prima della firma e dell’annuncio ufficiale, Faggiano e Raffaele hanno parlato a lungo di moduli e uomini: il 3-5-2 è il marchio di fabbrica, ma l’allenatore non è un’integralista. La sua tesi a Coverciano, si basava sulla difesa a zona nel 4-4-2. Serviranno uomini di gamba, senza pregiudicare l’equilibrio e la tenuta difensiva. Raffaele è un ex attaccante, e il miglior modo di difendere è quello di tenere palla nella metà campo avversaria.

Calciomercato: i primi nomi della gestione Raffaele-Faggiano

Francesco Di Tacchio ai tempi della Salernitana

Ora tocca a Faggiano, che dovrà trovare gli uomini adatti per accontentare il nuovo allenatore. C’è ansia, in città. Innanzitutto per appurare se i ricorsi legali alimentano le speranze di un ripescaggio in B. Ma, i nomi di mercato hanno la meglio, soprattutto per la tempistica dei tempi di chiusura delle operazioni: vero parametro di segnale di discontinuità del passato. I nomi più vicini sono quelli di Tascone e Capomaggio, ex CerignolaRaffaele ha affrontato da avversario il Crotone, quindi si pensa anche a Vitale e Tumminello. C’è una possibilità dei ritorni di Di Tacchio, Casasola e Donnarumma. Ultimi ma non ultimi, i difensori sono una priorità, con i tanti addii rispetto alla scorsa stagione: si pensa a Redolfi del Mantova, Laezza del Vicenza e Capuano della Ternana.

Comuni Ricicloni 2025, c’è tanto Sannio tra i più virtuosi: la classifica

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È questa la trentaduesima edizione di Comuni Ricicloni, il concorso nazionale di Legambiente che premia i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani. L’analisi dei dati raccolti attraverso l’invio volontario da parte di Comuni, Consorzi, Comunità montane e gestori del servizio di raccolta, restituisce una situazione che testimonia un, seppur
contenuto, aumento della produzione complessiva dei rifiuti prodotti dai cittadini, accompagnato da un incremento dei quantitativi non recuperati.

Venendo alle questioni prettamente locali, il Sannio in Campania si distingue per la presenza di diversi comuni (sotto i 5000 abitanti) tra i 71 menzionati e premiati. Forchia è al quinto posto, Arpaise una posizione più dietro, poi Cautano al decimo posto. Circello, Cusano Mutri e Colle Sannita tra il 16esimo e 18esimo posto, tris Fortorino tra il 23esimo e 25esimo posto con Castelvetere in Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni e San Giorgio la Molara. Poi ci sono Bonea, Sant’Angelo a Cupolo e Durazzano tra il 28esimo e trentesimo posto, Pietraroja al 35esimo, via via Bucciano (39), San Leucio del Sannio (41), Moiano (42), Torrecuso (43), Castelfranco in Miscano (44). 

Sassinoro occupa il 47esimo posto, Castelpoto, Pago Veiano, Campolattaro e Pannarano dal 49 al 52, Castelvenere 55esimo, Campoli del Monte Taburno 57esimo, Foiano (60), San Marco dei Cavoti (61), Fragneto l’Abate (62), Montefalcone (65) e Castelpagano (69). 

Tra i comuni con 5000-15000 abitanti, ottimo risultato per Montesarchio che occupa il terzo posto in Campania. 

Qui il link completo delle classifiche: https://ricicloni.it/media/dossier/pdf/RO-1-25-Comuni-Ricicloni_web_compressed890403815.pdf

Dopo il raid al bancomat, sportello chiuso: missiva a “Poste”

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La nota stampa a firma del capogruppo di “Per Grottaminarda – 2027”, il consigliere Vincenzo Barrasso, anchea nome degli altri Colleghi del Gruppi consiliare “Scelta Popolare”:

“È noto che nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2025, l’Ufficio postale di Grottaminarda è stato oggetto di un’esplosione che ha preso di mira il Postamat, cagionando seri danni alla struttura in cui esso era collocato.

In conseguenza di tale evento, quindi, l’Ufficio postale è stato chiuso con non pochi disagi per tutta la Comunità di Grottaminarda, soprattutto per le fasce deboli (anziani e utenti non motorizzati)

I lavori di ripristino della funzionalità della struttura avrebbero dovuto essere completati entro la fine del mese di giugno ma, ad oggi, essi sono ben lungi dal terminare e l’Ufficio postale risulta ancora chiuso.

Le Consigliere comunali Imperatrice Bruno e Doralda Petrillo e i Consiglieri Comunali Vincenzo Barrasso, Michelangelo Bruno, Edoardo De Luca e Mauro Piccolo, quindi, hanno scritto direttamente alla sede romana di Poste Italiane S.p.A., chiedendo di ripristinare con la massima celerità i servizi postali svolti presso l’Ufficio di Grottaminarda, anche attraverso il trasferimento temporaneo di tali servizi postali in un container da allocare nell’area adiacente all’Ufficio.

Essi, inoltre, hanno chiesto al Sindaco di Grottaminarda, Dott. Marcantonio Spera, e all’Assessora Delegata ai Rapporti con gli Enti di Sovracomunali e ai Diritti del Cittadino, Avv. Franca Iaoviello, di attivare immediatamente ogni più utile e necessaria iniziativa istituzionale nei confronti di Poste Italiane S.p.A. al fine di conseguire il ripristino dei servizi postali svolti presso l’Ufficio di Grottaminarda.

 

Fontanella (Europa Verde): “Cementificazione a Benevento, nessuna tutela per i pedoni”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pina Fontanella, portavoce provinciale di ‘Europa Verde’.

“Da qualche mese a Benevento fervono lavori di cementificazione e ristrutturazione in varie
zone della città. Sono stati varati piani traffico, cambi di sensi unici, restringimento di strade ma quello a cui non si è pensato e a cui non si pensa quasi mai è il piano per gli spostamenti dei pedoni.

A via Rummo sono in corso, da almeno un paio di mesi, i lavori di ristrutturazione della ex scuola delleOrsoline che ha comportato la chiusura di tutto il marciapiede e della carreggiata prospicienti l’istituto su via Rummo, mentre su via Bosco Lucarelli ha comportato la chiusura delle scalette, che venivano utilizzate per scendere ma soprattutto
salire a piedi la ripida stradina. Da quando sono iniziati i lavori si è costretti a camminare sul lato opposto molto più ripidoe scivoloso in caso di pioggia. Mi chiedo se ora con i lavori in stato già avanzato si possa ridurre la larghezza della barriera per consentire ai pedoni di
riutilizzare il lato con la scaletta. Inoltre faccio notare che nella recinzione è rimasta
imprigionata la cassetta per le deiezioni canine che non è stata né spostata né sostituita.

Ma passiamo ora al problema veramente grave che riguarda i pedoni: l’attraversamento di via Torre della Catena. Nonostante sia stata presa la decisione di deviare il traffico proveniente da piazza ORSINI su via Bosco Lucarelli, con uscita su via Torre della Catena, non si è pensato di disegnare delle strisce pedonali nei due sensi di marcia sulla stessa. Questa manchevolezza rende l’attraversamento della strada molto pericoloso, considerando che il volume di traffico è notevolmente aumentato. È necessario quindi che si provveda al più presto in tal senso per salvaguardare sicurezza dei pedoni.

Chiedo inoltre: come mai fuori il cantiere non c’è il CARTELLO DI CANTIERE che pure è
obbligatorio , regolamentato da specifiche normative, che contiene informazioni sui lavori in
corso? Gli abitanti e i lavoratori della zona che sopportano più di tutti i disagi della situazione su descritta hanno diritto ad avere tutte le informazioni, che dovrebbere includere anche inizio e fine lavori”.

Dopo venti giorni è stata ritrovata la 20enne Francesca

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Starebbe bene ma per il momento gli agenti della Mobile di Avellino, che hanno ritorvato la 22enne Francesca De Vivo allontanatasi da casa circa 20 giorni fa, non forniscono ulteriori dettagli.

Per ora la priorità era riportare Francesca dalla sua famiglia, anche perchè ha biosgno di cure che segue giornalmente e che probabilmente in questi giorni non ha fatto. 

Maggiori dettagli si avranno nelle prossime ore.  Per il momento laa fine di un incubo per i suoi familiari che avevano lanciato vari appelli affinchè tornasse e avevano anche formalizzato una denuncia nei giorni scorsi con l’attivazione da parte della Prefettura del protocollo per le persone scomparse che subito ha dato il suo esito. 

AGGIORNAMENTO

Francesca  è stata rintracciata in Giugliano in Campania (NA), dopo un lungo e complesso lavoro info-investigativo svolto dalla Squadra Mobile di Avellino e coordinato dalla locale Procura della Repubblica.

La ragazza si era allontanata il 20 giugno scorso e qualche giorno dopo i genitori ne avevano denunciato la scomparsa non ricevendo più sue notizie e temendo per il suo stato di salute. 

Così i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Avellino si sono prontamente attivati per rintracciare la giovane avviando gli approfondimenti investigativi necessari attraverso il puntuale coordinamento della Procura della Repubblica di Avellino.

Nella mattinata odierna, sulla base degli elementi conoscitivi e valutativi progressivamente acquisiti, è stata richiesta al Prefetto di Avellino anche l’attivazione del Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse al fine di incrementare la predetta attività di ricerca con ulteriori supporti, anche il coinvolgimento degli organi di informazione.

Intanto, dopo aver riscontrato numerose segnalazioni giunte sia ai genitori che alla Centrale operativa della Questura, la ragazza è stata dapprima individuata in un’area della provincia di Napoli ed oggi pomeriggio rintracciata dagli agenti della Squadra Mobile che l’hanno condotta presso il vicino Commissariato. 

Verificato le sue condizioni di salute, è stata affidata ai genitori che hanno ringraziato la Polizia per l’attenzione prestata e per non aver lesinato risorse nel rintraccio della figliola.

Scomparsa da giorni, il sindaco Nargi: “Aiutateci a ritrovare Francesca”

Nascono i Cristiani Popolari per l’Italia: c’è anche Erminia Mazzoni

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Nascono i Cristiani Popolari per l’Italia. RIVOLUZIONARI IDENTITARI VISIONARI. Oggi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati la presentazione ufficiale.
L’On. Giorgio Merlo, presidente del neonato partito “Scelta Cristiano Popolare”, definisce il campo. “Nell’attuale scenario politico, la destra è rappresentata indiscutibilmente da FdI e, a tratti, dalla Lega; la sinistra da Avs e, in parte, dal Pd. Al centro oltre FI, che esprime un ancoraggio a un popolarismo di stampo liberal riformista, un nugolo di piccole sigle con identità varie. Il centro, nella sua dimensione identitaria e culturale, è dunque ancora sguarnito”. In questo la traccia del progetto del nuovo soggetto politico.

“Quello che nasce oggi è un partito rivoluzionario”, aggiunge l’On. Erminia Mazzoni, portavoce, “lo è nella scelta di essere un ‘partito’, come vuole la Costituzione, di presentare la nostra identità ‘Cristiano popolare’. Nulla di confessionale. Solo la convinzione, seguendo l’insegnamento secondo cui “La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”, che il patrimonio che si porta dietro la cultura sociale cristiana, ha dato al nostro paese e ancora può dare. Siamo nati tutti nella cristianità, poi ci siamo scristianizzati. Per alcuni è un’evoluzione per noi no. La nostra è la rivoluzione della NORMALITÀ: alla base i valori, al centro la persona, davanti a noi il bene comune. Noi BOOMER abbiamo il dovere di pensare alle FUTURE GENERAZIONI che sono sotto rappresentate nelle istituzioni e sono minoranza tra gli elettori. I 18/34enni sono meno del 10% e il 50% di essi non va a votare. Per loro dobbiamo lavorare a strumenti che consentano di governare la brevità dei salti generazionali. Solo se non annacquiamo la nostra cultura in contenitori elettorali possiamo pensare di dare risposte a sogni e bisogni. La nostra idea guida è sentirci utili, non unici”.

“Lo scenario dominato dal disordine mondiale, guerre, ritorno di disuguaglianze sociali, richiede lo sforzo di trovare soluzioni”, conclude l’On. Rodolfo De Laurentis. “Vogliamo trovare forme, linguaggi, spazi per includere una importante fetta di società non rappresentata. Vogliamo offrire a tutti coloro che si riconoscono in questo bagaglio culturale un luogo di democrazia ad alta intensità, che non si adagi e combatta le disuguaglianze e le ingiustizie. Vogliamo costruire un modello di partecipazione solidale e inclusiva. Un soggetto plurale che si alimenti di tutte le energie e nel quale l’impegno di tanti amici che hanno esperienza di amministrazione locale e nazionale venga valorizzato, sia sul piano organizzativo territoriale che nella dimensione progettuale”.

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