Cinque ex consiglieri comunali di Napoli, quattro associazioni: chiedono risposte ed un incontro sull’aeroporto di Capodichino. Invocano certezze su dati dell’inquinamento e misure di sicurezza da adottare. Destinatari della pec il sindaco Gaetano Manfredi e la Gesac, gestore dello scalo. A formulare l’istanza sono Rete Sociale NoBox – Diritto alla Città, Comitato di tutela ambientale di San Pietro a Patierno, Isde Medici per l’ambiente-Napoli e Assoutenti. In calce anche la firma degli ex consiglieri Gaetano Sannino, Mario Esposito, Salvatore Parisi, Gennaro Centanni e Francesco Di Mauro.
L’iniziativa nasce dal caos di giorni fa, originato dal guasto a un radar dell’aeroporto. Ma non è solo quello. Si cercano chiarimenti anche su “inquinamento acustico ed atmosferico“. Questioni non nuove, insomma. Ma passate in cavalleria, a detta della missiva, “sull’altare del profitto”. Evocando “l’incessante sorvolo cittadino”, si parla dei numeri da capogiro di Capodichino. E si ricordano, “come non bastasse”, i piani “di ristrutturazione dell’aeroporto”. Obiettivo: l’aumento “dei voli e, quindi, dei passeggeri”.
Secondo i firmatari, Capodichino “non può essere più l’unico e più frequentato aeroporto di Napoli e della Campania”. A Manfredi si chiede di tutelare la “salute della città metropolitana”, in quanto suo garante. Ma per cominciare, basterebbe rispondere alla pec.