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FOTO- A lezione di Protezione civile con il Vigili del Fuoco

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– Si è conclusa con grande successo la giornata dedicata all’Open Day provinciale della Settimana Nazionale della Protezione Civile, svoltasi ieri, giovedì 9 ottobre presso il Centro Operativo della Protezione Civile Regionale in Via Serroni, a Mercogliano.

L’evento, promosso dalla Regione Campania – Direzione Regionale di Protezione Civile, in collaborazione con la Prefettura di Avellino e tutte le strutture operative del sistema di Protezione Civile, ha visto una straordinaria partecipazione di cittadini, studenti e operatori del settore.

Il Comando dei Vigili del Fuoco di Avellino ha preso parte attiva all’iniziativa, allestendo uno stand espositivo che ha suscitato vivo interesse tra i presenti. Durante la giornata sono stati presentati i principali mezzi e attrezzature operative, tra cui l’automezzo AF/UCL – posto di comando avanzato e i veicoli impiegati nella lotta agli incendi boschivi, illustrando le modalità d’intervento e il ruolo fondamentale svolto nel contesto del soccorso tecnico urgente e della protezione civile.

La mattinata è stata riservata alle scolaresche, coinvolgendo oltre 100 studenti degli istituti scolastici della provincia, che hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con il personale operativo e conoscere da vicino il lavoro dei Vigili del Fuoco.
Nel pomeriggio, l’apertura al pubblico ha richiamato numerosi cittadini e famiglie, consolidando l’importanza della prevenzione e della cultura della sicurezza.

La partecipazione del Comando all’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di divulgazione e sensibilizzazione previste dalla Settimana Nazionale della Protezione Civile, promossa dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.
L’iniziativa si è confermata un’occasione preziosa per rafforzare il rapporto tra istituzioni e cittadinanza, promuovendo comportamenti consapevoli e responsabili di fronte al rischio.

Regionali, Mastella ha pronte le liste ma c’è l’incognita ‘centro’: destra o sinistra?

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Clemente Mastella si prepara al voto regionale con le carte già in tavola. Il leader di Noi di Centro ha definito le liste in tutte le province della Campania, forte anche di un accordo con Noi Sud e dell’ingresso di alcuni esponenti provenienti da Azione, segnale di una strategia ampia e trasversale.

Resta però l’incognita più attesa: il posizionamento politico. Negli ultimi giorni si sarebbero intensificate le voci di un possibile colloquio tra il sindaco di Benevento e Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra alle prossime regionali. Una mossa che, se confermata, potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri della competizione.

Cinque anni fa Noi di Centro raccolse 102.668 voti, pari al 4,35%: un risultato che, in un contesto di margini ristretti, potrebbe fare la differenza. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, il distacco tra Roberto Fico, candidato del centrosinistra, e Edmondo Cirielli sarebbe compreso tra il 4 e il 5%, un divario che potrebbe essere colmato proprio con l’apporto del movimento mastelliano.

Uno scenario che ricorda da vicino quello del 2015, quando Ciriaco De Mita, fino a pochi giorni prima della consegna delle liste vicino al centrodestra, decise di sostenere Vincenzo De Luca, contribuendo in maniera decisiva alla sua prima vittoria su Stefano Caldoro.

Mastella non ha mai nascosto la sua visione di “politica del viandante”, libera da schemi rigidi e pronta a muoversi secondo le condizioni del momento. Così come più volte ha espresso dubbi rispetto al ‘codice etico’ imposto dal candidato del centrosinistra nei confronti dei candidati e delle liste.

Anche questa volta potrebbe scegliere la strada più strategica. Con un centrodestra rinvigorito dai recenti successi nelle Marche e in Calabria, e con un centrosinistra che cerca di compattarsi attorno alla figura di Fico, il sindaco di Benevento appare ancora una volta l’uomo capace di spostare gli equilibri.

Se deciderà di schierarsi con Cirielli, potrebbe generare un “effetto De Mita” in versione 2025, ribaltando un risultato che, al momento, sembra ancora aperto. Non resta che attendere ancora qualche giorno prima che suonerà il ‘gong’ per la consegna delle liste e partirà la vera campagna elettorale. 

Usura ed estorsione, due arresti nel Sannio: vittima minacciata e percossa

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Sono stati arrestati M.D.R., 51 anni, e A.P., 49 anni, entrambi ritenuti gravemente indiziati dei reati di usura aggravata ed estorsione ai danni di una persona privata.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima avrebbe ricevuto somme di denaro dai due indagati, ai quali era poi costretta a restituire importi pari al doppio di quelli ottenuti in prestito. Di fronte all’impossibilità di saldare le cifre richieste, la persona avrebbe subito minacce e percosse, fino a decidere di rivolgersi ai Carabinieri e denunciare l’accaduto. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento – diretta dal sostituto procuratore dottoressa De Gaudio – ha portato alla raccolta di gravi elementi di colpevolezza a carico dei due sospettati.

Su disposizione del magistrato, i militari della Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di entrambi. Gli indagati, difesi dall’avvocato Antonio Leone, verranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni.

Forza Italia, domani l’inaugurazione delle nuova sede a Napoli

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“Domani, sabato 11 ottobre, inauguriamo a Napoli la nuova sede regionale di Forza Italia, in largo Principessa Pignatelli 218. Un luogo simbolico, nel cuore della città, che diventerà il centro propulsore dell’attività politica e organizzativa del partito in Campania. Questa sede rappresenta non solo un punto di riferimento per iscritti e militanti, ma anche una casa aperta alla partecipazione civica, all’ascolto dei territori e al confronto con le realtà sociali, economiche e professionali della regione”.

A darne notizia il senatore Francesco Silvestro, segretario provinciale di Forza Italia Napoli che aggiunge: “da qui vogliamo continuare a costruire una Forza Italia sempre più radicata, moderna e vicina ai cittadini”. “L’apertura – sottolinea – arriva in un momento cruciale, a ridosso delle imminenti elezioni regionali, e sarà il vero e proprio quartier generale da cui lanceremo un progetto politico solido, unito e credibile per la Campania. Punteremo su un programma condiviso, fatto di competenza, serietà e visione, per dare alla nostra terra un futuro di sviluppo, sicurezza e opportunità”. 

Pd, l’irpina D’Amelio Presidente Commissione Regionale di Garanzia

D'Amelio
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Oggi, presso sede del PD della Campania, il Segretario regionale, Piero De Luca, ha insediato la Commissione Regionale di Garanzia. I componenti, all’unanimità, hanno eletto come presidente, Rosetta d’Amelio, irpinia, già consigliere regionale e Presidente del Consiglio regionale della Campania.

Tra gli altr irpini presenti nella nuova direzione regionale del Segretario Piero De Luca, ci sono Marilisa Grillo, Caterina Lengua, il consigliere regionale Pd, Maurizio Petracca, Francesca Di Iorio, Elvira Matarazzo.

Della direzione sono membri di diritto il presidente della Provincia, Rino Buonopane, e gli ex parlamentari come il senatore Enzo De Luca e Luigi Famiglietti e altri dem che ricoprono incarichi istituzionali e di partito.

“Gaza, non abbassiamo la guardia”, il monito di Cinzia Sciuto

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Nelle ore in cui si sta defindando l’accordo tra Israele e Hamas sulla «prima fase» del piano di pace proposto dagli Usa con il cessate il fuoco nella striscia di Gaza, a due anni esatti  da una guerra che è diventato un genocidio che non ha rispariamento nemmeno bambini (oltre 18.400), da Avellino arriva un forte monito a non abbassare la guardia.

Quello lanciati dai partecipanti alla tavola rotonda organizzata dalla Cgil Avellino, in collaborazione con l’associazione Laika e l’Ordine dei giornalisti, alla presenza della giornalista e scrittrice Cinzia Sciuto, direttrice della rivista Micromega e di Don Vitaliano Della Sala.

Ad apertura dei lavori è stata la Segretaria generale della Cgil, Italia D’Acierno, a richiamare l’attenzione sul titolo scelto per il confronto pubblico, citando la “Canzone del Maggio” di Fabrizio De Andrè “Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”.

“Nessuno può essere assolto per quanto accaduto- commenta D’Acierno- nessuno può abbassare la guardia, nessuno può fermarsi all’armistizio di queste ore, perchè occorre denunciare il genocidio che si è consumato. Per questo noi come Cgil continueremo ad essere in campo, come abbiamo sempre fatto, come abbiamo fatto più che mai in queste ultime settimane. Perchè fare sindacato, non vuol dire solo tutelare il diritto dei lavoratori, ma denunciare quello che accade nella società civile, compresa la geopolitica”.

Quindi il lungo intervento della Sciuto: “Se in queste ore si sta materializzando un cessate il fuoco definitivo ancora non lo sappiamo– dice in premessa l’autrice di numerosi libri diritti civili e laicità – Il piiano presentato da Trump si componeva di una ventina di punti,  per ora ne sono stati approvati solo quattro, quindi siamo a una strada molto lunga ancora. Toccherà vigilare su quello che accadrà una volta raggiunti e superati questi primi quattro punti che però sono preliminari importantissimi, perché era necessario fermare lo sterminio dei palestinesi. L’altro punto fondamentale era portare a casa gli ostaggi che, ricordo, hanno trascorso due anni nella prigionia dei tunnel di Hamas, ne torneranno vivi una ventina.

Queste erano le due premesse fondamentali, ma ritengo che in quel piano ci siano una marea di punti ambigui: l’amnistia per i capi di Hamas, il che significa non poterli processare, è un boccone molto amaro. L’assenza totale di qualunque riferimento ai crimini di Netanyahu e del governo di Israele è un altro rospo pesantissimo da ingoiare. E poi ci sono ovviamente quelle assurdità sul comitato di gestione Trump, Blair, che sono delle cose che non hanno nessun senso”.

La mobilitazione delle ultime settimane in qualche misura ha contribuito  a cercare di arrivare a questa tregua da parte delle autorità? Per la Sciuto in maniera significativa “perché ha costretto i Governi a prendere consapevolezza della gravità inaudita di quello che stava accadendo a Gaza. Quando una popolazione come quella in Italia a decine di migliaia, a centinaia di migliaia, a milioni scende in piazza, non puoi più minimizzarla, dire che sono frange, che sono settori, è un sentimento popolare e diffuso che segnala una situazione ormai insopportabile.
Quindi anche al di là delle dichiarazioni dei nostri governi che poi le hanno, la buttano sempre un po’ in tribuna, in realtà si sono resi conto che la sensibilità popolare era diventata significativa e ha avuto n ruolo cruciale anche in alcune decisioni per esempio della Francia e la Gran Bretagna di riconoscere lo Stato di Palestina, che è un gesto ovviamente simbolico finché lo Stato non c’è”.

Napoli-Avellino, test utile per i biancoverdi: Tutino accelera

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Nuovo test per l’Avellino sul campo del Napoli a Castel Volturno. Dopo il 5-3 dello scorso settembre, anche stavolta la squadra di Antonio Conte si è imposta, con un 3-0 maturato tutto nella ripresa: dopo un primo tempo equilibrato e chiuso sullo 0-0, gli azzurri hanno colpito con Beukema, il giovane Vergara e Lang.

Un’amichevole preziosa per Raffaele Biancolino, utile a verificare condizione e soluzioni tattiche durante la pausa per le Nazionali. Non ha partecipato al test Gennaro Tutino, rimasto al “Partenio-Lombardi” per un allenamento personalizzato di oltre due ore. L’attaccante partenopeo, fermo dallo scorso agosto dopo il nuovo intervento alla caviglia, ha intensificato i carichi di lavoro per rientrare tra i convocati già nel derby di domenica prossima al “Menti” contro la Juve Stabia (ore 17.15).

Un segnale importante anche dai social, dove Tutino ha pubblicato la foto delle sue scarpette nello spogliatoio del Partenio: simbolo della voglia di tornare in gruppo e di diventare presto una risorsa offensiva di peso per i biancoverdi.

Ancora indisponibile, invece, Michele Rigione: il difensore continua ad accusare fastidi al soleo e resterà ai box anche per la prossima gara di campionato.

Il calendario dell’Avellino fino a fine dicembre: date e orari

Legata e sedata muore in ospedale, l’avvocato Di Pietro: “Troppe ombre in questa storia”

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L’avvocato Amedeo Di Pietro, che rappresenta i familiari della 39enne deceduta all’ospedale del Mare per un arresto cardiaco sopraggiunto mentre era legata a una barella, ha dato un’inedita e approfondita versione dei fatti in esclusiva alla trasmissione di questa mattina di Canale 9 “Campania24”, condotta dal giornalista Vincenzo Mele.

Sono tre i punti fondamentali sui quali si basa l’opposizione da parte del legale alla versione ufficiale fornita dall’ospedale. Primo punto: nel referto è indicato che la paziente arriva in ospedale con mezzi propri. Se ne deduce, quindi, che era proprietaria dell’ambulanza. Secondo punto: il tasso alcolemico rilevato non poteva essere così alto a tante ore dal ricovero. Terzo punto: nella cartella clinica è indicato il giorno 10 settembre come quello della presa in carico della paziente, ma lei si era sentita male il 9 settembre: possibile che ci sia voluto un giorno, sette ore e quattro minuti per una presa in carico?

Questa la ricostruzione fatta ai microfoni di “Campania24” dall’avvocato Amedeo Di Pietro: “Si tratta di un caso nato tragedia, con una gestione dell’accoglienza come minimo superficiale. Alle 8.30 del 9 settembre viene chiamata una prima ambulanza che si reca in via Foria, al centro di Napoli. Il personale dell’ambulanza non ritiene, in base ai parametri vitali, che si debba procedere con il ricovero. Dopo due ore, poche la donna continuava a non sentirsi bene, veniva chiamata un’altra ambulanza. Anche in questo caso non si intendeva procedere con il ricovero. Sarà il medico di base, allertato dalla famiglia, a insistere e a ottenere via telefono e a fatica, che la paziente fosse portata al pronto soccorso. Si parte alle ore 11 del 9 settembre e si arriva alle 18 circa all’ospedale del Mare. Questo è anomalo e strano, per coprire la distanza basta un’ora al massimo con grande traffico, perché tutto questo tempo? Ma le stranezze non finiscono qui. Solo l’11 settembre iniziano le terapie per lo stato di agitazione. La somministrazione di un sedativo avviene alle ore 22 circa, quando si provvede a legare la paziente alla barella, che si alzava perché non riusciva a dormire! Altro che dare fastidio agli altri degenti. Tra l’altro è stato fatto un intervento senza autorizzazioni, dato che c’è un protocollo simile a quello del TSO per questi casi. Ma sempre se sia stato vero che recasse nocumento ad altri pazienti con la sua condotta”.

Toccherà adesso alla Procura approfondire. Per la famiglia e per il legale c’è una condotta rilevante e delle responsabilità che dovranno emergere. Inoltre, la registrazione era per un codice azzurro, che si applica a condizioni stabili senza rischio evolutivo immediato ma che richiede comunque prestazioni complesse e un accesso entro un tempo specificato di circa 60 minuti. Occorrerà appurare quante volte la signora è stata scavalcata dai codici rossi. Altro punto da chiarire: da circa tre anni soffriva di crisi epilettiche ed era seguita per le cure proprio dallo stesso ospedale in cui è morta. Al momento la famiglia si sta opponendo alla riesumazione della salma, perché non intende rinnovare il dolore per il lutto che li ha colpiti da così poco tempo.

Gli accessori must have da uomo per uno stile casual chic

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L’evoluzione del guardaroba maschile contemporaneo non riguarda soltanto capi d’abbigliamento e calzature. Attualmente, il vero elemento distintivo di uno stile casual chic risiede negli accessori, studiati per definire un equilibrio raffinato tra comfort e ricercatezza. Dalle cinture agli orologi di manifattura, fino agli occhiali da sole e ai bracciali di design, ogni dettaglio contribuisce a un’estetica versatile e misurata, pensata per valorizzare la personalità senza eccessi. Approfondiamo meglio l’argomento.

Accessori per lo stile casual chic maschile

Lo stile casual chic richiede una gestione attenta degli accessori che sappiano elevare l’outfit evitando l’effetto artificioso.

L’orologio da polso spicca in questa architettura estetica, poiché coniuga funzionalità e cultura del dettaglio. Come sceglierlo? Le soluzioni con dettagli esclusivi possono fare la differenza, ancora meglio se realizzati con materiali non convenzionali (scopri i quadranti in meteorite su Chrono24).

Accanto al segnatempo, le cinture con fibbia lineare garantiscono una continuità stilistica quando abbinate a chino sartoriali o denim premium. Oltremodo le sneakers con costruzione artigianale, se alternate a mocassini o derby dal taglio classico, ampliano la gamma di possibilità mantenendo costante la coerenza estetica.

Gli occhiali da sole, preferibilmente in acetato di qualità o titanio ultraleggero, contribuiscono a un’immagine bilanciata.

Palette cromatica e accessori vanno di pari passo?

La gestione cromatica è, in ogni caso, un parametro tecnico da considerare per il corretto inserimento degli accessori nello stile casual chic. Non si tratta di un semplice abbinamento tonale, bensì di un’armonizzazione tra colori, materiali e texture. Un orologio con quadrante blu scuro, per fare un esempio, trova coerenza estetica se affiancato a una cintura tinta a mano nelle tonalità del marrone bruciato, o ad occhiali con lenti sfumate nelle stesse gamme cromatiche.

Gli elementi metallici richiedono un principio di uniformità. L’acciaio satinato si abbina meglio alle tonalità fredde, mentre l’oro rosa dialoga in maniera più efficace con le cromie calde. Altresì i bracciali e i piccoli dettagli di gioielleria devono rispettare lo stesso codice, evitando dissonanze non controllate. In questo ambito, la palette non è una regola di costruzione dello stile, paragonabile alle proporzioni geometriche in architettura.

Quando evitare gli accessori in un uomo elegante?

L’eccesso rappresenta il principale ostacolo a uno stile casual chic di qualità. Esistono contesti in cui la presenza di troppi accessori compromette la credibilità e la coerenza estetica. In un ambiente business formale, l’uso simultaneo di più bracciali, anelli vistosi o occhiali dalle montature ingombranti riduce l’impatto professionale.

Nelle cerimonie o negli eventi istituzionali la regola tecnica richiede un approccio minimalista. Un orologio con cassa sottile e cinturino in pelle nera, una cintura dalle linee pure e, se necessario, gemelli discreti costituiscono l’unico set di accessori realmente adeguato. La raffinatezza in questi casi deriva dall’essenzialità, non dalla moltiplicazione degli elementi.

Un altro errore frequente è l’incoerenza stilistica. Indossare un orologio sportivo con cinturino in gomma, insieme a una giacca destrutturata in lino e a mocassini in suede genera una dissonanza che riduce l’efficacia dell’insieme. In tali situazioni, la scelta più elegante consiste nell’eliminare l’accessorio inappropriato e preservare la continuità visiva.

Particolare attenzione va inoltre riservata alla tecnologia indossabile. Smartwatch e dispositivi digitali offrono vantaggi funzionali, eppure non sempre si integrano con l’estetica casual chic. In presenza di look sartoriali informali, si consiglia di orientarsi verso modelli ibridi o cinturini artigianali che riducano la percezione tecnologica del dispositivo, rendendolo coerente con il contesto.

Efficienza energetica e comfort: il ruolo degli infissi in alluminio a taglio termico nella casa contemporanea

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Nel panorama dell’edilizia residenziale, l’efficienza energetica è diventata un criterio imprescindibile. La qualità di un’abitazione non si valuta più soltanto in base al progetto architettonico o alle finiture, ma anche attraverso la capacità dell’involucro edilizio di garantire comfort termico, riduzione dei consumi e benessere costante. In questo quadro, i serramenti hanno assunto un ruolo centrale, trasformandosi da semplici elementi funzionali a componenti determinanti per le prestazioni complessive dell’edificio.

Tra le soluzioni più significative vi sono gli infissi in alluminio a taglio termico, che combinano la solidità e la versatilità del metallo con tecniche costruttive avanzate in grado di migliorare sensibilmente l’isolamento.

Per comprende appieno cosa queste soluzioni possono offrire in termini di prestazioni e design, abbiamo coinvolto Alberto Malerba, titolare di Malerba Infissi di Padova, realtà di riferimento del Nord Italia specializzata nella realizzazione di serramenti di qualità per l’edilizia residenziale.

 

Dal vecchio alluminio al taglio termico: un salto di qualità


L’evoluzione degli infissi in alluminio racconta bene come l’innovazione tecnica possa cambiare il modo di progettare e abitare gli spazi.

I primi serramenti in alluminio, realizzati diversi decenni fa, erano conosciuti come infissi “a taglio freddo”. La struttura del profilo era interamente in metallo, un materiale molto conduttivo, e questo comportava dispersioni di calore significative e scarse prestazioni dal punto di vista energetico.

L’arrivo del taglio termico ha cambiato in modo decisivo queste caratteristiche. All’interno del profilo è stato inserito un elemento isolante che interrompe la continuità del metallo e riduce il passaggio di calore tra interno ed esterno. Grazie a questa innovazione, l’alluminio ha potuto esprimere appieno i suoi punti di forza: resistenza meccanica, durabilità e possibilità di lavorare con forme sottili e moderne.

Oggi gli infissi in alluminio a taglio termico sono una delle soluzioni più utilizzate sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni, perché uniscono solidità e design a prestazioni energetiche in linea con le esigenze dell’edilizia contemporanea.

Efficienza energetica e riduzione dei consumi


Uno degli obiettivi principali dell’edilizia contemporanea è ridurre le dispersioni energetiche, garantendo abitazioni più sostenibili e confortevoli. In questo quadro gli infissi in alluminio a taglio termico giocano un ruolo di primo piano.

Grazie alla presenza di barriere isolanti all’interno dei profili, questi serramenti limitano il passaggio del calore e contribuiscono a mantenere costante la temperatura interna. In inverno riducono le perdite verso l’esterno, mentre in estate ostacolano il surriscaldamento degli ambienti.

Il risultato è un miglioramento del comfort abitativo, accompagnato da una diminuzione dei consumi legati al riscaldamento e alla climatizzazione. L’alluminio a taglio termico diventa così parte integrante delle strategie di efficientamento, in linea con le normative che promuovono edifici sempre più attenti alla sostenibilità e al risparmio energetico.

 

Comfort abitativo e benessere quotidiano


Se il risparmio energetico rappresenta un aspetto misurabile, altrettanto importante è il miglioramento della qualità della vita all’interno degli ambienti. Gli infissi in alluminio a taglio termico non si limitano a ottimizzare le prestazioni dell’edificio, ma incidono in modo diretto sul comfort percepito ogni giorno.

L’isolamento termico più efficace contribuisce a eliminare sbalzi di temperatura e correnti fredde vicino alle finestre, creando spazi più accoglienti e salubri. Allo stesso tempo, la possibilità di integrare vetri stratificati o tripli riduce la trasmissione dei rumori esterni, favorendo un ambiente silenzioso e protetto anche in contesti urbani complessi.

Queste caratteristiche rendono il serramento a taglio termico uno strumento essenziale per garantire benessere abitativo, in cui la tecnologia costruttiva non è fine a sé stessa, ma si traduce in condizioni di vita più confortevoli e stabili nel tempo.

Estetica e grandi aperture


Accanto alle prestazioni tecniche, gli infissi in alluminio a taglio termico hanno aperto nuove possibilità anche sul piano estetico e progettuale. La resistenza del materiale consente infatti di realizzare profili molto sottili, capaci di lasciare maggiore spazio alla superficie vetrata e di aumentare così la luminosità degli ambienti interni.

Questa caratteristica ha favorito la diffusione di soluzioni minimali e moderne, spesso scelte per progetti che privilegiano la continuità visiva tra interno ed esterno. Ampie vetrate scorrevoli, finestre “tutto vetro” e portefinestre con soglia ribassata sono oggi parte integrante di un linguaggio architettonico che punta alla leggerezza e alla trasparenza, senza rinunciare alla solidità e all’isolamento.

In questo modo, il serramento non è più soltanto un elemento tecnico, ma diventa parte attiva del progetto estetico complessivo, capace di contribuire alla definizione dello stile dell’edificio.

La posa in opera come completamento del sistema finestra


Nonostante tutte le caratteristiche che abbiamo appena passato in rassegna, è sempre bene ricordare che anche il miglior infisso perde gran parte delle sue potenzialità se non viene installato correttamente. La posa in opera rappresenta infatti il passaggio decisivo per garantire che le prestazioni dichiarate in fase di progetto si traducano in comfort reale e duraturo.

Dal punto di vista estetico, un montaggio preciso valorizza le linee della finestra e ne assicura l’armonia con l’insieme architettonico. Dal punto di vista tecnico, invece, la posa qualificata consente di eliminare i ponti termici, ridurre le dispersioni e preservare l’efficacia dell’isolamento acustico e termico.

Come ci ha spiegato Alberto Malerba, esiste anche una normativa apposita dedicata alla posa dei serramenti: la UNI 11673, che definisce criteri e procedure per garantire un risultato in linea con gli standard più elevati.

Gli esperti di Malerba Infissi, nel dettaglio, per operare nel rispetto della normativa e svolgere al meglio la posa in opera degli infissi a taglio termico in alluminio, hanno sviluppato il Metodo Domus: un approccio che prevede lo studio delle predisposizioni in cantiere e un controllo attento di ogni fase del montaggio, così da valorizzare al massimo il potenziale del serramento.

 

Quali prospettive per il futuro?


Gli infissi in alluminio a taglio termico hanno già dimostrato di poter coniugare resistenza, efficienza ed estetica, contribuendo a ridefinire il ruolo del serramento nell’edilizia residenziale.

Le prospettive per i prossimi anni indicano un’evoluzione ancora più significativa: profili sempre più sottili, tecniche di produzione avanzate, maggiore attenzione alla sostenibilità dei materiali e alla gestione del ciclo di vita dei prodotti.

In un contesto in cui la casa è chiamata a essere al tempo stesso confortevole ed efficiente, il serramento in alluminio a taglio termico continuerà a rappresentare una delle soluzioni più solide e versatili, capace di adattarsi a linguaggi architettonici diversi e alle esigenze di un’abitazione in costante trasformazione.

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