“La priorità assoluta, nel bene della Campania, è una proposta solida e lungimirante per voltare finalmente pagina e superare gli anni bui dell’era deluchiana: solo così risulteremo davvero competitivi per offrire ai cittadini una prospettiva di governo seria e di qualità”. Così Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT e deputato di Forza Italia in una intervista a L’Identità. “Le scelte sui nomi – ha proseguito – arriveranno al momento opportuno, a valle di un confronto sereno e costruttivo tra i leader della coalizione. L’obiettivo è una figura che sappia unire, cercando i consensi anche di un elettorato moderato che magari in passato guardava a sinistra e oggi si sentirebbe spaesato da candidature populiste e radicali. Una scelta che sia autorevole, credibile, inclusiva e in grado di interpretare le esigenze di una regione dinamica ma anche complessa come la Campania. La sfida è dare ai cittadini un progetto chiaro, solido e che guardi al futuro: è su questo terreno che Forza Italia intende giocare il suo ruolo da protagonista, contribuendo, a partire dalla formazione delle sue liste, a costruire la sintesi migliore per la nostra regione”, ha concluso.
Pallamano, Jomi Salerno al lavoro in vista della Supercoppa Italiana
Proseguono senza sosta i preparativi in casa Jomi Salerno in vista della finale di Supercoppa Italiana, in programma sabato 30 agosto al Palazzetto “Pino Cardella” di Erice. La squadra ha serrato i ranghi e sta lavorando con grande intensità per arrivare al meglio a questo appuntamento tanto atteso.
A sottolinearlo sono anche le parole di Ilaria Dalla Costa: “Siamo reduci dal Trofeo Tacca, un test importante che ci ha permesso di ritrovare il ritmo partita e di ricompattarci come gruppo. Ora tutte le nostre energie sono concentrate sulla Supercoppa: il livello degli allenamenti è altissimo, perché vogliamo conquistare il primo trofeo della stagione. Affronteremo una squadra solida e ben organizzata come l’Erice, perciò mi aspetto una sfida intensa, in cui sarà fondamentale dare il massimo dal primo all’ultimo minuto”.
La Jomi arriva dunque all’appuntamento con grande determinazione e la consapevolezza di poter dire la sua. La Supercoppa rappresenta il primo vero banco di prova della stagione e la squadra salernitana è pronta a giocarsi tutte le sue carte per iniziare il nuovo cammino con un trofeo.
Foto di Davide Bianchi
Salerno Basket ’92, inizia la stagione: primo allenamento al PalaSilvestri
Primo allenamento ieri pomeriggio per il Salerno Basket ’92 al PalaSilvestri in vista del prossimo torneo di Serie A2. È cominciato il precampionato delle granatine agli ordini di coach Fabio Nardone, sotto gli occhi attenti di patron Angela Somma e del direttore sportivo Aurelio De Sio.
Le granatine cominceranno la stagione il 4 ottobre tra le mura amiche contro la neopromossa Terme Salus Ants Viterbo e iniziano adesso a mettere la giusta dose di benzina nei serbatoi, con l’ausilio di Marianna D’Amato, che curerà la preparazione atletica del gruppo. Presente sul parquet anche l’ultima arrivata sul mercato, l’ungherese Eszter Varga. Nella prima settimana non mancheranno anche le doppie sedute di lavoro.
“Siamo ai nastri di partenza dell’ennesima stagione. Quest’anno la società festeggia 33 anni di attività e ogni volta è come se fosse la prima, tra emozioni e voglia di fare. Abbiamo totalmente rinnovato il gruppo a disposizione dell’allenatore, ringiovanendolo ulteriormente e puntando molto su alcuni profili assolutamente interessanti. Sarà una stagione difficile, come al solito in A2. L’obiettivo resta la salvezza, che dovrà essere costruita soprattutto in casa e con i giusti meccanismi che il coach saprà programmare in questo precampionato”, le parole del diesse De Sio.
Si lavora già per fare gruppo. Ieri sera, dopo il primo allenamento, la squadra e lo staff tecnico-dirigenziale si sono recati in visita ad Amalfi per celebrare la nascita del roster 2025/26 ed ammirare le bellezze della Costiera Amalfitana, grazie alla collaborazione di Travelmar. In via di definizione il programma delle amichevoli. A settembre il Salerno Basket ’92 disputerà almeno 4 test di livello per farsi trovare pronto ai nastri di partenza.
Teatro Gesualdo, Nargi: “Stagione sostenibile, nessun peso per il Comune”
In merito alle notizie apparse in queste ore relativamente al taglio della stagione del “Teatro Carlo Gesualdo”, l’ex Sindaco di Avellino, Laura Nargi, precisa quanto segue.
«È completamente destituita di fondamento l’affermazione secondo cui i soldi non ci sarebbero stati e che il Comune avrebbe dovuto sostenere costi superiori alle entrate. La stagione teatrale presentata dall’Amministrazione precedente era perfettamente sostenibile. Il cartellone presentava un costo complessivo, per le annualità 2025 e 2026, pari a 520.000 euro. Tali spese sarebbero state coperte per intero dai fondi regionali Poc, circa 500.000 euro erogati dalla Regione: 250.000 euro per il 2025 ed altrettanti per il 2026. A queste entrate andavano poi sommati gli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti e – almeno per altri 40.000 euro circa – dalle sponsorizzazioni già in trattativa.
Per intenderci, gli introiti complessivi della stagione precedente avevano raggiunto i 400.000 euro. Di conseguenza, anche nell’inverosimile ipotesi che il Poc 2026 non fosse stato erogato – fatto inedito ad oggi – i costi del cartellone sarebbero stati comunque abbondantemente coperti. Stando alle previsioni più che attendibili già effettuate dagli uffici comunali e dai dirigenti, la stagione non avrebbe gravato sulle casse comunali in alcun modo e sarebbe costata almeno 200.000 euro in meno rispetto all’anno 2024.
Di conseguenza, nessuna “revoca per insensatezza” è avvenuta da parte del commissario Perrotta, che tuttavia ha compiuto la sua scelta riportando esplicitamente e legittimamente in delibera ben altre motivazioni.
Altrettanto infondata appare l’affermazione secondo cui il cartellone sarebbe stato presentato “a Consiglio comunale già sciolto”. La mancata approvazione del Bilancio di previsione, che ha successivamente determinato lo scioglimento del Consiglio e la fine dell’Amministrazione, è avvenuta – come tutti sanno – il 18 luglio scorso, mentre la stagione era stata annunciata il giorno 16. Laddove il Bilancio fosse passato, alla delibera di giunta contenente gli indirizzi per la nuova stagione sarebbero seguiti gli atti amministrativi necessari per la sua realizzazione e copertura economica.
Oltre che perfettamente sostenibile dal punto di vista economico, la stagione allestita dalla precedente Amministrazione includeva spettacoli ed eventi di grande pregio e dal forte carattere trainante. Tra gli altri, i tre spettacoli di “Frida”, elementi di forte richiamo e garanzia di importanti incassi in biglietteria. Dal punto di vista culturale, infine, il taglio della stagione determinerà un inevitabile impoverimento dell’offerta pubblica della città di Avellino».
Teatro Gesualdo, revocata la delibera Nargi: costi troppo alti
Cantiere e disagi a Sarno: la denuncia del consigliere comunale Enrico Sirica
L’estate sta finendo a Sarno, ma i disagi su via Bracigliano sembrano destinati a protrarsi ancora per settimane. Tra lavori di interramento della fognatura e un sistema di semafori che spesso non funziona come dovrebbe, residenti e pendolari si ritrovano quotidianamente intrappolati in code interminabili e percorsi improvvisati.
Secondo Enrico Sirica, consigliere comunale di opposizione e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, la gestione del cantiere lascia molto a desiderare. «Quello che dovrebbe essere un progresso per la città si sta trasformando in un vero e proprio incubo per chi vive e lavora in questa zona – denuncia Sirica -. I semafori spesso segnalano lo stesso colore contemporaneamente, generando confusione e mettendo a rischio la sicurezza di automobilisti e pedoni».
A peggiorare la situazione, l’esistenza di una cosiddetta “strada alternativa” per deviare il traffico dal cantiere. In realtà, come spiega il consigliere, il percorso che va da Via San Vito fino alla seconda fontana non è affatto praticabile. «Non si tratta di una strada,di una “ via di fuga” una parallela del canalone – precisa Sirica -. La vasca lungo il tragitto è abbandonata, invasa dalla vegetazione e il percorso stesso è spesso impraticabile. L’alternativa pensata per i cittadini, quindi, si rivela un ulteriore disagio».
Sirica chiede all’amministrazione comunale maggiore attenzione e chiarezza. «Serve una gestione più efficace della viabilità, una comunicazione trasparente sui tempi del cantiere e soprattutto soluzioni sicure e concrete per chi quotidianamente attraversa Via Bracigliano. La città merita rispetto e non può essere ostaggio di lavori che creano solo problemi».
Nel frattempo, residenti e automobilisti continuano a fare i conti con un percorso che più che “via di fuga” sembra una prova di pazienza quotidiana.
Rogo azienda rifiuti, Arpac: “Diossine sopra limiti causano fumarole”
Valori di diossine notevolmente superiori ai limiti di riferimento normativo nell’area attorno all’azienda di stoccaggio rifiuti “Campania Energia” di Teano (Caserta), teatro di un rogo che l’ha completamente distrutta, divampato il 16 agosto scorso e non del tutto domato, vista la presenza di fumarole sotto il cumulo di rifiuti plastici carbonizzati. Nei giorni scorsi la situazione delle diossine sembrava migliorata, ma i tecnici dell’Arpac hanno accertato che sono mutate condizioni dell’incendio. “Il fenomeno – scrive l’Arpac in una nota – si è sensibilmente concentrato nell’intorno del sito interessato dall’evento, con la presenza di piccoli focolai e braci (fase di smassamento), favorendo la presenza di fumi molto più concentrati e a bassa quota, essendo cessato l’effetto camino presente nelle prime fasi dell’incendio, che ha favorito il trasporto degli inquinanti verso l’alto. Pertanto, in aggiunta al monitoraggio già svolto Arpac ha ritenuto di installare un ulteriore campionatore ad alto volume presso un punto posto nelle immediate vicinanze del sito dell’incendio, al fine di proseguire e intensificare il monitoraggio nella zona attualmente più interessata dalla ricaduta legata ai fumi ancora presenti, anche alla luce delle condizioni meteo-climatiche. Gli esiti del primo ciclo del nuovo monitoraggio, aggiornati al 25 agosto, evidenziano concentrazioni di diossine pari a 286 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), notevolmente superiori al valore di riferimento pari a 0,15 pg/Nm3 I-TEQ correntemente utilizzato dalla comunità scientifica (fonte: Lai, Germania)”. Il monitoraggio dell’aria continuerà nei prossimi giorni; proseguono inoltre i campionamenti dei suoli agricoli interessati dalla ricaduta degli inquinanti atmosferici diffusi a seguito dell’incendi.
Lotto e 10eLotto: la Dea Bendata bacia la Campania
Campania protagonista con il Lotto. Nell’estrazione di martedì 26 agosto centrati a Napoli due terni da 9mila euro l’uno, il primo in via Cedronio, l’altro in via Santa Maria a Cubito. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 4,4 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 848,6 milioni di euro dall’inizio del 2025.
10eLotto: in provincia di Napoli e Salerno vincite per 34.500 euro
Il 10eLotto premia la Campania con una tripletta da 34.500 euro totali: vinti 15mila euro a Casalnuovo di Napoli, in provincia di Napoli, grazie a un 7 ‘Doppio Oro’ in corso Umberto I, in provincia di Salerno colpo da 12mila euro a Nocera Inferiore con un 6 ‘Doppio Oro’ in via Provinciale Nocera Sarno, e 7.500 euro di Oliveto Citra, sempre con un 6 ‘Doppio Oro’, in piazza Garibaldi. L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 24,5 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 2,5 miliardi da inizio anno.
Cetara, fine estate con “Le Notti Azzurre”
Cetara si accende di magia per le ultime notti d’estate. Da non perdere gli eventi di chiusura del programma “Le Notti Azzurre” a partire dal 29 agosto, in Largo Marina alle 21, con Cetara Incantata e “L’Odissea, storie di uomini e mare” quando il borgo si fa mito per uno spettacolo unico nel suo genere, inserendosi nell’ambizioso programma di “Amalfi Coast Unesco World Heritage” che coinvolge tutti i comuni costieri per la prima volta. Ispirato al viaggio di Ulisse, lo spettacolo richiama la secolare cultura marinara di Cetara, intrecciando narrazioni epiche e memorie dei pescatori. Attori, danzatori, acrobati e artisti circensi daranno vita a una rappresentazione potente, tra giochi di fuoco, evoluzioni aeree e teatro di strada. L’intero porto si trasformerà grazie a un’illuminazione architettonica che avvolgerà il borgo, mentre la musica popolare animerà le ore precedenti allo spettacolo, creando un rituale collettivo che unisce la mitologia all’identità del territorio. Si cambia pagina il 30 agosto, sempre dalle 21, ancora in Largo Marina, per darsi appuntamento al “Cetara Summer Fest” con il dj set di Federico Scavo per una grande festa vista mare, tra note e divertimento per tutti, animato da un suggestivo spettacolo pirotecnico al ritmo di musica, fortemente voluto in simbiosi con il Forum dei Giovani di Cetara, che ha contribuito e realizzato diversi appuntamenti di successo della rassegna. La triade di eventi si conclude il 31 agosto, alle 5 in punto, per lasciarsi emozionare dal “Concerto all’alba” insieme a Roberto Colella, organizzato in collaborazione con il MAC Fest di Cava de’ Tirreni. Un’esperienza unica all’Arena del porto turistico, dove musica e mare si incontreranno alle prime luci del mattino. Tre appuntamenti imperdibili per salutare insieme l’estate cetarese e dare appuntamento ad altre notti azzurre da vivere insieme, nella prossima edizione autunnale messa già in cantiere. “Cetara, in questi ultimi giorni d’estate, si accende di magia e di emozioni. Le Notti Azzurre sono nate con il desiderio di regalare al nostro borgo momenti di bellezza condivisa, capaci di unire le nostre radici alla voglia di sfogliare insieme nuove pagine di festa e cultura – spiega Fortunato Della Monica, sindaco di Cetara – Sono tre appuntamenti che vogliamo vivere come comunità, ma anche come segno di accoglienza verso chi sceglie Cetara per le sue suggestioni più autentiche. Ringrazio a tal proposito il consigliere con delega al Turismo e Spettacolo, Daniele Luigi D’Elia, per l’intensa programmazione a supporto di un’amministrazione che cerca ogni volta di sorprendere e rinnovarsi”.
La rassegna “Le Notti Azzurre” è stata realizzata dal Comune di Cetara, grazie al contributo di Regione Campania e Camera di Commercio di Salerno, in collaborazione con Associazione Amici del Forum, Forum dei Giovani, ambientarti, Parrocchia di San Pietro Apostolo, Commissione Festeggiamenti San Pietro, Azione Cattolica Parrocchiale.
Un successo collettivo per il passaggio a livello di via Pietà: riflessioni su partecipazione, ritardi e mancata collaborazione
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dei residenti del quartiere Pietà.
La decisione di mantenere il passaggio a livello di via Pietà a Benevento, con l’impegno di adeguarlo ai più moderni standard di sicurezza, rappresenta un risultato significativo per la comunità locale, come evidenziato dai consiglieri comunali Giovanni Zanone e Marcello Palladino e dalla segreteria del Partito Democratico di Benevento. La sinergia tra cittadini e istituzioni, in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), ha permesso di tutelare un’infrastruttura cruciale, conciliando le esigenze di sicurezza ferroviaria con quelle della viabilità locale. Tuttavia, la vicenda solleva interrogativi sulla gestione tecnico-amministrativa, sulla trasparenza e sull’opportunità di una collaborazione politica più coesa.
Un plauso va alla determinazione dei residenti del quartiere Pietà, che, attraverso il Comitato cittadino e una petizione, hanno dimostrato il valore della partecipazione attiva. La loro “testardaggine”, come definita dal PD, ha costretto le istituzioni a un confronto diretto, evitando una decisione che avrebbe penalizzato la comunità senza un adeguato dibattito preliminare. Questo caso sottolinea l’importanza di coinvolgere i cittadini nelle scelte che impattano sul territorio, un principio che dovrebbe guidare ogni processo amministrativo.
Sebbene gli sforzi di maggioranza e opposizione convergessero parallelamente verso lo stesso obiettivo, è mancata una vera collaborazione trasversale tra le forze politiche. Questo è un peccato, soprattutto considerando che il progetto è stato proposto da un ente terzo come RFI. Un’occasione come questa avrebbe richiesto uno spirito di squadra, con maggioranza, opposizione e cittadini uniti per affrontare in modo coeso una questione di interesse comune.
Mostrare una collaborazione trasversale avrebbe non solo rafforzato il dialogo con RFI, ma anche inviato un segnale positivo alla comunità, dimostrando che la politica locale sa lavorare insieme per il bene pubblico.
Resta però il dato del grave ritardo con cui il Comune di Benevento ha affrontato la questione, un ritardo non certo addebitabile solo alla politica. Il progetto di RFI per la soppressione del passaggio a livello era stato trasmesso agli uffici tecnici comunali già nel 2023, ma i cittadini ne sono venuti a conoscenza solo per puro caso a marzo 2025. Modifiche territoriali di tale rilevanza, che incidono sulla viabilità e sulla qualità della vita dei residenti, avrebbero dovuto essere illustrate immediatamente alla comunità, con momenti di confronto pubblico per spiegare le implicazioni e raccogliere suggerimenti. Questa mancanza di trasparenza rappresenta un’occasione persa per costruire un dialogo aperto e partecipativo, che avrebbe potuto prevenire tensioni e ritardi. E questo è un fatto. Ma la soppressione di un passaggio a livello è un’operazione complessa, che richiede un confronto preliminare e una condivisione con gli enti locali, come previsto dalla normativa, che obbliga gli enti pubblici territoriali a esprimersi sul progetto dopo averlo attentamente visionato e questa non è un compito che spetta alla politica ma alla struttura tecnica. È incomprensibile come la struttura tecnica comunale non abbia colto tempestivamente le criticità del progetto di RFI, che alla fine la stessa RFI ha riconosciuto, optando per la mancata soppressione dell’opera. Eppure erano evidenti i limiti della proposta progettuale di RFI. In due anni, nonostante il progetto fosse stato visionato dagli uffici tecnici – che hanno persino espresso un parere paesaggistico – non è stata segnalata alcuna anomalia o limite tecnico, nessuna perplessità. Questo silenzio è tanto più grave considerando che Benevento è un capoluogo di provincia, con strutture tecniche comunali e risorse umane significative, dalle quali ci si aspetterebbe una maggiore capacità di analisi critica e di interlocuzione con enti come RFI. Com’è possibile che un progetto di tale portata non sia stato valutato in modo approfondito dalla struttura tecnica comunale? La mancata individuazione delle criticità, che pure sono emerse successivamente, solleva dubbi sull’efficienza dei processi di controllo e supervisione interni al Comune. Non è accettabile che si sia reso necessario l’intervento diretto del Sindaco per scongiurare una decisione che avrebbe avuto ricadute significative sulla comunità. Questo ritardo evidenzia una carenza di proattività, che avrebbe dovuto portare a un dialogo precoce con RFI per evidenziare i limiti del progetto e proporre soluzioni alternative. Un ulteriore aspetto che merita attenzione è il rischio che il successo di questa iniziativa venga sfruttato a fini elettorali. Sarebbe un peccato se chi si è battuto nelle sedi opportune per il mantenimento del passaggio a livello utilizzasse questo risultato per ottenere visibilità politica o vantaggi in vista di future campagne elettorali. La mobilitazione dei cittadini e il lavoro delle forze politiche, pur con i limiti evidenziati, sono stati guidati dall’interesse comune e non dovrebbero essere strumentalizzati per scopi partitici. La comunità della Pietà ha dimostrato che l’unità e l’impegno collettivo possono portare a risultati concreti, e questo spirito dovrebbe essere preservato, evitando che il successo venga piegato a logiche di propaganda.
In conclusione, la vicenda del passaggio a livello di via Pietà è un esempio di come la partecipazione civica possa portare a risultati concreti, ma anche un monito sulla necessità di migliorare la gestione amministrativa, la trasparenza e il dialogo politico.
La determinazione dei cittadini ha evitato un errore che avrebbe penalizzato il quartiere, ma la mancanza di trasparenza, l’inerzia degli uffici tecnici e l’assenza di una collaborazione trasversale tra maggioranza e opposizione sono inaccettabili. Benevento merita un’amministrazione capace di anticipare i problemi, coinvolgere tempestivamente i cittadini e lavorare in modo coeso, garantendo processi decisionali trasparenti ed efficienti. Soprattutto, merita una politica che valorizzi i successi collettivi senza cedere alla tentazione di sfruttarli per fini elettorali, rispettando il vero protagonista di questa vicenda: la comunità.
Allarme spopolamento nelle aree interne del Salernitano, il monito di Marilina Cortazzi (Cisl provinciale): “Investire nei giovani e nelle comunità”
Non si tratta soltanto di fermare lo spopolamento, ma di riscoprire il valore sociale, culturale e umano dei territori. È il messaggio che arriva dal recente incontro della Cei sulle aree interne, tenutosi a Benevento e al quale hanno partecipato anche i vescovi delle diocesi della provincia di Salerno. Un tema che, nel nostro territorio, assume connotati specifici e drammatici: borghi che si svuotano, giovani costretti a partire, servizi ridotti all’osso. Sulla questione interviene anche la Cisl provinciale, per voce della segretaria generale Marilina Cortazzi. «Non possiamo più permetterci di guardare alle aree interne come a terre marginali – sottolinea -. Al contrario, sono comunità che hanno dentro di sé energie, tradizioni e risorse che vanno valorizzate. L’abbandono non è un destino inevitabile».
La riflessione si intreccia con i documenti prodotti da Cei e Cnel. La prima invita a non ridurre la questione a un tema di infrastrutture, ma a coglierne la dimensione sociale e spirituale, puntando sulla comunità e sulla solidarietà. Il secondo propone invece un approccio di sistema, che rimetta al centro sanità, istruzione, trasporti e lavoro. «Queste due visioni non sono alternative, ma complementari – spiega la Cortazzi -. La nostra provincia ha bisogno di un progetto che tenga insieme lo sviluppo economico e infrastrutturale con la valorizzazione del capitale umano e sociale. È su questo equilibrio che si gioca il futuro».
I dati Istat parlano chiaro: nei comuni dell’entroterra salernitano la popolazione continua a calare. Ma la potenzialità, dal patrimonio paesaggistico alla ricchezza enogastronomica, non manca. «Il punto è proprio questo – aggiunge la segretaria della Cisl Salerno -. Dobbiamo cambiare prospettiva: smettere di pensare alle aree interne come periferie subalterne e iniziare a viverle come laboratori di rigenerazione. Significa investire nei giovani, sostenere le comunità resilienti, proteggere il territorio anche dal rischio ambientale». Una sfida che, secondo la Cortazzi, non può essere lasciata al caso o alle iniziative isolate: «Serve un patto vero tra cittadini, istituzioni, sindacato e associazioni. Solo così trasformeremo l’abbandono in opportunità. Tutelare le aree interne significa proteggere tutta l’Italia».