mercoledì, Giugno 11, 2025
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PlayOff, Serie C: stasera il ritorno della finale, il Pescara di Letizia ad un passo dalla B

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Saranno in ventimila questa sera (ore 21:15) a spingere il Pescara verso la serie B nel ritorno della finale dei playoff. All’Adriatico si ripartirà dal blitz (0-1) degli abruzzesi al Liberati maturato cinque giorni fa grazie ad un gol dell’ex Benevento Gaetano Letizia. La Ternana dovrà vincere con una rete di scarto per portare la gara ai supplementari in un match che potrebbe anche decidersi ai calci di rigore. Al Pescara, invece, basterà non perdere al 90esimo per staccare il biglietto per la serie Cadetta. 

Qualche assente da una parte e dall’altra complici le squalifiche di Vallocchia (Ternana), Squizzato e Merola (Pescara) in un match che si preannuncia molto equilibrato. 

Dirigerà l’incontro Andrea Calzavara di Varese, coadiuvato dagli assistenti Andrea Zezza di Ostia Lido e Ayoub El Filali di Alessandria; quarto ufficiale Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta. Al VAR Federico La Penna di Roma e Maria Marotta di Sapri (AVAR).

Finale Playoff Serie C NOW 2024-25
Andata – 2 giugno 2025
Ternana – Pescara 0-1

Ritorno – 7 giugno 2025
Pescara – Ternana Ore 21:15 (SkySportUno, SkySport251, RAI2, Fifa+ e RaiItalia)

Orrore all’autostazione: minori molestate, scattano arresti e denunce

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Nell’ambito della complessiva strategia di contrasto a comportamenti illeciti messa in atto dalla Polizia di Stato di Avellino, a seguito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nei pressi dell’Autostazione Air di via Fariello, negli ultimi giorni agenti gli della Squadra Volanti hanno proceduto ad un arresto e al deferimento in stato di libertà di due persone.

In particolare, nella serata del 5 giugno, il pronto intervento dei poliziotti ha permesso l’arresto, per i reati di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale, di un cittadino extracomunitario di 21 anni che stava molestando una quattordicenne in attesa dell’arrivo dell’autobus.

La minore riferiva agli agenti di aver appena subito un palpeggiamento nelle zone intime da parte dell’ uomo che poi aveva continuato a molestarla toccandosi i propri genitali e mimando altri atti osceni. Immediatamente l’autore della violenza veniva fermato dai poliziotti e condotto presso la Questura nonostante la tenace resistenza posta in essere nei loro confronti.

Di tali attività è stato dato avviso al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica che ha disposto la traduzione dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Avellino e, all’esito dell’udienza odierna, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare della custodia in carcere.

Inoltre, nella mattina del 6 giugno, i poliziotti della Squadra Volanti hanno anche deferito in stato di libertà, per il reato di atti osceni aggravati, un cinquantaduenne italiano residente nella provincia di Avellino che all’interno dell’autostazione si stava masturbando nelle vicinanze di due ragazze, delle quali una minorenne, rivolgendo loro apprezzamenti volgari.

Nei confronti dell’uomo, il Questore della Provincia di Avellino ha disposto, altresì,  il Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Avellino per 4 anni. Le contestazioni per entrambi sono allo stato provvisorie e la colpevolezza delle persone coinvolte sarà accertata solo all’esito del giudizio definitivo.

A piedi dalla Campania a Santa Maria di Leuca per papà: Francesca fa tappa a Benevento

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‘In cammino per papà Pasquale’. Francesca Crocetti ‘non cerca comodità ma verità’ attraverso una lunga camminata che la vedrà protagonista di un percorso lungo e stancante.

Il 30 agosto partirà da Cancello ed Arnone per correre oltre 700 km fino a Santa Maria di Leuca, attraversando la Puglia, i paesi della vita di suo padre e i luoghi della sua fine. non sarà un semplice viaggio ma un cammino di giustizia e memoria, contro la negligenza medica, per dare voce a chi non ce l’ha più.
Francesca vuole correre.
Vuole arrivare correndo in ogni paese, fermarsi a parlare con la gente, incontrare i sindaci, spiegare la sua missione, accendere coscienze.
 
Ma per farlo ha bisogno di aiuto:
Cerca PORTAZAINI volontari.
Persone che possano trasportare il mio zaino da una tappa all’altra, anche solo per un giorno.
Parte al 30 agosto e ogni tappa è un giorno arrivo a Leuca il 14 settembre

 Tappe del cammino:
  • Cancello ed Arnone
  • Maddaloni
  • Benevento (2 agosto)
  • Faeto
  • Castelluccio dei Sauri
  • Cerignola
  • Andria
  • Bitonto
  • Mola di Bari
  • Savelletri
  • Torre Santa Sabina
  • Torchiarolo
  • Martano
  • Vignacastrisi
  • Santa Maria di Leuca
In alcune tappe non ha ancora un alloggio. Francesca vuole affrontare questo cammino in povertà, dormendo in chiese, strutture comunali, accoglienze semplici.
‘Non cerco comodità, cerco verità’.

Già pronta per lei, il giorno 2 agosto, un alloggio a Benevento: pernotto previsto presso la Parrocchia Beato Moscati in via Ciletti col supporto di don Lupo.

LA SCELTA DEL CAMMINO
Il cammino che attraversa le sue radici e il suo destino
Ho deciso di mettermi in cammino. Letteralmente.
Un percorso simbolico e fisico, che toccherà i luoghi più significativi della vita di mio papà:
Cancello ed Arnone, paese legato alla storia di mia mamma, sua moglie, papa’ sin da ragazzo amava molto questo luogo.
Trani, la sua città natale.
Andria, il luogo dove è morto e dove ancora oggi cerchiamo risposte e giustizia.
Non so ancora se riuscirò a correre o solo camminare, perché non ho ancora trovato chi mi aiuti portando lo zaino.
E non ho ancora tutte le accoglienze dove poter dormire. Ma ho una certezza: io parto.
A cosa servirà la raccolta fondi
1. Sostenere il Cammino per Papà
Attrezzatura tecnica
Alloggi lungo il percorso
Logistica (trasporto zaino, supporto)
2. Donare un bene strumentale al reparto di rianimazione dell’ospedale di Andria
Lo stesso reparto dove papà è morto.
Un gesto concreto, per lasciare un segno positivo anche lì dove ci è stato tolto tutto.
 Aiutami a camminare per chi non può più farlo
Questo non è solo il mio cammino. È quello di chi ha perso qualcuno per negligenza.
È un cammino di amore, denuncia, speranza.
Ogni contributo, anche piccolo, è un passo con me.
Se non puoi donare, puoi condividere il messaggio, farlo arrivare lontano.

Per donare:

https://www.gofundme.com/f/in-memoria-di-papa-pasquale?utm_medium=customer&utm_source=copy_link&utm_campaign=natman_sharesheet_dash&utm_content=&attribution_id=sl%3A9edb32c3-7585-430e-a5e5-89dff31e1323&fbclid=IwY2xjawKxEfRleHRuA2FlbQIxMABicmlkETB4RmszNmZvWTU5c0JCZWhHAR4Sxd1lyAs0X2fpbyl2S5Sn0gebCqKBdiWO8jGktPMDM0j_coGspU3u1vgm8g_aem_hizR4nVfIEiqLyWwoyVFsQ

 

Al Golden Gala di Roma brilla un ‘master’ sannita: primato sui 100mt per Catalano

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Prestazione brillante per Massimiliano Catalano al Golden Gala di Roma, il forte master della Libertas Benevento corre i 100 metri e conquista un ottimo settimo posto (primo della sua categoria) fermando il cronometro a 11”97 e migliorando il suo precedente primato (12”00). Con questa prestazione Catalano balza nuovamente al comando della graduatoria nazionale di categoria.

Valle Caudina, Mastella scrive a Salvini e De Luca: “Rischio di eterna incompiuta, convocare tavolo”

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Sulla vicenda dello stallo in cui versano i lavori per la ferrovia Valle Caudina che collega su ferro Benevento e Napoli, attraversando le province di Napoli, Avellino e Caserta, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha scritto al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca la seguente lettera: “La provincia di Benevento e in particolare una popolosa fascia di essa, la Valle Caudina, nonché ampie zone delle province di Napoli, Avellino e Caserta, vivono da quasi un decennio una condizione di disagio infrastrutturale che ha superato i confini tanto dell’umana sopportazione, quanto dei canoni che segnano la civiltà contemporanea. Mi riferisco alla vicenda del collegamento su ferro Napoli-Benevento e alla ferrovia cosiddetta Valle Caudina.

Da oltre sette anni, questa linea, che storicamente per esperienza personale so non aver mai brillato per tecnologia e rapidità, è di fatto interrotta. Migliaia di pendolari sperimentano quotidianamente, per motivi di lavoro, di trasferte sanitarie, familiari o anche semplicemente di svago, un’odissea inaccettabile. C’è un cantiere-lumaca aperto da anni che riapre tristemente, qui in quest’area interna del Mezzogiorno, la poco lusinghiera pagina delle eterne incompiute, perché tale è diventata quest’opera ferroviaria, ormai fantasma di sé stessa.

Da Sindaco, avevo provato ad imbastire una interlocuzione con Ente Autonomo Volturno (Eav) e Rfi per capire, attraverso l’unico strumento disponibile per la politica ovvero il dialogo istituzionale, quale fosse il timing reale per riaprire la tratta. La tentazione, cui qualcuno cede spesso negli ultimi tempi, di speculare su questa faccenda per raccogliere un tornaconto politico-mediatico è banale e miope: perché la dimensione della vicenda intacca la credibilità generale della politica, non di una parte.

Negli ultimi giorni ho appurato, anche attraverso interlocuzioni formali e informali,  che tuttavia un livello di approccio istituzionale che veda in prima linea i soli Enti locali, rischierebbe di essere inutile. I problemi di natura tecnica che mi sono stati rappresentati sono talmente numerosi e aspri che è concreto il rischio che l’opera diventi una eterna incompiuta e che non si finisca affatto, né ora, né tra un anno. Se ciò accadesse, tutte le istituzioni si consegnerebbero al pubblico ludibrio e la perdita di credibilità sarebbe difficilmente recuperabile. Questo non si può accettarlo. Ma nelle condizioni attuali, solo un intervento deciso delle due massimi istituzioni che voi rappresentate, la Regione Campania e il Ministero delle Infrastrutture, può determinare condizioni per uscire dall’impasse. Non è questa la sede per entrare nei dettagli di ordine tecnico-giuridico che potrebbero consentirlo, ma Vi chiedo la convocazione in tempi relativamente brevi di un Tavolo inter-istituzionale con Ministero e Regione Campania: l’unico modo per evitare una debacle amministrativa, tecnica e dunque politica è l’intervento ai massimi livelli e tramite un accordo, al di là del colore politico, tra le sfere di vertice direttamente coinvolte nella vicenda. Sono sicuro che voi comprendiate che è necessario operare subito in questo senso. In caso contrario difficilmente qualcuno potrà dirsi esente da colpe”, conclude il sindaco Mastella.  

Fonderie Pisano, Forte (Salute e Vita) critica il tavolo in programma lunedì

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«Il tavolo tecnico convocato per lunedì 9 giugno al Comune di Salerno è l’ennesima messa in scena politica. Un tavolo che, nato qualche anno fa senza mai produrre risultati concreti, si ritrova oggi solo per dare un segnale di facciata dopo la durissima condanna inflitta all’Italia dalla Corte Europea dei Diritti Umani. Questo tavolo, di tecnico, non ha nulla: mancano infatti i due attori centrali della vicenda – la Fonderia Pisano e i cittadini, rappresentati dall’associazione Salute e Vitae questo lo rende, di fatto, un’operazione vuota, destinata a gettare fumo negli occhi, a perdere tempo giocando sulla pelle di morti e ammalati».
Così Lorenzo Forte, presidente dell’associazione “Salute e Vita”, primo firmatario del ricorso accolto a Strasburgo, interviene in merito alla convocazione del tavolo tecnico sulla questione delle fonderie Pisano voluto dal sindaco Vincenzo Napoli e promosso dal presidente della Commissione Ambiente e Cultura del Comune, Arturo Iabnnelli.

«Siederanno attorno a quel tavolo – prosegue Forteproprio quei soggetti che la sentenza della Corte ha di fatto ritenuto responsabili di non aver agito per fermare la tragedia ambientale e sanitaria in atto nella Valle dell’Irno. È paradossale, se non ridicolo. Ma a Salerno siamo ormai abituati a questa politica, con la p minuscola, fatta di propaganda e tatticismi che preferisce la retorica verbale e il dolce far nulla pratico all’agire tempestivo e responsabile nell’interesse esclusivo del territorio, della salute dei suoi abitanti».

Forte ricorda come già nel 2017 lo studio Spes – realizzato sulla popolazione residente – e la successiva relazione finale del 2020 abbiano dimostrato «che nel sangue di 400 cittadini, residenti entro un raggio di tre chilometri dalla ciminiera principale delle Pisano, si riscontravano livelli di mercurio cinque volte superiori alla media regionale, insieme a metalli pesanti che potrebbero provocare patologie gravissime come Parkinson, Alzheimer e vari tipi di tumore. Cosa è stato fatto da allora? Nulla».

Nel mirino dell’associazione innanzitutto la Regione Campania: «Da un lato ha riconosciuto ufficialmente che la fonderia inquina e che quindi va chiusa, come sottolineato in una dichiarazione pubblica del governatore De Luca, dall’altro invece le ha concesso una nuova Aia per altri dodici anni». Presa di posizione dura e perentoria anche nei confronti dell’Arpac perché «continua a utilizzare parametri da zona industriale per i rilevamenti mentre l’area è residenziale e commerciale dal 2006, da quasi vent’anni».

«La verità – conclude Forteè che questo tavolo nasce per perdere tempo. È fumo negli occhi, una melina politica e istituzionale, una vergogna indegna nei confronti dei cittadini che in questi anni hanno sofferto, si sono ammalati, sono morti. Se davvero si vuole risolvere questa tragedia si convochi chi l’ha causata: i rappresentanti delle Fonderie Pisano. E si parta da chi l’ha combattuta fin dall’inizio: i cittadini e l’associazione Salute e Vita».

Comportamenti illeciti durante l’affidamento: scatta la misura cautelare

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Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Avellino hanno dato esecuzione al decreto del Magistrato di Sorveglianza di Avellino di sospensione della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali e contestuale ordine di accompagnamento in Istituto di pena nei confronti di un 38enne avellinese, gravato da precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti e contro il patrimonio, già destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

In particolare, il predetto, attualmente sottoposto alla misura provvisoria dell’affidamento in prova ai servizi sociali, poneva in essere comportamenti illeciti tali da determinare la revoca della misura e il contestuale accompagnamento in Istituto di pena.

Il predetto, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale “A. Graziano” di Avellino.

VIDEO/ Conferenza Unesco a Napoli, oltre la narrazione ci sono le sferzate delle associazioni

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Organizzazione riuscita, delegazioni straniere entusiaste. Ma sono comitati e associazioni locali l’altra faccia della conferenza Unesco a Napoli. Ai margini della vetrina, oltre la narrazione ufficiale. “Restano purtroppo i tanti problemi irrisolti” spiega Antonio Pariante, presidente del comitato civico di Portosalvo, nonché componente del Comitato tecnico-scientifico per la redazione del nuovo “Piano di gestione del Centro Storico”. Ad esempio, “i graffiti sul 90 per cento dei monumenti; l’invasione dei fast food; dei b&b”. E ancora: “Il grave degrado delle chiese, dei palazzi e delle fontane storiche”. E non ultimo il fenomeno della gentrificazione, “che sta alterando l’identità e il tessuto culturale della città ormai completamente stravolto“. Certo, Pariante sottolinea il “grande successo” della tre giorni Unesco, a Castel Capuano. Anzi, “già si lancia l’appuntamento per la terza edizione”. E però, insieme al “fastoso evento”, c’è stato il “grave degrado del sito Unesco più grande e più importante d’Europa”. Insomma: “Luci e ombre”.

Non maschera delusione neppure Fabrizio Capuano, presidente di Compagni di viaggio Odv, e consigliere del direttivo della Consulta delle associazioni alla Municipalità 1. “L’amministrazione comunale di Napoli – premette – si è distinta negli ultimi 12 mesi per aver avviato un confronto articolato con organizzazioni no-profit operanti nei quartieri della citta patrimonio Unesco, al fine di recepire i bisogni dei cittadini ed avviare un percorso reale di cooperazione“. In tale quadro, “il summit sarebbe stata una buona occasione per dare risalto a questa nuova metodologia di governo del bene pubblico”. Capuano dice: “Peccato non averla colta”. E c’è poi chi appunta le critiche su ambiti specifici. “Alla conferenza sui centri storici Unesco – sostiene Francesco Marino, presidente del Wwf Napoli – è mancata l’ attenzione agli spazi verdi sia come giardini storici che come semplici spazi verdi“. L’associazione ambientalista rileva che “le aree pubbliche verdi sono indispensabili per la salute e l’aggregazione sociale delle comunità residenti”.

Una lunga riflessione è operata inoltre da Bona Mustilli, vicepresidente dell’associazione Progetto Napoli, ma anche militante della Lega. Da evidenziare, infatti, è come le criticità affondino le radici nel tempo. Il centro storico di Napoli è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco nel 1995. Nell’arco di un trentennio, le associazioni considerano tante le occasioni mancate. “Si sono persi molti fondi e – ricorda Mustilli – non si riesce ad avere alcuna notizia sul Nuovo Piano di Gestione, che l’ Unesco ci ha richiesto lo scorso anno durante la manifestazione a Palazzo Reale”. In mezzo rimangono parecchie problematiche irrisolte. Perfino aumentate, col passare degli anni. Basti pensare al 2024, quando Napoli è stata visitata da oltre 14 milioni e mezzo di turisti. Una media di più di un milione al mese. “È un dato impressionante che – sostiene l’esponente di Progetto Napoli – invita a riflettere: la città accoglie ogni mese più turisti di quanti siano i suoi abitanti, pur avendo una qualità della vita che ci colloca al penultimo posto delle classifiche nazionali”. Insomma, la pressione turistica amplifica i problemi della città. “E qui – rammenta Mustilli – già si fatica a garantire servizi essenziali ai propri cittadini, e si vive in equilibrio precario”.

È chiaro: tutto questo da un lato porta un importante contributo all’economia locale, dall’altro genera nuove emergenze. E all’amministrazione cittadina, le realtà civiche chiedono di promuovere un turismo sostenibile. Un’aspettativa non certo soddisfatta, al momento. La lista delle richieste ormai è nota. “Bisogna regolare gli affitti brevi – afferma Mustilli -, limitando il numero di alloggi ad essi destinati e introducendo norme più stringenti per contrastare il fenomeno degli affittacamere abusivi”. Oltre a ciò, “si deve investire nella mobilità sostenibile, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici, ovviamente provvedendo a renderli più efficienti”. In poche parole, c’è bisogno di “investimenti in infrastrutture sostenibili, capaci di migliorare la qualità della vita per tutti: residenti e visitatori“. Un’aspirazione ritenuta indifferibile. “Per il Centro storico di Napoli serve un cambio di passo” sintetizza Mustilli. E l’attesa si prolunga.

Condannata in primo grado per spaccio di monete false: la Corte d’Appello ribalta la sentenza

La zecca clandestina scoperta dalla Guardia di Finanza di Aversa e dai Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma che hanno fatto irruzione all'interno dell'autorimessa di una villa isolata, nelle campagne di Gallicano, adibita a vera e propria zecca clandestina per la coniazione di monete Euro false di ottima fattura, 19 gennaio 2013.
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Con una decisione che ribalta completamente il giudizio di primo grado, la Corte d’Appello di Napoli ha assolto Vincenzina Taddeo, 56 anni, originaria di San Giorgio del Sannio, che era stata precedentemente condannata a un anno di reclusione per il reato di spaccio di monete false.

L’assoluzione è arrivata a seguito dell’accoglimento delle tesi difensive sostenute con determinazione dall’avvocato Vittorio Fucci. L’imputata, già nota alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, era stata riconosciuta colpevole in primo grado, ma la sentenza è stata completamente riformata in appello. Il collegio giudicante ha ritenuto fondate le argomentazioni della difesa, che hanno messo in discussione gli elementi probatori raccolti in fase istruttoria e la reale responsabilità della Taddeo nel presunto spaccio di valuta contraffatta sul territorio italiano. 

Asia, raccolta vetro: prossimo ritiro lunedì 16 giugno

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L’Asia ricorda ai cittadini che, in virtù della ordinanza sindacale n.145 dell’11 aprile scorso, la raccolta del vetro per le utenze domestiche servite dal ‘porta a porta’ sarà effettuata una volta ogni due settimane. Di conseguenza, gli operatori ecologici non passeranno per ritirare il rifiuto lunedì prossimo, 9 giugno. I carrellati ed i secchielli verranno svuotati, invece, lunedì 16 giugno. E così a seguire, a cadenza quindicennale.

Non cambia il conferimento/esposizione che dovrà essere effettuato: per i residenti della zona A (Ponticelli, Capodimonte, Cretarossa, Pacevecchia, Mellusi/Atlantici, Fontanelle/Via Avellino, Centro storico) la domenica sera, dalle ore 20 alle 24, e per i residenti della zona B (rione Ferrovia e Libertà) il lunedì mattina, dalle ore 12,30 alle 14,30. Per tutti vale il divieto di depositare il vetro all’interno di sacchi di plastica o di carta. Restano immutati giorni, modalità e orari di esposizione per le altre frazioni di rifiuto (organico, secco, plastica e carta).

L’Asia ricorda che tali modifiche non riguardano le utenze non domestiche per le quali il servizio di ritiro del vetro sarà effettuato ogni settimana.

Per maggiori informazioni l’Azienda invita i cittadini a visionare il nuovo calendario disponibile al link 1121_Calendario_Raccolta_Vetro_2025 (1).pdf.

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