Home Blog Pagina 30

Operazione antimafia, Carabinieri sequestrano immobile del clan Mallardo

Tempo di lettura: < 1 minuto

Operazione antimafia dei carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. A seguito di complesse indagini coordinate dall’autorità giudiziaria i militari hanno eseguito un sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Napoli, Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione, di un immobile a Qualiano in via Luigi Pirandello 1.
Il fabbricato, dal valore di 200mila euro, era nella disponibilità di un esponente del clan Mallardo, storicamente operante a Giugliano in Campania e in diversi centri dell’area nord della provincia di Napoli.

Spacca finestra e lancia felpa incendiata in casa della compagna

Tempo di lettura: < 1 minuto

Spacca una finestra e lancia una felpa incendiata nella casa della compagna: è accaduto a Napoli dove un 41enne di origini ucraine è stato arrestato.
Una lite furiosa in un appartamento di Santa Lucia ed è scattata la telefonata alla centrale operativa 112. I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono arrivati in pochi istanti e hanno ricostruito quanto successo. L’uomo aveva discusso con la compagna, è uscito dall’abitazione e prima di allontanarsi ha infranto il vetro di una finestra. All’interno ha lanciato una felpa a cui aveva dato fuoco. Il 41enne è ora in camera di sicurezza e dovrà rispondere di maltrattamenti e danneggiamento aggravato. La donna non è rimasta ferita.

Blitz antidroga tra Caserta, Napoli e Benevento: scoperta raffineria a San Felice a Cancello, 10 arresti

Tempo di lettura: 2 minuti

Nelle prime ore della mattinata odierna, nelle province di Caserta e Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Maddaloni hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 soggetti (tutti di nazionalità italiana) ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e hashish e di detenzione ai fini di spaccio, in concorso, di stupefacenti.

Le indagini, svolte dal personale del Nucleo Operativo della citata Compagnia dal maggio del 2022 al gennaio 2023, hanno consentito, anche attraverso l’espletamento di attività tecniche, di disvelare l’esistenza di un gruppo criminale dedito al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con base operativa nel comune di San Felice a Cancello (CE).

Dalle attività di indagini svolte è emerso un giro d’affari del gruppo criminale in centinaia di migliaia di euro ed è stato possibili ricostruire il percorso degli stupefacenti che, approvvigionati dal gruppo criminale nell’area Nord di Napoli, venivano poi destinati principalmente alle piazze di spaccio di San Felice a Cancello dove, nella frazione talanico, i carabinieri hanno scoperto un appartamento adibito a “raffineria” per il narcotico oltre a diversi box utilizzati per lo stoccaggio delle varie tipologie di stupefacenti che venivano ceduti anche fuori provincia e in particolare nei centri di Napoli e Benevento.

I provvedimenti cautelari eseguiti sono misure disposte in sede di indagini preliminari, avverso le quali sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Gruppo consiliare Nuova Cusano: “Condanna ferma a gesti vigliacchi e inaccettabili”

Tempo di lettura: 2 minuti

Il gruppo consiliare di opposizione “Nuova Cusano” esprime profondo sdegno e ferma condanna per i gravi episodi denunciati dal Sindaco, che hanno provocato danni all’ospedale da campo allestito in occasione della Sagra dei Funghi e all’autovettura personale del primo cittadino.

Si tratta di atti vili e inaccettabili, estranei al confronto civile e alla vita democratica della comunità. Il dissenso e le opinioni diverse – come ha ricordato lo stesso Sindaco – sono legittimi, soprattutto quando riguardano manifestazioni di grande rilevanza come la Sagra dei Funghi, ma devono sempre esprimersi nel rispetto reciproco. Trasformare un dibattito in aggressione, insulti o danneggiamenti significa oltrepassare una soglia che nessuna comunità può tollerare.

Qualsiasi sia la ragione o l’origine di questi episodi – tenendo conto che, nei giorni della Sagra, il paese ospita migliaia di visitatori provenienti da tutta la regione – nulla può giustificare la violenza o il danneggiamento di beni comuni e privati. Alcuni obiettivi colpiti hanno un significato particolare per la comunità; al di là delle cause o delle intenzioni, tali comportamenti vanno sempre condannati senza riserve.

Colpire un bene comune, come l’ospedale da campo, significa offendere l’intera cittadinanza e i valori che esso rappresenta. Il danneggiamento dell’autovettura del Sindaco rappresenta un gesto grave che colpisce la persona e, simbolicamente, le istituzioni e la comunità stessa. A lui esprimiamo piena solidarietà umana e istituzionale.

Oltre a questi episodi, siamo venuti a conoscenza di cittadini le cui parti esterne di proprietà hanno subito danni o atti vandalici durante i giorni della Sagra; anche se di lieve entità, questi episodi meritano attenzione e protezione.

Cusano Mutri deve reagire con compattezza e responsabilità, isolando ogni forma di violenza da qualunque provenienza e riaffermando i valori di rispetto, solidarietà e dialogo che da sempre caratterizzano la nostra comunità.

La Sagra dei Funghi, come ogni altra iniziativa del paese, deve restare un momento di incontro, festa e crescita collettiva: nessuna tensione può giustificare gesti che offendono l’intera comunità, anche se l’organizzazione o le aspettative non corrispondono pienamente alle proprie volontà.

 

Guardia di Finanza, sequestrati migliaia di prodotti contraffatti

Tempo di lettura: 2 minuti

Nei giorni scorsi, nell’ambito di un’intensificazione delle attività di contrasto ai traffici illeciti, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno scoperto una villetta, sita a Castel Volturno, interamente adibita a deposito di merce contraffatta, sequestrando 11.748 prodotti contraffatti e denunciando
all’Autorità Giudiziaria il responsabile dell’illecita attività, un 30enne napoletano, per contraffazione e ricettazione.
In particolare, i “Baschi Verdi” di Aversa, a seguito di una capillare attività di osservazione e controllo economico del territorio, hanno individuato il soggetto che, con fare circospetto, movimentava dei pacchi all’interno e nei pressi del suddetto fabbricato.
La successiva perquisizione dell’abitazione ha consentito di rinvenire articoli di moda tra calzature, abbigliamento ed accessori tra i più rinomati brand di lusso, tra i quali “Burberry”, “Dior”, “Dolce e Gabbana”, “Fendi”, “Gucci”, “Louis Vuitton”, “Prada”, “Valentino” e “Versace” che, per tipo di tessuto, foggia ed etichette, risultavano del tutto simili a quelli originali, già confezionati e pronti per la vendita.
Un vero e proprio “deposito del falso” apparso subito ai finanzieri, grazie anche all’analisi del packaging, visibilmente difforme da quello originale, nonché alla verifica dei codici QR che, diversamente dai prodotti autentici, non reindirizzavano ai siti web ufficiali delle note case produttrici.
Qualora immessa sul mercato, la merce illegale avrebbe fruttato oltre 300.000,00 euro, considerati i prezzi praticati, molti dei quali di largo consumo e sponsorizzati anche su piattaforme on-line come tendenze del momento.
L’attività svolta dai militari della Compagnia Pronto Impiego di Aversa si inquadra nella più ampia azione condotta dal Corpo a tutela della collettività: contrastare la diffusione di prodotti contraffatti e non conformi rispetto agli standard normativi di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

Sequestrata discarica abusiva con rifiuti speciali

Tempo di lettura: 2 minuti

Sequestrata una discarica abusiva a Roccadaspide, in provincia di Salerno, dove erano stoccate tonnellate di rifiuti speciali provenienti da fuori regione. La scoperta nella frazione Fonte durante un’attività di controllo del territorio condotta dal Comando della Polizia Municipale.
Gli agenti, insospettiti da un autocarro che si dirigeva verso un’area isolata, hanno seguito a distanza il mezzo, fino a un piazzale adiacente a un capannone apparentemente inattivo. Dagli accertamenti è emersa la presenza di ingenti quantità di materiali considerati rifiuti speciali, depositati sia all’interno del fabbricato che nello spazio antistante, dove il veicolo stava per scaricare il contenuto trasportato. L’impresa coinvolta non ha fornito alcuna autorizzazione relativa alla movimentazione e gestione dei materiali rinvenuti. Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro dell’intera area, del mezzo e del carico. Sul posto è stato identificato un uomo di 50 anni, residente in provincia di Napoli, ritenuto il presunto responsabile dell’attività illecita, e segnalato all’autorità giudiziaria.
Secondo quanto emerso, il sito veniva utilizzato come punto di transito per rifiuti provenienti da altre regioni, poi destinati ad aree al momento sconosciute. Il sequestro è stato confermato dalla Procura della Repubblica, che ha acquisito tutta la documentazione e avviato le indagini. L’operazione si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di controllo e contrasto alle violazioni ambientali avviato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gabriele Iuliano, anche grazie al recente potenziamento dell’organico della Polizia Municipale. Altre irregolarità ambientali erano già state riscontrate nei mesi scorsi, oggetto di analoghe segnalazioni all’autorità competente.

Immagine di repertorio

Migranti, la mega truffa sui Centri di accoglienza: quartier generale a Castel San Giorgio

Tempo di lettura: 2 minuti

Concussione nei confronti di richiedenti asilo, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata in danno dello Stato e numerose false attestazioni in atti pubblici. Sono i reati a carico di cinque indagati, amministratori e collaboratori di una cooperativa sociale, la Desy, operante nell’accoglienza dei migranti, con sede legale a Castel San Giorgio (Salerno).
Questa mattina i carabinieri del Nas di Firenze, con l’ausilio dei colleghi di Salerno, hanno eseguito misure cautelari personali a carico di cinque indagati, uno in carcere e quattro ai domiciliari, insieme al sequestro preventivo di beni per 720mila euro nei confronti della società. Le operazioni sono state svolte a Mercato San Severino, Roccapiemonte, e Castel San Giorgio, in provincia di Salerno. Le indagini sono partite nel dicembre 2023, in seguito all’ispezione di un Centro di accoglienza straordinario per richiedenti asilo a San Marcello Piteglio (Pistoia), dove erano state segnalate presunte irregolarità igienico sanitarie. Il 19 dicembre 2023 il Cas, in quel periodo gestito da un’altra società, fu sgomberato. Le verifiche, anche attraverso le dichiarazioni degli ospiti della struttura, hanno fatto emergere una quasi totale assenza di fornitura di beni e servizi da parte della cooperativa, con una sorta di “abbandono” dei richiedenti asilo, ospitati in una struttura sprovvista di riscaldamento e acqua calda, oltre che, in talune circostanze, anche di energia elettrica. La società attestava alla prefettura di Pistoia, con conseguente richiesta di pagamento del servizio, molteplici prestazioni che non venivano eseguite. Alle proteste degli ospiti sarebbero seguiti alcuni episodi di concussione da parte di dipendenti e collaboratori della Desy, arrivando a minacciarli per far firmare i “fogli presenza” in maniera che attestassero la regolare fornitura del servizio. Da ulteriori approfondimenti è emerso che Desy risultava gestire, o aver gestito, altri Cas sul territorio nazionale, in particolare nelle province di Salerno, Avellino, Pavia e Arezzo. La completa analisi delle fatture presentate alle prefetture ha permesso di rilevare che, nel periodo 2022-2024 la Desy aveva percepito complessivamente oltre 1,2 milioni di euro. 

Irpinia blindata: posti di blocco, arresti e sequestri nei comuni più sensibili

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, in linea con le direttive del Prefetto, Dr.ssa Rossana Riflesso, nelle ultime settimane ha ulteriormente rafforzato i servizi di controllo del territorio, con particolare attenzione ai comuni della Valle dell’Irno e della Valle del Sabato. Le attività, condotte sia nelle ore diurne che notturne, mirano a prevenire i reati e garantire un pronto intervento in caso di necessità.

Le operazioni, coordinate dalla Compagnia Carabinieri di Solofra con il supporto della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del 10° Reggimento Carabinieri Campania, hanno previsto numerosi posti di controllo, perquisizioni personali e veicolari e una costante vigilanza nelle aree considerate più sensibili, assicurando così un presidio capillare del territorio.

In questi ultimi giorni i militari dell’Arma hanno controllato centinaia di veicoli e automobilisti, elevando sanzioni per gravi infrazioni al Codice della Strada. A Serino un 40enne proveniente dal napoletano, già noto alle Forze dell’Ordine e sorpreso in atteggiamento sospetto nei pressi di abitazioni isolate, è stato proposto per l’emissione del Foglio di Via Obbligatorio, non avendo fornito valide motivazioni circa la sua presenza in zona.

Parallelamente è proseguita l’attività di contrasto ai reati in materia di stupefacenti: nel solofrano e montorese, i Carabinieri hanno intensificato i controlli nelle aree note per il consumo e lo spaccio di droga. Sette persone sono state segnalate alla competente Autorità Amministrativa poiché trovate in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana, detenute per uso personale. Complessivamente sono stati sequestrati circa 16 grammi di sostanze stupefacenti.

Nel medesimo contesto operativo, sono state eseguite tre misure cautelari, traendo in arresto altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione eversiva, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, violazione degli obblighi di assistenza familiare e resistenza a pubblico ufficiale, commessi negli anni scorsi.

L’Arma rinnova l’invito alla cittadinanza a collaborare segnalando tempestivamente al 112 ogni situazione sospetta, soprattutto in caso di assenza dei proprietari dalle abitazioni. L’attenzione contro i reati predatori resta alta e i controlli continueranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio provinciale.

Migranti senza cibo e servizi: la Desy sotto accusa anche in Irpinia

Tempo di lettura: 2 minuti

Un sistema di mala gestione dei centri di accoglienza per richiedenti asilo, fatto di truffe allo Stato, false attestazioni e condizioni di vita disumane per i migranti ospitati. È quanto emerso dall’operazione condotta dai Carabinieri del NAS di Firenze, coordinati dalla Procura di Pistoia, che nella mattinata di ieri hanno eseguito cinque misure cautelari e il sequestro preventivo di beni per oltre 720mila euro nei confronti della Cooperativa Sociale Desy, con sede a Castel San Giorgio (Salerno).

Le indagini, iniziate nel 2023 dopo un’ispezione al CAS “ex Hotel Giardini” di San Marcello Piteglio (Pistoia), hanno portato alla luce carenze igienico-sanitarie gravissime: strutture sporche e malsane, assenza di acqua calda, riscaldamento e persino di cibo per giorni interi. Ai migranti non venivano forniti i servizi previsti dalla convenzione – dall’assistenza sanitaria al “pocket money” – mentre la società presentava fatture gonfiate e duplicate alle Prefetture.

Dalle intercettazioni e dalle testimonianze raccolte è emerso anche un clima di minacce e ricatti: i richiedenti asilo sarebbero stati costretti a firmare registri falsi per attestare l’erogazione di servizi mai ricevuti, pena l’espulsione dal centro o il taglio delle poche derrate alimentari.

Il sistema fraudolento non si limitava a Pistoia ma riguardava anche strutture in Salerno, Avellino, Pavia e Arezzo, inclusi centri per minori stranieri non accompagnati. Secondo gli inquirenti, tra il 2022 e il 2024 la Desy avrebbe incassato oltre 1,2 milioni di euro di fondi pubblici. Gli indagati restano innocenti fino a eventuale sentenza definitiva, ma per la magistratura il quadro è chiaro: un “business dell’accoglienza” fondato su speculazioni economiche, a danno dei migranti e della collettività.

Paupisi, Antonia lotta per la vita: le sue condizioni

Tempo di lettura: < 1 minuto

“La paziente è stata operata per un trauma cranico severo con multiple fratture. La principale criticità al momento è rappresentata dall’esteso edema cerebrale” ha dichiarato Fulvio Aloj, Direttore Sanitario IRCCS Neuromed, dove è attualmente ricoverata in prognosi riservata Antonia Natalia, la 16enne trovata in fin di vita nell’auto del padre, Salvatore Ocone, l’uomo arrestato per aver ucciso la moglie e il figlio 15enne. L’intervento chirurgico, eseguito durante la notte dall’equipe di neurochirurgia dell’Ircc per un grave trauma cranico, è durato diverse ore, e in particolare “ha riguardato
la rimozione di frammenti ossei e di una parte significativa della teca cranica” spiega Aloj.”Sarà necessario attendere alcuni giorni affinché questo cervello rigonfio si riduca, per poter successivamente valutare le condizioni neurologiche della ragazza. Speriamo bene”. 

- Pubblicità -



ARTICOLI IN PRIMO PIANO

Operai feriti a Pomigliano, le condizioni restano stazionarie

0
Sono stazionarie le condizioni dei tre operai, due ucraini ed un moldavo - tutti regolari in Italia - rimasti feriti nell'incidente sul lavoro avvenuto...

ULTIMI VIDEO-ARTICOLI