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Ufficiale: Dimas è un nuovo giocatore della Sandro Abate

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L’Asd Sandro Abate Five Soccer comunica di aver acquisito per la stagione 2025-2026 il diritto alle prestazioni sportive di Edimar Antônio Oliveira Dos Santos conosciuto da tutti con il nome Dimas, classe 1986, laterale, nato in Brasile. 

Dimas è tra i più forti e famosi calcettisti al mondo, segni particolari: tecnica, carisma, classe. Ha iniziato la carriera in Brasile nel Banespa poi Jaraguà Futsal e Ulbra. Una breve parentesi in Spagna con Interviù Fadesa prima di approdare nel campionato italiano al Napoli e successivamente alla Lazio dove ha giocato per cinque stagioni. In carriera ha indossato le maglie del Concordiense, Joaçaba Futsal, Assoeva e Mantova. Il nome di Dimas però è legato alla Città Eterna, per quattro campionati è stato all’Olimpus Roma e poi lo scorso anno alla Roma 1927, trascinatore e capitano della formazione capitolina. Con la nazionale brasiliana ha vinto il Campionato sudamericano Under 20.     

“Sono felice di essere alla Sandro Abate – spiega Dimas – ringrazio il Club per avermi cercato e voluto. Voglio far bene e sono qui per vincere e regalare tante emozioni ai nostri tifosi. Ho giocato al Pala Del Mauro da avversario, è bellissima la carica dei nostri tifosi, insieme vivremo un grande campionato”.

Santillo (M5s): “Quattro milioni per il raddoppio della tangenziale di Caserta”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 23-05-2014 Roma Chiusura della campagna elettorale per le elezioni europee del Movimento 5 Stelle a Piazza San Giovanni Nella foto la Piazza Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 23-05-2014 Roma (Italy) Closure of the electoral campaign for the European elections of Movement 5 Stars in Piazza San Giovanni In the photo the Square
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Ho sottoscritto con convinzione l’emendamento appena approvato del collega della maggioranza Giampiero Zinzi che prevede 4 milioni di euro per il 2025 destinati al progetto di fattibilità per il raddoppio della tangenziale di Caserta. Questa iniziativa prosegue l’impegno che porto avanti dalla scorsa legislatura per affrontare la drammatica situazione della variante Anas di Caserta, tristemente nota come una strada della morte”. Così, in una nota, Agostino Santillo, parlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Il mio impegno ha radici dolorose, su questa strada hanno perso la vita molte persone, tanti giovani, tragedie che mi hanno spinto a trasformare il dolore in azione attraverso un’intensa attività parlamentare che ha portato l’Anas anche ad intraprendere degli interventi, ma purtroppo non in maniera sufficientemente incisiva – spiega – La realizzazione del raddoppio delle corsie della tangenziale con la costruzione di una seconda corsia per senso di marcia della SS 700 della Reggia di Caserta è quindi un obiettivo comune prioritario per garantire la sicurezza dei tanti automobilisti che ogni giorno percorrono questa importantissima arteria cruciale per la mobilità. Questo intervento rappresenta una risposta concreta ai problemi relativi alla tangenziale e si inserisce negli obiettivi europei di riduzione delle vittime della strada. Saremo sempre pronti a supportare iniziative concrete affinché la variante Anas di Caserta venga finalmente resa sicura. Trasformare una strada che ha mietuto troppe vittime in un’infrastruttura sicura è un dovere morale verso tutti i cittadini che quotidianamente la utilizzano”. “Continueremo a vigilare affinché questi fondi vengano utilizzati efficacemente, perché la sicurezza stradale non può più aspettare”, conclude il deputato casertano.

Abusi sessuali su prostituta, 22enne nipote dei capiclan arrestato

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È accusato di aver abusato sessualmente di una prostituta il 22enne Ivan Belforte, nipote di Domenico e Salvatore Belforte, dei capi dell’omonimo clan camorristico attivo a Marcianise e nei comuni limitrofi, arrestato dalla polizia su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord e nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.
Il 22enne, cui sono stati contestati i reati di violenza sessuale, violenza privata e lesioni, tutti aggravati dal metodo mafioso, è stato posto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. I fatti sono avvenuti a marzo a San Marco Evangelista. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile di Caserta, Belforte jr avrebbe consumato prima un rapporto a pagamento con la prostituta, per poi costringerla ad avere un rapporto con la forza, usando per questo il proprio nome di peso negli affari criminali del territorio. La donna, straniera, ha reagito chiamando subito le forze dell’ordine. Belforte jr è fuggito, lasciando però il proprio telefono nell’autovettura della vittima. Il 22enne è quindi tornato dalla donna pretendendo la restituzione del cellulare e l’ha colpita violentemente con schiaffi a pugni provocandole un trauma contusivo al volto; Belforte ha quindi nuovamente minacciato la ragazza, alludendo al possesso di una pistola, per dissuaderla dallo sporgere denuncia. Belforte jr ha precedenti per estorsione, rapina e reati legati a stupefacenti.

Abusivismo edilizio e occupazione del demanio: operazione lungo il Litorale Domitio

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Nell’ambito delle attività di contrasto all’abusivismo edilizio e all’illecita occupazione del demanio marittimo lungo il Litorale Domitio, la Guardia Costiera – congiuntamente alle altre Forze di Polizia territoriali – ha eseguito nei giorni scorsi un’importante operazione finalizzata alla tutela del paesaggio, dell’ambiente e del territorio costiero.
I Militari hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla Procura della Repubblica di S. Maria C.V., e convalidato dal GIP in data odierna, riguardante un’area di circa 14.000 metri quadrati, in parte ricadente sul demanio marittimo e in parte su suolo privato, illecitamente occupata in assenza di qualsivoglia titolo abilitativo.
All’interno dell’area demaniale era stata allestita una vera e propria struttura ricettiva stagionale, con moduli prefabbricati, piazzole attrezzate per la sosta camper, allacci idrici ed elettrici, oltre a opere di ingegneria costiera. Sulla porzione privata, invece, erano state realizzate opere edilizie e interventi di lottizzazione abusiva, in violazione dell’art. 30 del D.P.R. 380/2001, che punisce la suddivisione abusiva del territorio in lotti edificabili senza autorizzazione.
L’attività investigativa ha permesso di accertare gravi violazioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica, tra cui:
l’occupazione abusiva del demanio marittimo;
la realizzazione di una lottizzazione abusiva;
la totale assenza delle prescritte autorizzazioni per lo scarico dei reflui.
A conclusione dell’operazione, l’intera area è stata liberata dagli occupanti e posta sotto sequestro preventivo, al fine di impedire la prosecuzione delle condotte illecite e garantire la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e del paesaggio costiero.
Due soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per l’abusiva occupazione di aree demaniali marittime e per la realizzazione di opere in assenza delle necessarie autorizzazioni demaniali, edilizie e paesaggistiche.
L’operazione è frutto di un’azione sinergica che ha visto impegnati:
Ufficio Circ.le Marittimo di Pozzuoli con gli Uffici di Mondragone e Castelvolturno;
il Nucleo Investigativo della Guardia Costiera di Napoli,
la Guardia di Finanza – Compagnia di Mondragone,
la Polizia di Stato – Commissariato di Castel Volturno,
la Polizia Locale del Comune di Mondragone.
L’attività odierna si inserisce in un più ampio piano operativo di contrasto all’illegalità e all’abusivismo edilizio e ambientale che colpisce il patrimonio demaniale marittimo. Tali azioni, coordinate dalla Guardia Costiera e svolte in sinergia con le forze di polizia presenti sul territorio, saranno ulteriormente intensificate nei prossimi mesi, con l’obiettivo di prevenire e reprimere ogni forma di aggressione al territorio, tutelando in modo concreto la legalità, l’ambiente e il paesaggio costiero.

Via Saragat, riunione a Palazzo Mosti: a inizio ottobre via i lavori per eliminare umidità in risalita e problemi alle fogne

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Il sindaco Clemente Mastella e l’assessore alle Politiche abitative Molly Chiusolo hanno coordinato stamane, in sala Giunta a Palazzo Mosti, una riunione operativa sui lavori da realizzarsi presso gli alloggi di via Saragat.
Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato dirigenti dell’Acer e una delegazione di condomini, è emersa una notizia positiva: all’inizio di ottobre prenderanno il via le opere che con un sistema di drenaggio elimineranno, prima dell’inizio del prossimo inverno, i problemi relativi all’umidità in risalita e al sistema fognario. I tecnici dell’Acer stimano, infatti, che le opere possano essere completate in sessanta giorni. 
E’ stato affrontato successivamente il problema della copertura e del cappotto termico e dei giunti termici ed è stata concordata una linea comune che attraverso una cooperazione fattiva tra amministratori di condominio e Acer possa consentire anche la realizzazione di questi ulteriori, importanti opere. 

San Lorenzo Maggiore: carri di grano e tanta devozione alla Madonna della Strada

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Domenica scorsa è stato il grande giorno per la festività in onore a Maria Santissima della Strada che si sta celebrando presso il Santuario della Piana di San Lorenzo Maggiore. Festeggiamenti tanto sentiti non solo alla contrada Piana ma in tutti i paesi limitrofi. Tornando all’appuntamento di domenica c’è stato il momento tanto atteso in devozione alla Madonna della Strada con la benedizione dei carri di grano che sono giunti da San Lorenzo Maggiore ma anche da altri paesi vicini. Ogni carro è stato accompagnato da un componente del comitato festa e dalla banda musicale lungo la strada verso il Santuario. Ad accoglierli il parroco don Leucio e i sindaci di San Lorenzo Maggiore, Casalduni e Paupisi. Le composizioni di grano allestite su rimorchi agricoli trainati da trattori hanno sfilato fino a fermarsi, l’uno accanto all’altro, nel piazzale antistante al convento.

I carri sono un’offerta delle famiglie di agricoltori – spiegano i membri del Comitato festa –Si tratta di un ringraziamento alla Vergine per il raccolto, ma anche di una richiesta di intercessione per un buon raccolto venturo. Tanti i giovani sui carri, insieme ai nonni o ai genitori…e quest’anno quello che ha colpito tutti è stato vedere su un trattore Lorenzo, un bimbo di 6 mesi tenuto stretto dal papà. Quindi tradizione e devozione di generazione in generazione verso la Madonna della Strada. Una trasmissione di credenze, pratiche e valori da una generazione all’altra, con un forte elemento di fede e devozione religiosa. Tuttavia, la volontà di preservare e trasmettere il proprio patrimonio spirituale rimane un elemento fondamentale per molte famiglie della contrada Piana di San Lorenzo. 

Tutti questi carri – proseguono i membri del Comitato – oltre a trasportare grano e paglia, recano una sacra immagine della nostra Vergine”. Dopo la benedizione, i carri sono stati posizionati al lato del Santuario per la preparazione del covone per la trebbiatura che verrà compiuta venerdì 11 luglio, dalle ore 17:00, da una macchina d’epoca gentilmente offerta da Gaetano Nave. Un momento che richiama le antiche tradizioni rurali del territorio. Quindi la festa a Maria Santissima della Strada è una festa non solo della comunità di San Lorenzo M. ma anche delle realtà locali limitrofe. Infatti in questi giorni molti devoti stanno onorando la Madonna facendo la cosiddetta “Scala Santa”, una scalinata che conduce alla cripta della chiesa dove si può vedere il luogo del ritrovamento della Madonna.

Carabinieri incontrano 250 ragazzi dell’Oratorio Estivo: focus su truffe, bullismo e rischi della rete

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Proseguono le iniziative di prossimità dell’Arma dei Carabinieri, finalizzate alla diffusione della cultura della legalità e alla prevenzione dei fenomeni criminosi, con particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione.

Nella mattinata di ieri, ad Ariano Irpino, i Carabinieri della locale Stazione hanno incontrato circa 250 ragazzi, di età compresa tra i 6 e i 14 anni, nell’ambito dell’Oratorio Estivo “Madonna di Fatima”, svoltosi presso la chiesa omonima, alla presenza di circa 80 animatori e dei parroci.

Nel corso dell’incontro, tenuto con un linguaggio semplice e adatto all’età dei partecipanti, sono stati affrontati temi di grande attualità e impatto sociale: la prevenzione delle truffe (con particolare riferimento a quelle che si consumano online) il bullismo, il cyberbullismo e l’uso consapevole dei social network, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui rischi della rete e sull’importanza di un comportamento responsabile, rispettoso delle regole e degli altri.

Gli operatori dell’Arma hanno risposto alle domande dei ragazzi, creando un momento di dialogo costruttivo che ha suscitato interesse e partecipazione, contribuendo a rafforzare il rapporto di fiducia tra i giovani cittadini e le Istituzioni.

Tali iniziative, che proseguiranno anche nelle prossime settimane, si inseriscono nel più ampio programma dell’Arma dei Carabinieri volto a promuovere la sicurezza e la legalità sul territorio, attraverso una costante presenza e un dialogo diretto con la cittadinanza.

 

Carabinieri arrestano banda di trafficanti, ‘torturavano pusher’

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Ventotto persone sono state arrestate tra Roma, Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, L’Aquila, Latina e Pistoia dai carabinieri del Ros su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Roma per aver preso parte a una associazione criminale di marca ‘ndranghetista con base nella Capitale ma attiva su tutto il territorio nazionale. Secondo le accuse, che coinvolgono persone di nazionalità italiana e albanese, gli indagati avrebbero trafficato oltre 1 tonnellata di cocaina e 1.497 chili di hashish. Sarebbe emerso anche un episodio di tortura aggravata dal metodo mafioso, contestato a 4 indagati italiani, gravemente indiziati di avere privato della libertà personale uno spacciatore, cagionandogli sofferenze fisiche e un trauma psichico. Le torture venivano riprese con un telefonino e poi diffuse per generare terrore e omertà tra i pusher del quartiere periferico romano di San Basilio.
Il provvedimento eseguito oggi (‘Operazione Anemone’), disposto dal gip di Roma, si basa infatti sugli elementi già acquisiti dal Ros su un 57 enne calabrese, già precedentemente condannato in via definitiva per la violazione dell’art. 416 bis, perché ritenuto elemento apicale della locale di Volpiano (To), promanazione di quella di Platì (Rc). Il 57enne si era trasferito a Roma agli inizi degli anni 2000, e secondo le indagini avrebbe assunto il controllo dell’area di San Basilio, promuovendo la nascita di un’associazione composta, tra gli altri, anche dai tre figli, con legami stabili con una paritetica struttura criminale albanese, utilizzata per gli aspetti logistici e per lo smercio del narcotico in altre zone della Capitale. La cocaina veniva acquisita in Sud America e fatta giungere, tramite container in alcuni porti della Spagna, a Rotterdam (Olanda) e a quello di Gioia Tauro, anche sfruttando l’interazione con altri broker calabresi, per poi giungere sul mercato romano dove veniva smerciata al dettaglio.
Le indagini hanno fatto emergere l’uso da parte degli indagati di sofisticati sistemi criptofonici per le comunicazioni, che ottenevano tramite una centrale di smistamento a Roma che faceva capo a uno degli indagati, un 46enne albanese. Inoltre l’attività investigativa ha consentito di localizzare in Spagna 5 latitanti per reati in materia di stupefacenti. I carabinieri hanno sequestrato infine ingenti quantitativi di stupefacenti. 

VIDEO/ Piazza della Libertà, sogna De Luca sogna

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Sogna ragazzo sogna. E anche se non è più ragazzo, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca che per vent’anni come lui stesso ha confessato questa mattina ha sognato il nuovo fronte del mare di Salerno, continua a sfruttare la piazza sul mare più grande  d’Europa per alimentare i suoi sogni. L’ultimo lo ha raccontato a John Elkann che la scorsa settimana ha incontrato ad Amalfi per la presentazione in costiera amalfitana dell’ultimo modello della casa automobilistica  che ha scelto come nome proprio la località costiera salernitana.

Ho fatto vedere il video e gli ho detto il prossimo modello vienilo a presentare qua” ha raccontato De Luca oggi a margine della presentazione dei  concerti che restituiranno a Piazza della libertà la sua vocazione aggregativa. 

De Luca si è anche soffermato sull’esplosione turistica della Campania e su Salerno, pienamente integrata in questo flusso di arrivi,  ha invocato più turismo di qualità e meno di massa, accennando anche alla prossima edizione di Luci d’Artista e parlando di opere molto belle ed intriganti.

Dobbiamo essere adeguati – ha spiegato ai giornalisti il presidente De Luca – per l’accoglienza dobbiamo avere più posti letto ed in quelli che ci sono più qualità”.   

Aree interne del Fortore, Cirocco: “Cosa ha generato la strategia “montana” per le terre alte del Sannio?”

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“Le aree interne italiane affrontano una crisi di abitabilità che riguarda la vita quotidiana, le relazioni sociali, il diritto a una vita dignitosa.”così in una nota Rocco Cirocco, consigliere comunale di Molinara.

Oltre 13 milioni di persone – il 20 per cento della popolazione – vivono a più di venti minuti da servizi essenziali come sanità, scuole superiori, collegamenti ferroviari e trasporti pubblici. Questi territori scontano decenni di spopolamento e invecchiamento demografico, con previsioni impietose: gran parte dell’aggravamento si concentrerà nel Meridione. Ma se il dato numerico mette allarme, è l’assenza di una progettualità consapevole che frena il futuro. In questi giorni fa discutere una disposizione ministeriale. Sotto il pretesto dell’accompagnamento, inteso come sostegno, si sta formalizzando il definitivo declino. In buona sostanza, alcuni territori “del margine” sono destinati a svuotarsi e dunque bisogna rendere “più dolce” il processo.

Nessuna visione e soprattutto nessuna ambizione: la politica ha scelto chi deve restare indietro. Dobbiamo convincerci noi, e convincere le nostre comunità, che la rotta va invertita. La morte lenta dei territori si contrasta attraverso scelte coraggiose capaci di dire “qui si resta per costruire un futuro”. Spesso è l’indifferenza ad uccidere i nostri paesi, anche più dello spopolamento. Mentre l’essenziale veniva meno, i servizi prima di ogni altra cosa, le singole comunità sono state distratte con un pieno di cose inutili. Anche quando sono spuntate buone pratiche, queste sono rimaste isolate, mai integrate in una visione sistemica. Nel Fortore la “strategia delle aree interne” si rappresenta attraverso un’illusione burocratica di tavoli sovrapposti affidata alla Comunità montana, alla quale – per legge – spetterebbero altri e precisi compiti.

Diciamola meglio: nel Fortore abbiamo aggiunto un’ulteriore funzione ad un istituto di cooperazione territoriale come l’ente montano, comunemente percepito come debole organismo burocratico, la complessa questione strategica delle aree interne. Cominciamo da decreto di riconoscimento. Il parto per arrivare ad essere definiti “aree interna” è stato confuso e lungo. Fortunatamente è intervenuta “la mano di Dio” – potremmo dire – ovvero il paziente lavoro del Vescovo di Benevento e l’Area SNAI Fortore beneventano si è potuta costituire. Combacia con i comuni della Comunità montana. Fatta la costituzione, bisognava affrontare il doveroso compito di adottare una strategia.

I sindaci, riuniti in assemblea, si sono convinti che qualsiasi piano strategico dovesse necessariamente essere presentato come espressione della Comunità Montana. Giustamente – si è pensato – esite un ente che aggrega e rappresenta tutti, possiamo utilizzarlo anche per stabilire priorità e piani programmatici a favore di tutti. Così è stato. La Comunità montana del Fortore, ente di secondo livello già con funzioni proprie, nel 2022 adotta un “preliminare di strategia” denominato F.A.R.O. – Fortore Attivo per il Ripopolamento e l’Occupazione. Sull’attuazione si addensano le vere preoccupazioni. Il disegno è generico e soprattutto non vincola i comuni a un lavoro corale. Lascia anche poco margine di attività ai singoli perché la “questione aree interne” è diventata “missione” della Comunità montana che difatti ottiene 4 milioni di euro per asfaltare le strade. Intervento certo utile, ma ordinario, non certo da spacciarsi per visione strategica. Oggi, a ridosso della volontà del Governo Meloni, possiamo dire che poco hanno determinato le singole comunità, men che meno l’impegno di ogni sindaco.

L’Area SNAI ha delegato le funzioni ad un corpo sì rappresentativo, dispensato però da obblighi di risultato. Una doverosa riflessione va fatta ed è cosa buona se pretendiamo delle risposte anche noi che siamo parte delle istituzioni, oltre ad essere cittadini che vivono le “terre alte”. A tal fine, un ultimo intento vorrei in qualche modo “privatizzarlo” perché riguarda la militanza politica. Il Partito Democratico, il mio partito, critico sulle scelte del governo, si sveglia tardi e male. Quale apporto hanno dato i “nostri sindaci” in termini di ideazione strategica? Che ruolo hanno giocato nella definizione dei temi? Dov’era la segreteria provinciale quando venivano meno i servizi e le discussioni attorno ai temi delle aree interne prima – molto prima – della certificazione di morte da parte delle destre al governo?”.

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