mercoledì, Luglio 16, 2025
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Il Benevento Next Gen guarda al futuro, il presidente Pepe: “Sarà una stagione calcistica esplosiva”

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Dopo la vittoria della coppa di categoria e un 8° posto in campionato, le strade tra il Benevento Next Gen e Mister Vincenzo De Caro si separano. Nel corso dell’incontro, durato circa una 40 di minuti, tra il presidente Alessandro Pepe ed il tecnico sannita De Caro si è convenuti sulla bellezza e la unicità del progetto ma anche sulla necessità di proseguire in modo spedito per raggiungere obiettivi prefissi che rischiano di perdersi di vista per distrazioni esterne.

Il presidente Pepe ha tenuto a puntualizzare che “la squadra tecnica, che ha lavorato in questi mesi, composta dal mister Vincenzo De Caro, Franco Nazzaro mister in seconda, Emanuele Pulli preparatore e Kristian Luzi preparatore dei portieri, ha ottenuto risultati incredibili ad inizio anno, nonostante la scelleratezza e la superficialità di chi li aveva preceduti e per questo – continua Pepe – resteremo sempre grati per il lavoro svolto. Ma è necessario a questo punto passare oltre e proseguire nel progetto con uno staff che si dedichi esclusivamente alla squadra e l’ulteriore prestigioso incarico assunto da Mister De Caro in questa ottica non aiuta”. Pertanto il presidente e l’ormai ex allenatore De Caro si sono lasciati con un ‘arrivederci’ a quando in categorie superiori ci sarà la possibilità di rinunciare a qualche incombenza per il bene della squadra.

“Rimarrò legato a vita all’amico Vincenzo – afferma ancora Alessandro Pepe – perchè ha preso un gruppo di ragazzi e li ha portati a vincere una coppa, ha dato una identità a questa squadra e soprattutto un modulo di gioco e grinta. Ha formato degli uomini che adesso saranno pronti ad affrontare le sfide che arriveranno. Ho comunicato al mister che dovevamo proseguire insieme solo se avessimo potuto dedicare a questo progetto sportivo il tempo che merita. Ma non mi sono sentito di chiedergli di rinunciare, per il momento, a qualcosa a cui lui tiene troppo e ci lavora da anni, ossia formare giovani calciatori Per cui è solo una questione di tempo affinchè lui torni ad al ponte di comando”.

E non si ferma qua Pepe: “Adesso si va avanti, i ragazzi sono stati tutti ritesserati, tutti hanno firmato il rinnovo, tranne quelli che non ci interessavano, perché non consoni al nostro progetto o perchè non in linea con quello che ci interessa profondere in campo e fuori. Stiamo facendo operazioni di mercato in entrata – annuncia Pepee stiamo allestendo una bella squadra molto competitiva. Abbiamo fatto anche richiesta di ripescaggio in seconda categoria e speriamo che venga accolta per poter fare così un campionato più divertente e allettante”. Occhio al gruppo tecnico: “Per quanto riguarda l’aspetto tecnico Kristian Luzi è stato già riconfermato come preparatore dei portieri, ha fatto un ottimo lavoro, come si è potuto ben vedere anche in finale di coppa. Per il resto ci stiamo guardando intorno, abbiamo dei contatti con dei tecnici bravi e tra qualche giorno avremo le idee chiare. D’altronde non potevamo prendere iniziative se non prima aver chiarito i rapporti con mister De Caro che tanto bene ha fatto. Stiamo lavorando al campo rimettendolo a nuovo e sicuramente faremo una struttura invidiabile, anche se resterà in terra o forse in erba naturale. Ma il progetto prevede anche questo senza artifizi di erba sintetica o simile. Nei prossimi giorni ufficializzeremo il tutto. Per ora posso dire – conclude il presidente Pepe – che la stagione calcistica 2025-2026 sarà esplosiva per il Benevento Next Gen”.

Crescono l’ecomafie, 40mila reati contro l’ambiente nel 2024: Campania al primo posto

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Cresce senza sosta l’attacco all’ambiente delle ecomafie e nel 2024 in Italia è stata superata la soglia di 40 mila reati ambientali, il 14,4% in più dell’anno precedente. In media sono 111,2 al giorno, 4,6 ogni ora. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto di Legambiente sulle ecomafie. Aumentano il fatturato illegale, 9,3 miliardi di euro, e i clan coinvolti e cresce anche la corruzione negli appalti green: sono 88 le inchieste per tangenti dal primo maggio 2024 al 30 aprile 2025, il 17,3% in più rispetto all’anno prima. Nella filiera del cemento si concentra un terzo dei reati ambientali ma la crescita maggiore (+19,9%) è nel ciclo illegale dei rifiuti.

Entrando nel dettaglio dei dati di Ecomafia elaborati dall’associazione ambientalista e forniti dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, nel 2024 in Italia il 42,6% dei reati ambientali si concentra nelle 4 regioni a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Il maggior numero di reati si riscontra, a livello nazionale, nella filiera del cemento (dall’abusivismo edilizio alla cave illegali fino ai reati connessi agli appalti per opere pubbliche) con 13.621 illeciti accertati nel 2024, +4,7% rispetto al 2023, pari al 33,6% del totale. Seguiti dai reati nel ciclo dei rifiuti ben 11.166, +19,9%, e quelli contro gli animali con 7.222 illeciti penali (+9,7%). Da segnalare l’impennata dei reati contro il patrimonio culturale (dalla ricettazione ai reati in danno del paesaggio, dagli scavi clandestini alle contraffazioni di opere): sono 2.956, + 23,4% rispetto al 2023. Per quanto riguarda le filiere illecite nel settore agroalimentare, a fronte di una leggera diminuzione dei controlli (-2,7%) si registra un aumento del numero di reati e illeciti amministrativi (+2,9%), nonché degli arresti (+11,3%).

A completare il quadro dell’illegalità ambientale del 2024 è la crescita degli illeciti amministrativi, 69.949 (+9,4%), equivalenti a circa 191,6 illeciti al giorno, 7,9 ogni ora. Per quanto riguarda i clan, dal 1995 al 2024 salgano a 389 quelli censiti da Legambiente. Per quanto riguarda i delitti più gravi, previsti dal titolo VI-bis del Codice penale, nel 2024 al primo posto abbiamo l’inquinamento ambientale con 299 illeciti contestati, quelli complessivi sono stati 971, con un +61,3% rispetto al 2023 e 1.707 persone denunciate (+18,9%). Numeri che insieme all’aumento dei controlli su questa tipologia di reati (1.812 nel 2024, +28,7%) dimostrano l’efficacia della legge 68 del 2015, che a maggio 2025 ha celebrato il decennale.  Per la classifica per inchieste su corruzione ambientale: in testa alla classifica regionale, la Campania si trova al primo posto con 17 inchieste, seguita da Lombardia (16), Puglia (10), Sicilia, Lazio (8) e Calabria (6). A guidare la classifica per gli arresti eseguiti, ben 96, è la Puglia, mentre la Campania si colloca al secondo posto (77), seguita dalla Lombardia (61), dal Lazio (58) e dalla Calabria (41).

Cantieri pubblici, controlli della Dia sull’isola d’Ischia

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Una nuova serie di controlli sui cantieri pubblici aperti sull’isola d’Ischia è stata eseguita stamattina con una operazione interforze coordinata della Direzione Investigativa Antimafia. I controlli sono stati disposti dalla Prefettura di Napoli e rientrano tra quelli ciclici per le numerose opere pubbliche in via di realizzazione sull’isola, sia per la ricostruzione post calamità che per gli interventi finanziati dal Pnrr. Ai controlli partecipano i carabinieri, la polizia di stato e la guardia di finanza il cui monitoraggio comprenderà sia la verifica delle documentazioni tecniche presso i municipi dei comuni isolani attenzionati (tra cui quelli di Ischia e Forio) sia ispezioni in loco sui cantieri.

Istat, Campania ultima per obiettivi di sviluppo sostenibile: male scuola e lavoro

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Le “regioni più svantaggiate” rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile sono la Campania e la Sicilia, secondo il rapporto Sdgs 2025 dell’Istat. A pesare è per entrambe in particolare l’elevata quota di giovani che abbandonano il sistema di istruzione e formazione, la bassa intensità di lavoro e la deprivazione materiale, che segnalano criticità anche per Basilicata e Calabria.
In generale emerge una polarizzazione tra Centro-nord e Mezzogiorno: nel Nord il 51,2% delle misure mostra valori migliori della media e nel Mezzogiorno il 52,2% risulta in posizione peggiore. Valle d’Aosta, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia presentano la più alta incidenza di misure in posizione di vantaggio.
L’Istat osserva che “malgrado le importanti disparità a svantaggio del Mezzogiorno, l’evoluzione temporale degli indicatori mostra una qualche tendenza alla ricomposizione dell’eterogeneità tra le regioni”. I contesti “storicamente più virtuosi” – come le Province autonome di Trento e Bolzano/Bozen – hanno più elevate misure in deterioramento rispetto alla media. L’Abruzzo e la Sicilia, all’opposto, mostrano nell’ultimo anno progressi più marcati. 

Mercato, il Benevento punta al settimo colpo: vicino un vecchio amore di Auteri

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Punta al settimo acquisto in appena dieci giorni il Benevento che sarebbe vicino ad assicurarsi le prestazioni sportive di Mattia Maita, centrocampista del Bari di grande esperienza per il quale stravede mister Auteri che lo ha già allenato proprio in Puglia e al Catanzaro. Più volte nelle ultime stagioni il nome del talentuoso classe 94’ è stato accostato alla Strega, ma alla fine il suo approdo nel Sannio non si è mai concretizzato. Questa potrebbe essere la volta buona perché Maita è in uscita dal Bari anche se ha un contratto fino al 2026. Per il centrocampista si sarebbe mosso in prima persona il presidente Vigorito mettendo sul piatto un contratto triennale importante per consegnare all’allenatore un autentico leader colmando in maniera ulteriore con il suo arrivo la poca esperienza denotata dalla squadra nella scorsa stagione. Maita ci sta seriamente pensando ed a breve potrebbe anche arrivare la fumata bianca per quello che sarebbe, come detto, addirittura già il settimo innesto nella rosa del Benevento in pochissimi giorni dall’apertura ufficiale del mercato avvenuta il 1 luglio.

 

Vendita abusiva di bombole di gas, la Polizia locale interviene in un locale a Calata Capodichino

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Un’attività di vendita abusiva di bombole di gas è stata individuata dal personale dell’Unità Operativa Stella della Polizia locale in Calata Capodichino. Su segnalazione dei cittadini gli agenti sono intervenuti presso la sede, che risultava sprovvista sia del  titolo abilitativo per la vendita al dettaglio di gas che del previsto certificato di prevenzione incendi. Sono state rinvenute 37 bombole di gpl di varie dimensioni, una contenente Co₂ e 7 bombole vuote.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco per accertare le condizioni di sicurezza delle bombole presenti che, su disposizione del magistrato, sono state affidate al responsabile dell’attività che ha provveduto a trasferirle presso un altro locale regolarmente autorizzato. Il titolare del negozio è stato deferito all’Autorità giudiziaria e sottoposto a sanzione amministrativa.

Ordigno esplode vicino a un locale sul litorale di Torre del Greco

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Un ordigno, con ogni probabilità una bomba carta, è esploso la scorsa notte nei pressi di un’attività commerciale di Torre del Greco, in via Litoranea. La deflagrazione, che ha risvegliato i residenti della zona, è avvenuta attorno alle 3, quando oramai nel locale (il Lavela Beach Club, ristorante con ampie sale anche all’aperto e posti in spiaggia) erano rimasti solo alcuni inservienti, intenti a completare le ultime faccende prima della chiusura. Stando a quanto raccolto finora, i danni più seri sono stati provocati alla parte esterna, in particolare all’insegna e alle pensiline, senza però costringere i titolari alla chiusura momentanea: l’attività infatti è tuttora in corso. I responsabili hanno presentato immediata denuncia al commissariato di polizia di Torre del Greco, con gli agenti che hanno già provveduto ad acquisire le immagini di videosorveglianza poste nella zona del litorale torrese. Ascoltati anche i titolari per provare a capire sedi recente vi siano stati possibili “segnali” in relazione ad eventuali tensioni. Le indagini proseguono a tutto tondo e non viene esclusa al momento alcuna pista.

Fatebenefratelli, la visita canonica diventa un abbraccio: tre giorni di ascolto, speranza e futuro

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Non una semplice visita formale, ma un vero e proprio incontro di famiglia. Si può riassumere così l’atmosfera che ha pervaso l’Ospedale Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli dal 7 al 9 luglio. La Visita Canonica del Superiore Provinciale, Fra Luigi Gagliardotto, si è trasformata in un abbraccio lungo tre giorni, intessuto di sguardi, dialogo sincero e una preghiera che ha unito cuori e intenzioni.

I corridoi, solitamente scanditi dai ritmi della cura, si sono animati di un senso di attesa e di festa. Guidata dal calore del Superiore Locale e primo consigliere, Fra Lorenzo Antonio Gamos, l’intera Comunità Ospedaliera ha accolto il Padre Provinciale e Fra Michele Muntemuri non come ispettori, ma come fratelli maggiori venuti a camminare al loro fianco, ad ascoltare le gioie e le fatiche di una missione vissuta in prima linea.

 “Riconoscere nel malato la carne viva di Cristo”

Le parole del Padre Provinciale, fin dalla prima omelia, hanno toccato il cuore dei presenti, scuotendoli dolcemente. Un invito a non abituarsi mai, a guardare oltre la malattia per vedere la persona. “Gesù non ci offre una via comoda, ma una via vera,” ha ricordato, esortando tutti a trovare la libertà nel dono di sé e a riconoscere nel volto di chi soffre non un numero o una diagnosi, ma la “carne viva di Cristo”. Un richiamo potente che ha dato il tono a ogni incontro successivo. Non si è trattato di una fredda analisi di bilanci e procedure, ma di un discernimento condiviso. Dietro ogni numero discusso con la Direzione, c’erano le storie delle persone assistite; dietro ogni progetto, la passione dei collaboratori.

Un mosaico di volti e storie

Il momento più emblematico è stato l’incontro con l’intera Famiglia Ospedaliera. Non una passerella di ruoli, ma un mosaico di storie. Hanno preso la parola le mani esperte dei medici, la cura discreta della Pastorale, il sorriso accogliente dei volontari di AFMAL e La Melagrana. Ogni intervento ha aggiunto un tassello, mostrando come l’Ospitalità sia un’opera corale, dove ogni gesto, dal più tecnico al più umile, contribuisce a creare un ambiente di guarigione e speranza.

La commozione era palpabile nelle parole di Fra Lorenzo Antonio Gamos: «Questi giorni sono stati una benedizione. Sentire la vicinanza del Padre Provinciale ha rafforzato in noi la consapevolezza di non essere soli in questa missione, ma di far parte di una famiglia grande che ci sostiene e ci incoraggia.»

Sguardi rivolti al cielo a Montevergine

Lontano dai ritmi dell’ospedale, il pellegrinaggio al Santuario di Montevergine ha offerto un respiro all’anima. Sotto lo sguardo di “Mamma Schiavona”, i legami si sono fatti più profondi, la preghiera più intima. Un momento di grazia pura, dove la comunità si è ritrovata unita, fragile e forte al tempo stesso, per affidare il proprio cammino.

Il saluto finale di Fra Luigi Gagliardotto non è stato un addio, ma un mandato affidato al cuore di ciascuno: «Continuate a essere quel faro di carità e cura di cui la nostra società ha tanto bisogno. Siate pellegrini di speranza non solo a parole, ma nei gesti concreti di ogni giorno.»

La Visita si è conclusa, ma il suo spirito continua a vibrare nei corridoi dell’Ospedale: una speranza che non è più solo una parola, ma è diventata sguardi, gesti e un rinnovato impegno a farsi “casa” per chi soffre.

 

Emanato il dispositivo del traffico per i festeggiamenti in onore di San Vitale

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E’ stato emanato il dispositivo del traffico che vigerà in occasione dei festeggiamenti civili e religiosi in onore di San Vitale in programma sabato 12 e domenica 13 luglio.

L’ordinanza prevede:

– l’istituzione del divieto di sosta e fermata con rimozione coatta lungo via San Vitale, limitatamente al tratto compreso tra il civico 89 e l’innesto sulla strada provincia via Vitulanese, nei giorni di sabato 12 e domenica 13 luglio dalle ore 19:30 alle ore 24:00;

– l’istituzione del divieto di sosta e fermata con rimozione coatta lungo la strada provinciale via Vitulanese su ambo i lati della carreggiata, nel tratto compreso tra il civico il civico 96 e il civico 109, nei giorni di sabato 12 e domenica 13 luglio dalle ore 19:30 alle ore 24:00;

– chiusura al traffico veicolare di via San Vitale, limitatamente al tratto tra l’incrocio con via Santa Caterina e l’innesto sulla strada provinciale via Vitulanese, nella serata di domenica 13 luglio, a partire dalle ore 19:30 fino ad avvenuta conclusione della solenne processione religiosa in onore di San Vitale.

Protesta del movimento disoccupati, scontri a Napoli

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Corteo non autorizzato nel centro di Napoli da parte di un gruppo di disoccupati. A scatenare la protesta sarebbe stata la difficoltà di accedere alla piattaforma del click day che determina la graduatoria per l’erogazione di contributi e incentivi. Poco fa si sono verificati scontri con le forze dell’ordine davanti all’ingresso del porto.   In piazza sono scesi gli attivisti del Movimento di lotta Disoccupati 7 novembre e del cantiere 167 Scampia
 
“Oggi abbiamo dato appuntamento a Piazza Plebiscito fuori della Prefettura di Napoli, per far espletare a tutti i disoccupati e le disoccupate, nella massima trasparenza, la procedura del click per accedere al progetto conquistato con 10 anni di dura lotta. Abbiamo dato appuntamento davanti alla prefettura anche perchè non ci fidavamo, visti i movimenti preoccupanti già registrati nel corso della notte sulla piattaforma”. Lo sostengono, sui social, il Movimento Disoccupati 7 novembre e Movimento Disoccupati di Scampia Cantiere 167. “Alle ore 09.02, con l’apertura del link alle ore 09.00, la piattaforma risulta bloccata e nessuno dei disoccupati è entrato. Ed anche dopo è stato per tutti non consentito l’accesso. Si tratta – continuano – di un precedente di una gravità assoluta. Dopo anni di battaglie, lotte, manifestazioni e sacrifici per riempire i vuoti lasciati dalle istituzioni e per restituire dignità attraverso il lavoro a migliaia di famiglie in tantissimi oggi si ritrovano fuori dai giochi, senza una risposta se non quella di un gelido link che ci comunica che siamo punto e a capo”.
“Non possiamo – concludono – che continuare la nostra lotta con ancora più determinazione e coraggio”.
 
 
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